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Con “i piedi per terra” i ragazzi di strada del Brasile cominciano la loro tounèe italiana da Toano. Intervista per Radionova, ascolta i file

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Ascolta l'intervista all'educatore Jocimar Borges e al danzatore Luziel Costa.

 Pe’ no Chão nel web

 Pe’ no Chão facebook

Il gruppo Pe’ no Chão lavora da 10 anni a Recife, città tra le più importanti e povere del Nordest brasiliano, e capoluogo del Pernambuco. Fra gli operatori il toanese Luca Lombardi (nipote del sindaco di Toano)  che da quasi 5 anni ha scelto di vivere fra i ragazzi di strada per aiutarli a conquistarsi un'identità,  a riconquistate le strade travagliate di un paese in cui le differenze sociali sono abissali.

Dedicando ogni energia a far si che i ragazzi possano esprimersi, possano trovare "un linguaggio" col quale dire "io esisto".

A Recife è in costante aumento il numero di persone che vivono in condizioni d’indigenza e, contemporaneamente, cresce in modo preoccupante l’indice di criminalità. Particolarmente visibile e preoccupante è l’aumento della delinquenza tra i minori e gli  dolescenti.

Questa è la situazione anche nei due quartieri di Santo Amaro e di Canal de Arruda, in cui, dal 1994, realizza le proprie azioni il gruppo Pe’ no Chão. In queste comunità la violenza diretta si combina con l’impossibilità di accedere ai servizi di base – casa, acqua potabile e servizi igienici - e con la mancanza di cibo.
Il gruppo Pe’ no Chão, nato appunto nel 1994, è oggi composto da 6 persone, tre uomini e tre donne, educatori e sociologi, che per combattere la marginalità sociale e la devianza, insieme ai problemi caratteristici dell’adolescenza, ha cominciato a lavorare intorno ai luoghi di ritrovo dei bambini di strada di Recife.
In breve tempo il numero dei ragazzi seguiti è notevolmente cresciuto e Pe’ no Chão ha progressivamente sviluppato e perfezionato una metodologia pedagogica propria.
Le attività che hanno trovato maggiore consenso tra i ragazzi sono state quelle legate all’espressione dei propri pensieri e dei propri desideri attraverso la musica (Rap, Hip Hop), la danza (breakdance) e i graffiti.
Parallelamente alle attività svolte con i ragazzi, Pe’ no Chão si occupa anche di sensibilizzare la popolazione e la società civile sul problema dei bambini di strada e sull’importanza della scolarizzazione come metodo per uscire dalla povertà.
Nello specifico le attività proposte dal gruppo Pe’ no Chão sono:
- una presenza quotidiana in strada, con attività educative intorno al punto di incontro,
segnalato da una tenda colorata e dai disegni per terra che delimitano lo spazio del gruppo;
- momenti educativi in ambienti esterni alla comunità;
- attività socio-educative con le famiglie dei bambini di strada;
- collaborazione con le istituzioni addette all’assistenza all’infanzia;
- formazione dell’equipe degli educatori che lavorano costantemente con i bambini.
Ciò che è importante, quindi, è la ricerca del coinvolgimento di attori esterni al contesto in cui
si trovano i bambini di Recife, per stimolare l’opinione pubblica di fronte ad un problema che in
Brasile è molto diffuso e che coinvolge le fasce più deboli della popolazione.

Documentario Pe No Chao

Il gruppo Pé no Chão sarà in tournée in Italia da metà aprile a metà maggio 2013 con lo spettacolo Voz do Tambor Afro-Brasileiro cui parteciperanno 16 ragazzi del progetto Cabeça no Futuro. Lo spettacolo di danza e percussioni propone un “re-incontro” tra gli adolescenti del progetto Pé no Chão (Brasile) e i loro antenati africani (Angola e Mozambico) e descrive la resistenza del popolo africano alle colonie europee. Una simbiosi tra vecchio e nuovo, un misto di tradizione – la cerimonia della successione del re, la forza dei guerrieri, la tradizione religiosa e l’allegria del Frevo (danza tipica del Pernambuco) – e di modernità – l’energia dell’Hip Hop, della Capoeira e della Break Dance.

