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La Comunità montana lascia con il “Chiaro di luna”

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E’ stata presentata questa mattina nella sede della Comunità montana la 25^ edizione (la prima, in sordina, data al 1989) di quella che, negli anni, è diventata una importante ed attesa manifestazione culturale, che richiama molti appassionati in borghi ed aie storiche tra le più belle dell’Appennino: i concerti “Al chiaro di luna”. Erano presenti l’assessore alla cultura della Comunità montana Giorgio Pregheffi, il vicepresidente Gian Luca Marconi, i musicisti Giovanni Mareggini e Davide Burani che curano la direzione artistica di questa edizione 2013.

“A suo modo è un evento storico – ha esordito Pregheffi - perché è l’ultima iniziativa che viene proposta dalla Comunità montana e dai 13 comuni che attualmente ne fanno parte. Comuni che da 25 anni hanno deciso di puntare sul proprio patrimonio storico ed ambientale, con alcuni degli scorci ed edifici più suggestivi del territorio, e soprattutto sul patrimonio culturale, con l’Istituto Merulo, oggi confluito nel Peri – Merulo, che da sempre cura la proposta musicale che si è costantemente mantenuta su livelli molto alti. Non è un caso se la manifestazione prosegue da 25 anni. Ringraziamo per questo anche tutti i privati che mettono a disposizione cortili, tenute e spazi per ospitare i concerti”. Ha aggiunto Marconi: “Il successo dei Concerti “Al chiaro di luna” è basato sul legame forte tra musica e territorio dell’Appennino, fin dalle prime edizioni che ricordo benissimo perché ero Assessore alla Cultura di Castelnovo. Un legame che poi è fortissimo anche per quanto riguarda l’attività generale dell’Istituto Peri – Merulo, che a questo territorio negli anni ha dato e continua a dare davvero tanto. Un altro aspetto che ha reso “vincente” la manifestazione, è l’orgoglio e l’affetto con cui le borgate ospitano i concerti: hanno sempre accolto questi momenti trasformandoli in vere feste che hanno coinvolto residenti e turisti. Anche se la Comunità montana è in una fase di trasformazione, verso una Unione di Comuni dell’Appennino, vogliamo fortemente che i Concerti “Al chiaro di Luna proseguano anche in futuro”.

Davide Burani ha sottolineato: “La serie di appuntamenti inizierà il 17 luglio per proseguire fino al 7 agosto e si dipanerà su 16 serate, un po’ tutta la zona appenninica e diversi secoli di musica, partendo dal Rinascimento per arrivare ad una serata incentrata su Fabrizio De Andrè (il 26 luglio al Centro civico di Collagna). Ci sarà una scelta di generi davvero ampia, una diversificazione che lo stesso pubblico nel corso degli anni ci ha richiesto. Ci sono eventi particolari, come una serata con cornamuse sulla musica scozzese, irlandese e francese (il 24 luglio a Cervarezza, aia della Corniola), una sulle donne di Puccini (il 25 luglio a Vetto, Borgo Castello), una intitolata “Da Vienna a Broadway” a Baiso (Borgo San Romano, il 30 luglio). Ci sono anche strumenti particolari, che non è molto comune ascoltare, come il “mandoloncello” (nell’ambito della serata “Harmonia Antiqua, il 2 agosto ad Acquabona di Collagna) ed ovviamente serate più 'classiche'. Abbiamo artisti che arrivano anche da lontano, un aspetto che ci permetterà di far conoscere loro la nostra terra e l’attività musicale che la contraddistingue e permetterà al pubblico di ascoltare nuovi interpreti”.

Ha concluso Mareggini: “L’edizione di quest’anno si colloca in continuità con gli anni precedenti, per cui ringraziamo Matteo Malagoli e Stefania Roncroffi che hanno curato i concerti gli anni scorsi. Un elemento di questa continuità è ad esempio il fatto che in sei concerti suoneranno tutti gli insegnanti del Peri–Merulo. Gli anni scorsi avevamo coinvolto anche diversi allievi, ma abbiamo pensato che quest’anno a breve ci sarà una serie di concerti legati alla Summer school (i corsi di perfezionamento, con docenti di livello internazionale) che si svolgerà in Appennino e che vedranno protagonisti proprio gli allievi. Abbiamo prediletto formazioni ristrette, duo o trio, perché sono quelle che si adattano meglio agli ambienti raccolti, teatro dei concerti, anche per l’acustica. Crediamo che anche questa edizione veda proseguire i concerti “Al chiaro di luna” verso un ulteriore incremento di qualità”.

 

3 COMMENTS

  1. Tutti questi enti di troppo!: mi domando sempre se il loro essere di troppo è una moda legata alla leaderschip del potere finanziario di questa epoca o se invece effettivamente in qualunque sistema sarebbero da considerare pleonastici. A me rimane l’impressione che la crisi sia determinata SOLO dal fatto che chi oggi detiene tutto l’oro della terra, voglia ridurre la spesa pubblica perché gliene rimanga di più in tasca: quello che non capisco è perché la gente non faccia caso a questo aspetto e subisca tutto intorpidita in una sorta di mera rassegnazione, come se questi orientamenti economici venissero dal Cielo, quando invece molto probabilmente provengono dalle bische finanziarie che il problema hanno generato.

    (Dantes)

    • Firma - dantes