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Chi circola senza documenti di guida e chi provoca incidenti senza assicurazione…

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Controlli della Polizia stradale (Immagine di repertorio)

Senza soluzione di continuità, l’attività di prevenzione e repressione svolta dalla Polizia stradale reggiana, con  particolare riguardo alle condotte imprudenti dei motociclisti che anche nell’ultimo week-end hanno “invaso” in massa le strade della montagna. Nel trascorso fine settimana sono stati oltre una sessantina i centauri fermati dagli agenti del distaccamento di Polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti, che ha effettuato controlli sulle principali strade che provengono dalla pianura e che portano alle principali località turistiche.

Sono state 20 le contravvenzioni complessivamente elevate, tra queste 6 per mancanza dei documenti di guida e di circolazione al seguito e ben 10 per violazione di norme comportamentali. Da segnalare anche un motociclista 25enne che a bordo di una potente Kawasaki è stato sorpreso con la targa del mezzo in posizione completamente orizzontale rispetto all’asse stradale e dunque illeggibile da tergo. Immediatamente è scattato il fermo amministrativo del veicolo, recuperato dal carro soccorso. L’incauto pilota – che dovrà rinunciare per i prossimi tre mesi a cavalcare la potente moto - ha fatto ritorno a casa con altri mezzi.

Un secondo motociclista, invece, è stato sorpreso con il mezzo privo della revisione da oltre un anno. Anche per quest’ultimo è scattata la sospensione della carta di circolazione e potrà rimettersi in “sella” soltanto a revisione effettuata.

I controlli compiuti dalla Polstrada reggiana, e da quella castelnovese in particolare, rientrano nell’ambito della prevenzione dal fenomeno infortunistico che riguarda in particolare i conducenti dei veicoli a due ruote. Nell’ambito dei servizi predisposti a tutela della sicurezza, di particolare interesse l’intervento effettuato su un incidente tra autoveicoli che ha visto protagonisti un neopatentato ed un conducente 57enne residente a Vetto, verosimilmente unico responsabile del sinistro. Quest’ultimo, dopo aver provato a comporre amichevolmente la questione, successivamente è risultato circolare senza la copertura assicurativa. Gli agenti della Polstrada castelnovese hanno scoperto inoltre che sul veicolo incombeva un provvedimento di fermo fiscale per un mancato versamento di tributi dal valore complessivo di oltre 50 mila euro. A completare il quadro di violazioni è altresì emersa la mancanza di revisione del veicolo condotto e, come se non bastasse, il non trascurabile particolare che la patente di guida del maturo conducente è risultata scaduta da tempo.

Altro rilievo d’interesse investigativo è maturato nelle ultime ore: gli agenti della Polstrada di Castelnovo ne' Monti hanno recuperato un’auto Fiat Punto di proprietà di un residente di Casina, rubata dalla sua abitazione la notte del 16 agosto. La pattuglia della Stradale ha rinvenuto il veicolo incidentato sulla sede stradale in località Costaferrata di Casina, probabilmente lì abbandonato da un ladro il quale, allontanatosi precipitosamente dal luogo, in circostanze sulle quali stanno facendo luce gli investigatori della Specialità, ha lasciato interessanti tracce a bordo del veicolo. Sono stati rinvenuti, infatti, oggetti non appartenenti al proprietario e diverse altre tracce che potrebbero ricondurre a breve all’autore del fatto.