A Voz do tambor afro-brasileiro (Voce del tamburo afro-brasiliano), il nuovo spettacolo di danza e percussioni creato dal Gruppo Pé no Chão, è la proposta di un “re-incontro” fra gli adolescenti impegnati nel Progetto ed i loro antenati africani (angolani e mozambicani). La coreografia parte dalle esperienze educative realizzate dai ragazzi del Gruppo nel’ambito del progetto formativo “Pé no Chão - Cabeça no Futuro” ( Piedi per Terra - testa nel futuro), che da 3 anni - con l’aiuto della Fondazione Alta Mane (Italia)
- realizza laboratori di danza e percussioni con professori del Mozambico e lezioni intensive con ballerini e percussionisti del
Balletto Tradizionale Angolano Kilandukilu.
La direzione artistica è del coreografo angolano Pedro Viera Dias, Petchú, insieme al professore mozambicano Castomo.In questa collaborazione collettiva si manifesta l’energia ritmica della cultura del Pernambuco (lo stato brasiliano che ha Recife come capitale)
e la forza vitale della cultura angolana e mozambicana.
Frammenti del quotidiano dei nativi come la cerimonia della successione del Re, l’esaltazione della forza dei guerrieri,
la tradizione religiosa, si mescolano con l’allegria del Frevo (la danza tipica di Pernambuco) e l’energia dell’Hip-Hop, realizzando una simbiosi tra il vecchio e il nuovo che trova nel comune colore del nero la sua cifra cromatica unificante.

“Cultura” è l’insieme delle forme (immagini, parole, oggetti, suoni, movimenti, riti...) che celebrano la quotidianità di un popolo.
In Brasile, quella portata dagli schiavi si è fusa con altre culture locali. A Voz do Tambor afro-brasileiro propone quindi un mix di vari stili e ritmi che riproducono una diversità culturale già esistente in Africa, dove si mescolano il tradizionale, il moderno e il contemporaneo. Africa come culla e come lievito: un continente ancora tutto da scoprire culturalmente, oltre ogni pregiudizio di supposta ‘superiorità’ della cultura occidentale; e questo in particolare nella danza, dove infinite sono le tracce di questa influenza
originaria riscontrabili in tutti i continenti.
In questo contesto, A Voz do Tambor Afro-brasileiro narra la vicenda di una cultura ‘semplice’ delle origini che innerva il panorama culturale ricco e diversificato del Brasile.

LE DANZE
AFRO LIRICO
è un collage del passato originale fatto di gesti, movimenti, suoni e toni classici espressi dai gesti di forza esaltati dall’antica danza tradizionale. “Ngolo” insieme al “Frevo”: danza che con i suoi movimenti trasmette l’esuberanza dell’arte Afro Contemporanea, che ci
porta la coreografia “senza paura” infusa di “Yma Yetu”, un modo di essere della gioventù.
PERCUSSIONE Introduzione
è l’indicatore della nascita del ritmo (batuque) come uno dei primi mezzi di comunicazione nel mondo: così è nata la parola Strumentale, dove il ritmo è l’elemento essenziale nell’arte della danza.
KWMBALE'-Danza Guerriera
Danza d’origine guerriera che specchia la preparazione dei guerrieri ad una battaglia, con la pratica dell’attacco e della difesa, e L’appoggio morale dato dalle donne native per difendere la tribù.
TUFU (I visi bianchi)
Danza mozambicana di origine religiosa, era praticata solo da donne rigorosamente selezionate, abbigliate con indumenti molti Colorati e gioielli d’oro (collane, anelli e braccialetti.) Le donne coprivano il viso con MUSSIRO, una mistura bianca risultante dalla mescola di estratti dell’albero mussiro con particolari pietre sbriciolate.
TCHIANDA
è una danza che ritrae il passaggio della donna e dell’uomo dall’adolescenza allo stato adulto, simboleggiato dall’uscita dalla “Mukanda”, locale dove le donne imparano a curare la casa, i figli e le loro danze, mentre gli uomini si esercitano nell’arte della caccia, della pesca, della percussione e di tutto quanto si riferisce all’inserimento dell’essere umano nella società.
WAWINA “Danza Ricreativa”
Si tratta di un genere di danza molto popolare: dopo una giornata lavorativa, si balla intorno al falò in una notte di luna piena, con ritmi, movimenti e canti dal tono scherzoso.
O COCO DE RODA
(Il cocco del cerchio)
Danza d’origine amerindia (tupi) anche conosciuta come “bambelô” o “zamba”. E’ molto ballata nelle spiagge del Nord e Nordest del Brasile, soprattutto negli stati di Pernambuco, Alagoas, Paraíba e Rio Grande do Norte. Il Cocco, come altre danze tipicamente brasiliane, presenta grandi varietà di forme. Tutta la coreografia di questa danza è originata dai movimenti degli schiavi africani che
lavoravano nella spaccatura del Cocco, riprendendo ritmi e suoni legati a questa attività.
SAMBA DE RODA
Stile musicale di tradizione afro-brasiliana, unito a una danza associata alla capoeira. Il gruppo di strumenti musicali comprende
pandeiro, atabaque, berimbau, viola e chocalho. La samba è nata come ripresa e sviluppo del ritmo africano “semba”, unito ad altre influenze dei più diversi ritmi delle tribù brasiliane.

