Home Cronaca Il lavoro “che rendeva liberi”

Il lavoro “che rendeva liberi”

5
0

Da ormai molti anni a Castelnovo ne' Monti la ricorrenza del "Giorno della memoria", che viene celebrato in tutto il mondo il 27 gennaio in ricordo dell’ingresso delle truppe alleate nel campo di Auschwitz, vede una serie di proposte articolate ed eterogenee, che non rappresentano soltanto un momento di riflessione storica su uno dei momenti più cupi dell’umanità, la Shoah, ma anche un'importante occasione di dialogo intergenerazionale e di trasmissione di un patrimonio di ricordi e testimonianze, ancora presente e forte in Appennino.

Dice in proposito l’assessore alla scuola Mirca Gabrini: “Questa giornata si inserisce in un percorso che l’Amministrazione comunale ha avviato da tempo con le associazioni partigiane, dei deportati, con le scuole e singoli cittadini; una collaborazione importante che ha permesso al nostri giovani di avvicinarsi a questi temi in modo meno rituale del solito. Attraverso queste proposte chiediamo a chi ha vissuto in prima persona o ai loro familiari, quali eredi di testimonianze dirette, di rievocare fatti di guerra che hanno tracciato un lungo e drammatico periodo storico. Sono nostri concittadini che tramandano di generazione in generazione un patrimonio storico ineludibile e prezioso: piccole storie che hanno dato anima a un grande desiderio di resistenza e di libertà anche nel nostro territorio montano. Chiediamo ai nostri ragazzi di impegnarsi a ricordare, ma anche di riflettere se e come i valori per i quali molti si sono sacrificati, per i quali hanno lottato e per i quali molti sono morti, sono ancora attuali; chiediamo loro di indignarsi perché, ancora oggi e molto più spesso di quanto ci appare, i diritti e la dignità delle persone sono ignorati e calpestati in ogni parte del mondo e neanche troppo lontano da noi”.

Il programma allestito quest’anno in collaborazione tra gli assessorati castelnovesi alla cultura ed alla scuola, la Biblioteca comunale "R. Crovi" e il Teatro Bismantova prenderà il via mercoledì 23 gennaio, al foyer dello stesso Teatro, con la presentazione alle 21 del libro “Si accende il buio”, di Matteo Incerti e Johannes Lubeck (Aliberti editore) con la partecipazione dello stesso Incerti, letture a cura di Pierluigi Tedeschi e la testimonianza di Francesco Zambonini. Giovedì 24 gennaio, ancora alle 21 al Bismantova, sarà proiettato il film “Vento di primavera”, di Rose Bosch, sulla deportazione degli ebrei parigini. Venerdì 25 gennaio, alle 9,45 in sala consiliare, le classi IV della scuola primaria incontreranno alcuni ex studenti del Liceo Cattaneo-Dall’Aglio, che nel 2012 sono stati protagonisti di un viaggio al campo di Auschwitz, ed anche alcuni discendenti dei montanari che furono deportati nel campo di lavoro di Kahla. Sempre il 25 gennaio alle 21 al Bismantova, è in programma lo spettacolo “Nebbia. Un’orazione civile”, di e con Pierluigi Tedeschi, che cala nel contesto di una sorta di autobiografia che si intreccia con la storia del territorio e ripercorre tra altri episodi anche il periodo della Resistenza. Lo spettacolo sarà replicato anche il giorno seguente, 26 gennaio, alle 9,30 per le scuole superiori. Alle 11, seguirà l’intervento a cura di Massimo Storchi di Istoreco, e la presentazione del libro “Si accende il buio”. Martedì 29 gennaio, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo Bismantova, in via U. Sozzi, parlerà agli alunni delle classi prime delle scuole medie Francesco Zambonini, protagonista del libro “Si accende il buio”. Infine, giovedì 31 gennaio, in sala consiliare, alle 10,30, una mattinata per le classi V delle scuole primarie, intitolata “Narrazioni per non dimenticare: il volo di Sara”, di Lorenza Farina e Sonia Possentini, con la partecipazione della Possentini illustratrice del libro e di Alessandra Fontanesi di Istoreco.

Per ulteriori informazioni sul programma è possibile contattare la Biblioteca comunale "R. Crovi", tel. 0522-610204.

* * *

Approfondisci: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria