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Uno sport nazionale: mettere le mani sul denaro pubblico

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Produzione industriale in calo a settembre. Secondo il Centro studi Confindustria a settembre la produzione industriale é stimata in diminuzione del 5,6% su base annua. Anche gli ordini sono in calo: in volume sono stimati in decremento: -0,6% su agosto e -1,3% sui dodici mesi. Il mese scorso erano diminuiti dello 0,9% su luglio e dell'1% annuo.

Fallita la trattativa con Glencore per salvare gli stabilimenti di Alcoa, oltre 150 tavoli di crisi aziendali aperti al Ministero dell’industria, licenziamenti che ormai assumono la natura di licenziamenti collettivi, che riguardano un numero ormai preoccupante di persone.

E cosa ci riserva la cronaca? Uno scandalo dietro l’altro, dove pare che il vero sport nazionale sia quello di mettere le mani nel denaro pubblico. Davvero disarmante. E in Europa non si vede un vero unto di svolta. Spagna dovrà richiedere aiuti l fondo salva Stati, ma saranno molto rigorose le condizioni che saranno poste a fronte di tale prestito. In Italia la sensazione è quella di una recessione che non migliora, anzi, trascina ulteriormente al ribasso gli investimenti, i consumi, le speranze.

Il tema che ancora non è analizzato, piuttosto è completamente ignorato quasi a volerlo esorcizzare, è quello di valutare l’impatto che le condizionalità avanzate (Eccl) determinerà nel nostro Paese quando dovremo pure noi essere costretti a recarci a Bruxelles con il cappello in mano. Non comprendo il motivo per il quale di questo tema non si voglia trattare pubblicamente, con i cittadini; le condizionalità (quelle stile “Grecia” già le conosciamo) impatteranno ovviamente su ciascuno di noi, non sul nostro vicino di casa. Saremo direttamente interessati ai sacrifici richiesti da Europa, eppure il tema è tabù, quasi a voler significare che gli italiani non siano all’altezza di capire…oppure quasi a volerci mettere di fronte al fatto compiuto (dalla domenica al lunedì mattina) magari con l’urgenza imminente di una catastrofe epocale.

Vorrei far presente che il popolo italiano è preparato, può capire, e forse anche essere di aiuto fondamentale per le istituzioni. Il voto elettorale non lo si può evitare. Pare invece che sia oggetto di timore. Comunque i mesi passano, ed aprile si avvicina. Ad altri scegliere se rendere partecipi i cittadini, ovvero trattarli come sudditi.