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“Manca l’acqua”

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Pubblichiamo di seguito, come facciamo di consueto, la lettera mensile che don Marco Ferrari, missionario in Brasile, invia da quando è partito ai suoi amici qui in Italia per ragguagliarli su come vanno le cose. Nel frattempo, sempre come solito, lo salutiamo e ringraziamo.

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Carissimi amici, da queste parti oggi (si riferisce al giorno di Ognissanti, ndr) é giorno normale di lavoro, solo  quello dei morti é “feriado”. Un saluto a tutti solo per dirvi che sto bene e che se non sapete cosa fare con tanta acqua mandatecene un po’. Continua a non piovere, ma il peggio é che il fiume che fornisce l’acqua qui in cittá, che in linea d’aria trova a 70 km, é ai livelli minimi, quindi hanno deciso di razionalizzare (non so se si dice cosí) l’acqua. Cioé per i prossimi 10 giorni non avremo acqua. In cittá, l’acqua, arrivando ogni tanto, é raccolta in cisterne messe nel punto piú alto della casa e da lí, a caduta, é distribuita in tutta la casa.  Generalmente hanno la capienza di 500 o 1000 o 2000 litri, ma immaginate di dover passar 10 giorni con solo 1000 o 2000 litri. Questo per dirvi come la situazione diventa diffcile, oltre al fatto di molti animali che nelle campagne stanno morendo di fame o sete. La ricchezza maggiore é sempre l’acqua dal cielo, ma per ora non ci sono previsioni molto favorevoli. Preghiamo e chiediamo al Padre questo dono...

Um abraço a todos!

(Pe. Marco)

 

2 COMMENTS

  1. Un grazie a Don Marco Ferrari per il suo impegno in Brasile e per le informazioni che ci fa pervenire da quelle terre lontane.
    Noi abbiamo sempre immaginato il Brasile come il regno delle acque, ma probabilmente il Brasile non è solo Amazzonia o Rio delle Amazzoni. I danni, i disagi e le difficoltà che Lei sta affrontando nella città in cui opera per la siccità probabilmente arriveranno anche in Italia, i cambiamenti climatici sono una certezza e la UE ha fatto presente agli Stati Membri che i maggiori danni di questo secolo deriveranno proprio da questi cambiamenti. Ma alcuni Amministratori reggiani e parmensi non pensano a questo; da oltre un mese è già iniziato il grande spreco delle acque dell’Enza; un vero spreco di questa grande risorsa idrica ad uso plurimo ed energetica; uno spreco che durerà fino ad maggio; per poi rischiare danni e disagi per la siccità fino ad ottobre. Oggi chiunque dovrebbe comprendere che le acque non utilizzate sono sprecate; ma questo non vale per i Reggiani e Parmensi che si oppongono alla realizzazione delle opere che permetterebbero l’accumulo di questo “oro blu” nell’invaso di Vetto. Sprecare le acque nei periodi di abbondanza non sarà un peccato contro Dio ma lo è sicuramente contro l’Umanità.

    (Lino Franzini)

    • Firma - LinoFranzini