 

12 COMMENTS

  1. Peccato non abbiano anche sanzionato quelli che aprono lo sportello senza voltarsi mentre passi in moto, quelli che mentre li segui ti lanciano il mozzicone di sigaretta dal finestrino direttamente nel casco (pazienza se poi il motociclista per non bruciarsi casca in terra, ma almeno si rischierebbero meno incendi), oppure quelli che per cercare il cellulare nella borsa invadono la corsia opposta cercando di “sdraiare” più motociclisti possibili, non immaginate quante volte succede, oppure i geni del male che in paese viaggiano a luci spente alle tre di notte, giusto ieri sera ne ho incontrati due. Ogni mese leggo la solita lista di infrazioni di motociclisti sul vostro sito, infrazioni di idioti che vogliono puniti, ma sinceramente mi sembra ci sia un accanimento quasi maniacale nel gestire queste notizie. Pare quasi che gli automobilisti meritino spazio solo se presi ubriachi al volante o senza documenti, mentre bisognerebbe ricordare che basta uno sportello aperto in malomodo per uccidere (!) qualcuno.

    (Sergio Simonazzi)

  2. Allo stato attuale non ricordo alcun morto per uno sportello dell’auto aperto. Mentre oggi, mentre il sig. Sergio Simonazzi ha scritto il suo commento di estrema rilevanza scientifica, a Castellarano l’ennesimo grave incidente con una moto. Ma questo Simonazzi dove vive???

    (Commento firmato)

  3. Il sig. Simonazzi vive in montagna è un automobilista e un motociclista, purtroppo ha parecchi amici che hanno avuto gravi disgrazie su mezzi sia a quattro che due ruote e ricorda bene che all’esame di guida dell’automobile il commissario si è accertato che si voltasse a vedere non passasse nessuno prima di scendere dall’auto, forse a quella lezione lei mancava… Comunque le assicuro, come farà qualsiasi altro motociclista, che non c’è cosa piu pericolosa… Spero proprio di non passare mentre lei scende distrattamente dal suo mezzo.

    (Il sig. Simonazzi)

  4. Agli sportelli aperti senza guardare ed al lancio d’oggetti dai finestrini (a me oltre alle solite sigarette toccò pure una bottiglia d’acqua mezza piena…) aggiungerei anche il totale disinteresse del rispetto delle precedenze e l’uso “a piacere” dei segnalatori di direzione… Dell’uso “random” delle luci poi non ne parliamo… Ovviamente è però indubbio che alcuni motociclisti non colleghino il cervello una volta usciti dal loro garage ma ultimamente mi sembra partita una crociata verso chi viaggia su due ruote…

    (Commento firmato)

  5. …”riguardo alle condotte imprudenti dei motociclisti che anche nell’ultimo week-end hanno ‘invaso’ in massa le strade della montagna…”. Continuate ad accanirvi con i controlli (compresi quelli della municipale pure a veicoli fermi) e vedrete che non vi sarà più l’invasione dei tanto detestati centauri, che migreranno verso altri siti (vedi modenese), oramai è risaputo che in Appennino reggiano sono poco graditi. Peccato che sono una delle poche fonti di turismo rimaste, ma cosa importa, tanto c’è abbondanza qui da noi.

    (DC)

    • Allora, se i motociclisti portano dindi allora si può derogare dai controlli? Però, quando capitano incidenti, tutti si alzano a chiedere il contrario. Bisognerebbe avere qualche criterio meno ondivago. Senza dimenticare che, moto o auto o camion, chi va per la strada in regola – coi documenti ma anche, magari, astemio – non ha niente da temere. Questo commento rappresenta perfettamente il pensiero dell’italiano medio.

      (Giovanni)

  6. Egregio signor DC non credo che siano poco graditi i motociclisti, ritengo che sia poco gradito l’uso che questi “corridori” (i motociclisti si comportano diversamente) fanno delle strade dove compiono le loro evoluzioni.

