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Quel tedesco che… piange con noi

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Ernst Grube con la dirigente Paola Bacci

CASTELNOVO MONTI (8 gennaio 2013) - Ernst Grube, tedesco di origine ebraiche reduce dalla deportazione a Terezin, ha incontrato a Castelnovo Monti gli studenti delle scuole castelnovesi che parteciperanno al Viaggio della Memoria 2013. Una mattinata di memoria, di ricordi, di confronto e di impegno. Hanno preso così il via a Castelnovo Monti gli incontri preparatori con i testimoni diretti del Viaggio della Memoria 2013 di Istoreco, che porterà oltre 1000 studenti e insegnanti reggiani in Repubblica Ceca, in visita a Praga e al campo di concentramento di Terezin, in tre visite distinte, da metà febbraio sino alla prima settimana di marzo. L’incontro è stato ospitato dall’aula magna dell’istituto Cattaneo/Dall’Aglio ed ha visto la partecipazione di oltre 130 studenti, che fra un mese partiranno per Praga, dei loro docenti, della dirigente scolastica Paola Bacci e di Francesca Correggi, assessore ai Giovani di Castelnovo Monti, che ha raccontato fra l’altro una sua recente esperienza di memoria.

Viaggio della Memoria, un momento della giornata preparatoria con gli studenti delle scuole

Ernst Grube, che vive a Monaco di Baviera, in Germania, da bambino viene classificato dai nazisti come "mezzo-ebreo" ma non viene subito arrestato anche perché suo padre si rifiuta di divorziare dalla moglie ebrea. E continua a combattere con la sua famiglia per mantenerne l’unità. Alla fine, però, dopo anni di emarginazione e umiliazioni razziali, all'età di 12 anni viene deportato a Terezin, nel febbraio 1945, quando i treni per Auschwitz erano stati interrotti dopo la liberazione del campo di sterminio. Dopo mesi di prigionia e patimenti, Grube e la sua famiglia tornano in Germania, dal padre, ma non senza ferite. Fra i tanti ragazzi ebrei con cui ha vissuto in un istituto nel periodo della guerra, solo tre sono i sopravvissuti, Grube, il fratello e la sorella. E della numerosa famiglia ebraica della madre, nessun parente è tornato dalla deportazione all’Est, tutti morti nei campi della Polonia.

Ernst Grube davanti alla lapide ai caduti, in via Roma

Grube ha parlato della durissima esperienza di bambino deportato ai ragazzi che, il mese prossimo, visiteranno proprio il campo di Terezin. Ha raccontato degli anni dell’emarginazione razziale, dell’allontanamento dalla famiglia, delle umiliazioni e delle privazioni, ma anche dell’affetto del padre, che ha sempre lottato per la moglie ed i figli, e di qualche tedesco generoso, che li ha sostenuti come possibile. Due ore intense di racconto, tradotto in diretta da Matthias Durchfeld di Istoreco, concluse con quasi un’ora di domande degli studenti, per un bel dialogo che ha spaziato dall’esperienza di Grube alla contemporaneità.

Salutati i ragazzi, Grube e la moglie Helga hanno voluto poi fare un omaggio floreale alle vittime castelnovesi della guerra mondiale, deponendo due mazzi di fiori davanti a due monumenti del paese. Il primo, davanti al teatro Bismantova, ricorda le vittime della deportazione a Kahla, in Germania. Il secondo, nel giardino del palazzo ducale, è dedicato alle donne ed al loro impegno immenso durante la guerra e la Resistenza.

Domattina si replica in città, dalle 9.30 al Teatro Ariosto, per tutte le classi delle scuole di Reggio Emilia, Montecchio, Scandiano, Guastalla e Correggio che prenderanno parte al Viaggio 2013. Sarà presente anche Gianluca Chierici, presidente del consiglio provinciale reggiano.