Home Cronaca “Fanno tutto in casa e non si vergognano”

“Fanno tutto in casa e non si vergognano”

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Se fosse una pièce teatrale i personaggi sarebbero Iren, il suo debito, la volontà di alienare i gioielli di famiglia, Fsu – Finanziaria sviluppo utilities, socio di maggioranza – Angelo Chianale e di rimbalzo, per un intreccio fiscale,  Francesca Cilluffo la femme che in ogni drammaturgia non manca mai.

Al tavolo politico-letterario Ernest Hemnigway-Cadsociale del bar di Puianello, dove non si bevono alcolici, la realtà l’hanno sintetizzata. Loro, che non sono schizzinosi, la ritengono “moralmente” la cartina di tornasole del peggio del peggio.

Iren è una società multiservizi a controllo pubblico. Per una serie di fattori, il debito accumulato ha spinto il board a deliberare operazioni per ridurlo. Fra queste, la decisione di vendere i “gioielli di famiglia” , incluso la sede di Torino. Trovato il compratore, deciso il conquibus (19 milioni di euro?), si cerca il notaio. Per la verità la ricerca non è stata difficoltosa, l’avevano in casa.. Chi meglio di  Angelo Chianale, presidente di Fsu?

Al tavolo si chiedono: «Possibile che non si sia rilevato quantomeno un profilo di inopportunità e che non ci fosse altro notaio a Torino? E ancora, viene in questo modo garantito il principio di terzietà del professionista?»  L'articolo 28 (comma 1 numero 3) del codice notarile stabilisce il divieto di notare "se l'atto contiene disposizione che interessino lui stesso o persone delle quali egli sia procuratore per l'atto". In questo caso Chianale non è il procuratore, in quanto non si trova a capo di Iren bensì di una società che la controlla. Lo poteva quindi fare ma di certo l’operazione appare poco elegante oltre che in potenziale conflitto di interessi.

Per pura casualità, Chianale e la moglie Francesca Cilluffo (parlamentare PD subentrata a Piero Fassino) risultano essere fra quei notai a cui l’Agenzie delle Entrate imputa di aver adottato escamotage  per mascherare una parte dei loro compensi in modo da sottrarli dalle tasse. In sostanza, veniva sistematicamente riportata una cifra consistente catalogata alla voce “altri costi addebitati”: non erano altro che una parte dei compensi mascherati da “rimborsi spese” e come tali non tassabili. Ovviamente «Solo irregolarità formali, come può capitare a chiunque di commettere». Li capiamo: anche noi abbiamo detratto 120 euro per i trasporti al Centro Diurno di un famigliare invalido e ci hanno sanzionato per 45 euro. Chianale si è dimesso da Fsu. La moglie si dimetterà da parlamentare? Giammai. C’est la vie.

 

(il portavoce del tavolo Hemingway-Cadsociale, Mario Guidetti)

 

3 COMMENTS

  1. Complimenti a questo gruppo Hemingway che trova la voglia e la capacità di approfondire argomenti “pelosi”. Ho aspettato ad inviare il mio apprezzamento perchè pensavo ci fosse una replica degli interessati che però non arriva. Si vede che si è colpito nel segno. Mi auguro che questo gruppo si allarghi e riesca a smuovere e a interessare tante “coscenze”. Bravi.

    (Domenico Dolci)

  2. Il tavolo Hemingway è aperto al contributo di tutti – chiunque abbia idee da esprimere o segnalazioni, inviatele tramite Redacon, che sa come raggiungerci – tutte verranno portate in discussione fra i membri del tavolo.
    Un saluto a tutti e…adelante, adelante siempre

    (Mario Guidetti)