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Rifiuti d’Enza

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Sacchi immondizia ed Enza (27.6.2013)
Chi fa il bagno e chi pulisce...

"Oggi pomeriggio io ed alcuni amici abbiamo fatto un'opera di pulizia di una delle sponde del fiume Enza più balneabili e quindi più rovinate dalla mano umana. Nella spiaggetta c'era pieno di rifiuti ovunque: vetri, pannolini usati e gettati nel bosco, piatti e bicchieri di plastica ovunque. Uno schifo inaudito!". Ci scrive la lettrice Alessandra Magnani.

"In 5 con un'ora di lavoro - sono sempre le sue parole - abbiamo pulito quasi tutto. Vorrei con questa mia sensibilizzare le persone che vanno al fiume a non buttare i rifiuti in terra per evitare che diventi una discarica a cielo aperto (perchè è quello che stava diventando!), c'è un bidone dell'immondizia sulla strada dove si parcheggiano le macchine e la fatica a portare via un sacchetto è davvero poca, soprattutto se si pensa che con questo piccolo gesto contribuiamo a rendere il mondo un posto un pochino più pulito e vivibile da tutti, senza avere paura che i bambini si possano tagliare o giocare in mezzo ai rifiuti!".

13 COMMENTS

  1. Mi congratulo con Alessandra e i suoi amici, purtroppo c’è ancora troppa gente stolta che non ha alcun rispetto per l’ambiente. In fondo cosa gli costerà mai mettere i propri rifiuti in un sacchetto e portarli al più vicino cassonetto… Spesso mi domando: chissà cosa pensano mentre lasciano lì i rifiuti: “Pago le tasse e il Comune dovrà pulire”. Oppure: “Tanto nel giro di mille anni si degradano” o forse non pensano proprio.

    (Gianni Grisanti)

    • Firma - grisanti gianni
  2. Da vettese volevo ringraziare Alessandra. Ci sono luoghi che, per quanto belli, sono vittime silenziose dell’incuria umana. Di chi getta i rifiuti, ma anche di un fiume, terre di confine o di nessuno, dove non si riesce a organizzare una raccolta efficace. Eppure l’Enza è una delle cose meglio conservate e intatte dell’Appennino, da Cerezzola in su. Alessandra col suo gesto dimostra che si può dare il buon esempio. Anche se il problema dell’incuria e dell’organizzazione richiede risposte che non possono essere lasciate sulle spalle del singolo. Segnalo, inoltre, la provinciale che da Vetto scende ad Atticola. Ogni metro di percorso una bottiglietta, una lattina e affini. Occorre ripristinare anche a Vetto le giornate ecologiche.

    (Gabriele A.)

  3. Bravissimi Alessandra ed i suoi amici per quello che hanno fatto, anch’io frequento l’Enza e purtroppo vedo situazioni veramente incredibili ma, o si educano le persone o temo sia una causa persa!

    (Andrea Zini)

    • Firma - Andrea Zini
  4. Anch’io mi unisco ai ringraziamenti ed ai complimenti ad Alessandra! Sono d’accordo con Gabriele nel ripristinare le “giornate ecologiche”. Alcuni anni fa feci la stessa cosa nello stesso posto, riempendomi la macchina di sacconi neri (sedili compresi) e portando il tutto in discarica. Con il mio canoa club organizzammo una giornata di pulizia del fiume che ebbe un grande successo sia come numero di partecipanti sia come quantità di robaccia raccolta. Purtroppo le persone che si prendono la briga di fare o di organizzare cose del genere sono molto rare (complimenti ancora ad Alessandra). Vorrei porre una domanda però: i Vigili provinciali non hanno la possibilità di fare qualcosa? Coloro che lasciano la borsina di rifiuti in giro sono così difficili da “beccare”? Sono molto più sfuggevoli del pescatore che viene sanzionato per avere preso un pesce di un centimetro più corto della misura regolamentare? Probabilmente una qualche multa a coloro che non hanno rispetto del prossimo servirebbe a qualcosa.

    (Davide B.)

    • Firma - Davide B.
  5. Il problema è vecchio di anni, ricordo (da volontario) che un anno siamo andati con un camion e abbiamo fatto decine di giri per togliere le immondizie. Il giorno dopo la pulizia c’erano già i sacchetti per terra vicino al fiume. Volete sapere perchè i Vigili Provinciali non vanno alla Rocca? Quando hai a che fare con albanesi, rumeni, marocchini e chi ne ha più ne metta è meglio stare in silenzio e alla larga. Vi assicuro che il 90% delle persone alla Rocca è extracomunitaria e, come ben sappiamo, le regole e le leggi sono solo per gli italiani, non per loro. Uno che nasce senza regole in un paese senza regole non può cambiare cultura cambiando città.