    (Roberto Zappaterra)

  7. Sig. Giovanni, quello che dice è corretto ma l’impressione è che ultimamente si tenda a criminalizzare eccessivamente la categoria dei motociclisti, dove una targa inclinata (comportamento scorretto, sia chiaro) è più grave di un automobilista che non rispetta le precedenze; che un “sorpasso azzardato” su due ruote sia più pericoloso di un’auto fuori mano perchè chi la guida “traffica” col cellulare ecc. ecc. Chi sbaglia è giusto che paghi ma non si ci può accanire su una categoria e “chiudere un occhio” su un’altra… Ora pare che le uniche irregolarità fatte dagli automobilisti siano velocità rilevata dagli autovelox e alcol rilevato dagli alcoltest ma basta fare un breve tratto in strada per verificare decine e decine di “cattive abitudini” ormai acquisite da chi viaggia su quattro ruote ma totalmente ignorate da chi di dovere… Due pesi e due misure nel vero senso della parola…

    (Commento firmato)

    • Mi pare una posizione un po’ comoda quella del vittimismo a buon mercato. Utile per dare un calcio alle responsabilità che sono proprie e di nessun altro. Se io sbaglio, non aumenta la mia ragione se anche l’altro falla. Non penso proprio che auto e camion godano dell'”extraterritorialità” nei controlli. Come possessore di un’automobile non me ne sono mai accorto. Anzi.

      (Giovanni)

      • Signor Giovanni, io sono prima un automobilista da 25/30000 Km l’anno e di rado un motociclista 1000/2000 km l’anno… Bene in auto sono stato fermato 3 volte in moto nonostante i pochissimi km percorsi ben 11 volte, (anche l’anno precedente mi è successa un po’ la stessa cosa…) comunque può essere stato un caso. Però, signor Giovanni, il mio concetto era diverso, si critica (giustamente sia chiaro) alcuni atteggiamenti dei motociclisti ma ci si dimentica di tantissime cattive abitudini degli automobilisti, era questo che io sottolineavo… Nessun vittimismo.

        (commento firmato)

  8. Da motociclista “touring”, devo onestamente dire che di “smanettoni” ne girano tanti per la strada, ed ovviamente questi, per dimostrare le loro doti funanboliche, prediligono i tornanti della nostra 63 al piattume stradale della pedecollina modenese. Ma va anche detto che pare davvero sia iniziata una “crociata” o per meglio dire una vera e propria “caccia alle streghe” in versione BIKER sulle nostre montagne. E non passa settimana che i giornali diano clamore ai fermi fatti da polizia, carabinieri e municipali. Mi è capitato di vedere, ve lo posso assicurare, un fermo di polizia stradale con 7 (dico sette) motociclisti fermi tutti in gruppo ai margini della strada con anche grave rischio per la circolazione. Convengo che i controlli debbano fungere da deterrente per gli incivili smanettoni, ma a volte pare esserci un vero e proprio accanimento giudiziario nei confronti di noi motociclisti. Faccio una leggiadra proposta e come tale deve essere presa: propongo alle forze dell’ordine di fermare e sanzionare solo quei motociclisti beccati il flagranza di reato di velocità e/o pericolo pubblico e quindi giustamente perseguibili e non cercare di fermare il maggior numero di centauri solo per poter poi enumerare il semplice e sterile numero di controlli effettuati. In questo modo si colpirebbe chi deve essere colpito senza far sentire tutti noi motociclisti dei potenziali assassini e/o suicidi. Buona vita a tutti e Buona Strada a tutti i biker.

    (Fabio Mammi)

  9. Io uso l’auto e non la moto ma in 2 o 3 anni ho avuto sicuramente almeno una decina di controlli di documenti (patente, libretto, revisione) da pattuglie ferme lungo le strade. Ho pagato una multa per mancanza di cintura fermata dai vigili urbani nel percorso di 2 Km fra casa e scuola e una multa per eccesso di velocità (superavo di 6 Km orari il limite di 50 km all’ora) rilevato dall’autovelox di Fivizzano. I controlli ci sono per tutti e pochi giorni fa su Redacon è stato pubblicato un articolo riguardante i controlli e le numerose infrazioni rilevate su autoveicoli. Non vedo nessuna persecuzione nei confronti dei motociclisti. A parer mio inoltre a chi inclina la targa di 90 gradi toglierei definitivamente la possibilità di andare in moto. Una targa non ci va per caso in quella posizione!

    (Anna Maria Gualandri)