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Programma “Leonardo da Vinci”

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Gli 80 studenti delle classi quarte di 8 istituti superiori reggiani che, tra giugno e settembre, hanno svolto uno stage di formazione e tirocinio all’estero grazie a REpstep - uno dei tanti progetti realizzati in questi anni dalla Provincia di Reggio Emilia per favorire esperienze formative in Europa dei nostri giovani – hanno illustrato ieri mattina gli esiti di quattro settimane che, per molti di loro, sono state davvero indimenticabili. Lo hanno fatto nell’aula magna dell’Università di Reggio Emilia alla presenza della presidente della Provincia Sonia Masini, dell’assessore all’istruzione Ilenia Malavasi, della coordinatrice Loriana Paterlini e di Martino Soragni dell’ufficio relazioni internazionali, ma soprattutto degli alunni di altre 8 scuole reggiane che, la prossima estate, potranno a loro volta svolgere questi interessanti stage grazie al nuovo progetto che la Provincia si è visto approvare nell’ambito del Programma “Leonardo da Vinci”.

La mattinata si è snodata velocemente attraverso i racconti dei gruppi di studenti di Motti, Pascal, Scaruffi-Levi-Tricolore e Zanelli di Reggio Emilia, Russel e Istituto professionale di Guastalla-Novellara, Gobetti di Scandiano e Cattaneo di Castelnovo ne' Monti che – con 14 docenti che si sono succeduti nell’accompagnamento – hanno trascorso tra giugno e settembre una settimana di approfondimento linguistico e 3 di stage in azienda in Spagna (Cadice o La Coruna), Germania  (Pforzheim), Malta (Gzira) o Portogallo (Viseu).

L’impegno della Provincia di Reggio Emilia a favore dei giovani reggiani (grazie anche al contributo di una importante rete di partner locali formata da Fondazione Manodori, Unindustria, Cna, Camera di commercio, Acer, Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori, Comune di Reggio Emilia ed Europe Direct) è stato sottolineato dall'assessore all'istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, che ha ricordato “gli oltre 200 studenti delle superiori che dal 2005 hanno visitato le istituzioni europee a Bruxelles grazie agli Open days e gli oltre 100 laureati o diplomati che hanno pure svolto stage all’estero attraverso altri filoni del Programma Leonardo”.

“Vedervi così felici per questa esperienza ci rende a nostra volta felici – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – Noi vogliamo farvi viaggiare, farvi conoscere nuove realtà, perché chi oggi non si muove e non sa l’inglese e magari anche un’altra lingua straniera è tagliato fuori: questo non significa svuotare Reggio e l’Italia dei nostri giovani, perché vogliamo che poi torniate portandoci il nuovo che incontrerete”.

Un concetto ripreso anche dalla vicepresidente provinciale della Cna, Jessica Giusti, mentre il professor Alfredo Cenini del Pascal e la dirigente del D’Arzo di Montecchio, Rosanna Rossi, hanno manifestato rispettivamente la soddisfazione di chi ha partecipato e di chi a breve vedrà i propri studenti partecipare a questi importanti esperienze formative all’estero. A chiudere la mattinata, l’intervento di Gonzalo Orodea Lopez, un giovane neolaureato spagnolo che sta invece svolgendo uno stage alla Provincia di Reggio Emilia.

 

1 COMMENT

  1. Pur intendendo il senso del discorso, dissento laddove si afferma che il non conoscere lingue straniere “tagli fuori”. Basterebbe anche solo considerare come intanto si stia perdendo la nostra, di lingua… E comunque un buon cervello, se è tale, sa farsi intendere anche a gesti.

    (Giovanni F.)