Ritmo che canta
“Tamburo che parla”
Percussione coreografica. I percussionisti dimostrano le loro capacità tecniche e di sincronismo con il Tamburo che canta e parla per annunziare la partenza e l’arrivo dei guerrieri: fusione profonda tra ritmo sincronizzato e unione coreografica.
O Afoxé
Danza di origine africana, mantiene elementi legati alla religiosità degli africani in Brasile, in particolare i seguaci del Candomblé Jeje-Nagôs: coi loro movimenti, si omaggia dell’Axé (l’energia positiva) i partecipanti alle festività celebrate

Kolombolo “Gallo”
Danza che riproduce le movenze dei gesti di lotta dei galli, nell’epoca delle scommesse sanguinolente, dove vinceva il più forte. Misto di passi e ritmi che si fondono allo stile delle danze moderne tradizionali, mettendo in evidenza i movimenti delle gambe e braccia dei ballerini/e in tutta la loro bellezza e leggerezza.

Sono previste esibizioni in varie città italiane: Bologna, Reggio Emilia, Olgiate Olona, Saronno e Malnate (VA), Cernusco sul Naviglio (MI), Ivrea (TO), Verona (vedi programma LINK). Inoltre, i ragazzi condurranno alcuni laboratori artistici nelle scuole e parteciperanno a incontri e eventi di sensibilizzazione sul tema del disagio sociale e dell’integrazione.

Direttore artistico e tecnico: Pedro Viera Dias (Petchú).
Coreografia: Pedro Viera Dias (Petchú) Manuel Castomo.
Assistenti: Graciete Nascimento Tamires de Souza Luziel Costa, Nuno Varela.
Direzione Musicale: Clécio Santos.

Coordinamento pedagogico: Aldir Rodrigues, Ana Souza, Luca Lombardi, Vera Bellato e Jocimar Borges.

Danzatori: Alef Araújo, Alyson Silva, Bruno França, Carolayne Miranda, Erika Sousa, Germano Silva, Ingrid De Paula, Ivanize Souza, Lucas Ramalho, Luciana Nascimento, Luziel Costa.
Percussionisti: Clécio Santos, Enerson Silva, Gersino Filho, Leonardo Silva, Marcio Nascimento.

La Tounèe

aprile 26 circolo arci di Castellarano (re) - ore 21.00

aprile 27 Cavolaforum di Toano (re) - ore 21.00

maggio 2 teatro Asioli corso Cavour 9, Correggio (re) - ore 21.00

maggio 4 circolo arci fuori orario  via d. g. Minzoni 96/b, Gattatico (re) - ore 21.00

maggio 7 casa di quartiere via Verona 116, Alessandria - ore 21.00

maggio 10 casa delle arti v. de Gasperi 5, Cernusco sul Naviglio (mi) - ore 21.15

maggio 12 teatro Giuditta pasta v. primo maggio, Saronno (va) - ore 16.00

maggio 16 sala abcinema “la serra”  corso Botta 30, Ivrea (to) - ore 21.00

maggio 18 cinema teatro nuovo v. Bellotti 22, Olgiate Olona (va) - ore 21

maggio 19 festa dei popoli 2013 villa Buri San Michele extra, Verona - ore 16.00

maggio 23 palaborsani via per Legnano 3, Castellanza (va) - ore 21.00

maggio 24 area feste v. Sabotino, Gorla Maggiore (va) - ore 21.00

maggio 25 Malnate palestra f. Madera via Libia, Malnate (va) - ore 21.00

i PÉ NO CHÃO all'arrivo in Italia
i PÉ NO CHÃO all'arrivo in Europa
Luca Lombardi con la compagna Juliana Engrácia Melo
Luca Lombardi con la compagna Juliana Engrácia Melo
Jocimar Borges
Jocimar Borges
Prove nella sede della Pro Loco di Massa di Toano
Prove nella sede della Pro Loco di Massa di Toano
Cena a base di tagliatelle emiliane
Cena a base di tagliatelle emiliane
A Voz do Tambor Afro-Brasileiro Bologna
A Voz do Tambor Afro-Brasileiro Bologna
Alef
Alef
Alyson
Alyson
Bruno
Bruno
Carolayne
Carolayne
Clécio
Clécio
Erika
Erika
Fernando
Fernando
Gercino
Gercino
Germano
Germano
Ingrid
Ingrid
Ivanize
Ivanize
Leonardo
Leonardo
Luciana
Luciana
L'intervistato Luziel
L'intervistato Luziel
Márcio
Márcio