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Ars canusina in Svizzera

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L’Ars canusina è invitata in Svizzera. Per la prima volta l’artigianato artistico delle terre matildiche varca il confine elvetico, ospite di “ArteperArte Flash 13”, la manifestazione culturale organizzata a Giubiasco (Cantone Ticino) dal 31 ottobre al 17 novembre prossimi. Il direttore della manifestazione Giancarlo Tamagni, che ha scoperto autonomamente l’Ars canusina, è stato in visita a Casina, ha conosciuto la realtà produttiva e quella istituzionale del Consorzio e del Comune. Tamagni si è persuaso che la proposta reggiana interpreta alla perfezione il tema di quest’anno: “L’arte, la storia, il presente”.

Al vernissage di domani, giovedì 31, saranno presenti il sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi, l’assessore alle attività produttive Silvano Domenichini e il presidente del Consorzio Ercole Domenichini.

Questo angolo di Svizzera, che da decenni dedica una mostra a tradizioni e correnti artistiche d’Europa, si appresta a scoprire uno scorcio molto tipico dell’Emilia, una regione che gli Svizzeri ticinesi non sentono vicina, ma che la comunanza della lingua unita alla matrice europea dell’arte romanica permette loro di apprezzare.

“Apriamo un dialogo con una regione importante dell’Europa storica – così il sindaco Rinaldi – Ci sono gli stati e ci sono popoli e popolazioni, ciascuna con la propria identità: il linguaggio figurativo romanico, sparso da mille anni in tutto il continente cristiano, testimonia ancor oggi che sono più numerosi i ponti che i muri a unire gli europei del terzo millennio. Agli amici di Giubiasco è piaciuta l’originalità creativa con cui i nostri artigiani reinterpretano il patrimonio storico”.

“Un’occasione importante per delocalizzare la proposta dell’Ars canusina", dice il presidente Ercole Domenichini. "Non si tratta solo di trovare spazio sul mercato, ma di diffondere una testimonianza di credo estetico e stilistico che proviene dal passato e si armonizza con i bisogni contemporanei. L’Ars canusina non vuole essere una moda, ma uno stile contemporaneo, un modo d’essere cittadini ed europei del nostro tempo”.

Lo spazio espositivo consta di un’intera sala dedicata; una selezione rappresentativa dei manufatti è accompagnata dall’illustrazione del metodo creativo. L’esperta Maria Neroni spiega: “Ars canusina non è mera ripetizione dei fregi romanici, ma ricomposizione esplorativa di un alfabeto grafematico millenario, ripescato dalla memoria monumentale. È così fin dalla concezione originaria, data da Maria Del Rio ottant’anni fa”.

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