    (Un vettese)

    • Firma - UnVettese
  6. Quest’ultimo commento mi rattrista un po’, è da quando è arrivato il bel tempo che passo le mie giornate libere al fiume e assicuro che i responsabili dello sporco lasciato alla riva sono ragazzini, giovani della mia età e famiglie, tutti (o la maggior parte) di origini italiane! L’unica volta che ho visto un intervento delle forze dell’ordine negli ultimi anni è stato due estati fa nei confronti di un gruppo di persone sudamericane, la provenienza delle persone non conta e non bisogna spostare l’attenzione su questo. Siamo tutti persone e quello che vedo (i fatti concreti) è che nessuno (o quasi) si interessa di preservare il mondo che ci circonda!

    (Alessandra Magnani)

    • Firma - alessandramagnani
  7. Alessandra sei convinta di quello che dici? Facciamo un esperimento, ci vediamo alle 13 di domenica alla strada che porta alla Rocca e contiamo le persone, vediamo chi ha ragione. La provenienza delle persone conta eccome, uno che vive in montagna non lascia rifiuti in casa sua. Che siamo tutte persone hai ragione, ma che siamo tutti uguali proprio no. L’educazione che mi hanno insegnato è lasciare un posto come lo si trova, forse sono stato fortunato ad avere i miei genitori o forse sono stato fortunato a nascere qui. Sicuramente non sono uguale alle persone che lasciano i rifiuti in giro per i boschi o i fiumi. Persone sì, uguali no.

    (un vettese)

    • Firma - UnVettese
  8. Sono contenta per te che ti hanno insegnato a non lasciare rifiuti in giro, ma non credere che le persone che abitano in montagna abbiano tutte ricevuto un’educazione come la tua! Le persone che io vedo al fiume quando ci vado sono “montanari” e “pianzani”, in tanti ragazzi vanno e fanno feste, lasciano lì tutto, tante famiglie fanno pic nic e avendo portato troppa roba si ritrovano affaticati nel portare via un sacchetto in più. Poi, io non ho detto che siamo uguali, sarebbe un mondo banale e non saremmo qui a scriverne preoccupati, se così fosse. Se la nostra preoccupazione è per l’ambiente non credo dovremmo soffermarci sulle origini delle persone per trovarne le cause. Purtroppo domenica a quell’ora lavoro, lascio a te il censimento… se questo ti può illudere di aver trovato la causa di questo degrado.

    (Alessandra Magnani)

    • Firma - alessandra magnani
  9. Invece di tanto zelo nel distribuire gli implacabili e fruttuosissimi autovelox, basterebbe che le pubbliche amministrazioni dei territori interessati chiedessero formalmente e senza eccezioni agli agenti di vigilanza di girare e sanzionare: le sanzioni per il rilascio di rifiuti sono molto pesanti. Il volontariato è lodevolissimo e grazie che esiste, ma la legge deve essere applicata, non in certi casi si e in altri no. Inoltre bisogna ridare i greti dei fiumi a chi li ama e li frequenta con rispetto, come ai pescatori di qualità, per esempio, come tanti altri, s’intende, rendendo finalmente l’utilizzo delle acque a pagamento, come consente una recente legge regionale, perché quando un bene è pagato è automaticamente gestito e rispettato. Finchè gli alvei fluviali vengono trattati come luoghi incontrollati, “lontano dagli occhi lontano dal cuore”, la loro sorte sarà sempre quella di essere ricettacoli di immondizie e di vari abusi. Il caso di Vetto, poi, dove i frequentatori perbene non possono più scendere con un veicolo nell’Enza oltre il ponte di Vetto a causa delle immondizie che certi nuovi frequentatori avevano disperso in modo immondo nell’alveo, è una grossa ingiustizia: dove per non sanzionare doverosamente pesantissimamente le persone selvagge intervenute si è scelto di togliere un diritto a quelle per bene, un diritto consolidato in più di 40 anni. L’accesso ai beni della natura deve essere e rimanere libero, mentre il comportamento dannoso e maleducato è dovere di ogni amministrazione pubblica sanzionarlo e perseguirlo con la massima determinazione, come si fa per gli autovelox. Ripetendo un grandissimo e doveroso plauso e ringraziamento al volontariato, rimane molto grave che la vigilanza non venga effettuata con una sistematica e bene organizzata irrorazione di sanzioni.

    (Marco)

    • Firma - marco
  10. Brava Alessandra! Hai ragione non bisogna farne una questione di razza, conosco montanari che scaricano televisori, gomme e lavatrici rotte giù per le rive nonostante esistano cassonetti ed isole ecologiche. Non co sono alibi: finché quelli che sporcano saranno più di quelli che puliscono il nostro mondo sarà sempre più sporco. L’unica soluzione è fare come hai fatto: rimboccarsi le maniche e pulire ed educare i nostri figli a fare altrettanto, senza invocare le amministrazioni o i vigili o chiunque altro. Dipende solo da noi. Grazie ancora.

    (Marco Guidetti)

    • Firma - Marco Guidetti
  11. Dove vado a pescare io vedo di tutto disperso nell’ambiente e proprio in luoghi dove abitano persone munite di trattori e carri a pochi km dalle isole ecologiche: pertanto ingiustificabili dal punto di vista della difficoltà di portare certi rifiuti non domestici e ingombranti in discarica. Anche lì si tratta di multarli, ma nessuno lo vuol fare per non perdere dei voti.

    (Morgan)

    • Firma - morgan