Home Cronaca Cavola e Sassuolo: è fusione con Banca Reggiana

Cavola e Sassuolo: è fusione con Banca Reggiana

19
0
Un momento dell'assemblea del maggio scorso in cui Banca di Cavola preannunciava la fusione

Dopo l'annuncio del maggio scorso c'era stato un brusco stop. Il consiglio d'amministrazione della stessa banca, da un lato, e alcune polemiche uscite sui media, dall'altro, avevano in parte smentito l'annuncio del direttore Tamelli e del presidente Scalabrini sull'imminente percorso di fusione con Banca Reggiana. Ora, invece, una nota ufficiale delle due banche dà il (definitivo, parrebbe) "là" al  percorso di integrazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo, le due più importanti Banche di Credito Cooperativo della nostra provincia.

Presenti su Reggio Emilia con 29 filiali, cui se ne aggiungono 5 a Modena, 5 a Parma e 2 nel mantovano, per un totale di 41 dipendenze, i due Istituti daranno così vita ad una nuova realtà che andrà a collocarsi tra le più rilevanti strutture di credito cooperativo dell’Emilia-Romagna.

Il via al cammino di integrazione è venuto dai rispettivi Consigli di amministrazione, e il percorso dovrebbe completarsi nella prossima primavera a seguito dell’attesa autorizzazione da parte della Banca d’Italia e delle assemblee che chiameranno a confronto quasi 17.000 soci.

“Il progetto di unificazione – sottolineano gli esponenti di Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo – corrisponde alla volontà di rendere ancora più incisivo il nostro ruolo di banche locali all’interno di comunità che presentano molti elementi di omogeneità, analoghi bisogni ed opportunità”.

“Il rafforzamento della nostra azione, l’ulteriore ampliamento della gamma di prodotti e servizi e l’accentuazione delle iniziative anche di carattere sociale che storicamente mettiamo in atto a favore delle comunità – proseguono i due Istituti – nasce dunque da una volontà di servizio che oggi si associa ad una crisi che coinvolge imprese, lavoratori e famiglie con una intensità senza precedenti, sollecitando la cooperazione di credito ad accrescere il suo legame con le comunità e l’economia reale e a puntare a quei sempre più alti livelli di efficienza che questa integrazione renderà possibili”.

L’unificazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo vede in campo due realtà la cui storia (ultracentenaria quella di Banca Reggiana, trentennale quella di Banca di Cavola e Sassuolo) è stata contrassegnata da una costante crescita.

I dati al 30 settembre scorso indicano, per i due Istituti di Credito Cooperativo, una raccolta complessiva pari a 1,710 miliardi di euro, mentre gli impieghi a favore di imprese, persone e famiglie hanno raggiunto quota 1,154 miliardi.

I soci, che alla fine dello scorso anno erano 15.253, oggi sfiorano le 17.000 unità, con un ulteriore sensibile incremento di un capitale sociale che, a settembre, si attestava a 37,3 milioni (1,8 milioni in più in nove mesi).

La solidità patrimoniale delle due Bcc è sostenuta da un patrimonio netto che sfiora i 138 milioni di euro.

I prossimi mesi, però, preannunciano grandi manovre per definire i vertici dirigenziali: da un lato il "montanaro" Silvio Scalabrini, che è anche il fondatore della Durocem, e dall'altro Giuseppe Alai, presidente - oltre che della Banca Reggiana, di Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano e Confcooperative di Reggio Emilia.