Una grandissima situazione di disagio. E’ quella occorsa a Carpineti tra Marola, Bebbio e Iatica dove è andato in scena un gravissimo black out dalle ore 16 di ieri, sabato 23 novembre, a mezzogiorno di oggi.
Sono così letteralmente andati in tilt quei servizi ritenuti ormai indispensabili nei nostri paesi in particolare in condizioni di freddo. Dai riscaldamenti, alle telecomunicazioni, dagli impianti di lavoro – nelle stalle in particolare, dove gli animali devono essere munti mattina e sera – alla illuminazione pubblica.
Uno scenario complicato dalla ricerca delle cause del black out che ha duramente impegnato gli uomini dell’Enel, come anticipato in una nota. Chi sabato chiedeva informazioni in merito otteneva l’unica risposta possibile: che prevedeva il ripristino della fornitura di corrente elettrica nelle ore immediatamente successive.
Ora, però, è il momento della conta dei danni – in Appennino, per altro, i numerosi sbalzi di corrente accorsi nella giornata di sabato hanno causato il danneggiamento di diversi impianti elettrici. Nel Carpinetano, gravi i disagi accorsi azienda fattoria di Monte Bebbio – attiva nella produzione di latticini – che solo stamane è stata soccorsa da un generatore d’emergenza di un’azienda vicina per potere svolgere le operazioni di mungitura delle bovine. A Marola al buio l’intero seminario che, in queste ore, ospitava persone. Avariate anche le provviste alimentari conservate in frigo e freezer.
“Siamo stati impegnati per cercare di capire quali erano le situazioni di maggiore criticità – spiega a Redacon Stefano Baldelli, vicesindaco di Carpineti, impegnato assieme al sindaco Nilde Montemerli e al comandante della Polizia Municipale Francesco Borghi in diversi sopralluoghi -. Un segnale di vicinanza alla nostra popolazione, ma anche un servizio a chi era in condizioni di maggiore difficoltà. In particolare il nostro personale tecnico ha coadiuvato i tecnici dell’Enel per rimuovere i numerosi alberi caduti”.
Ed è proprio una inusuale nevicata in largo anticipo rispetto allo stato vegetativo – protrattosi per le temperature sin qui miti e l’arrivo di piogge dopo la siccità estiva – che ha causato le numerose cadute di piante che, ancora, portano le foglie e sono così risultate appesantite dall’inaspettato arrivo della neve.
Tra le situazioni critiche anche quelle di un’anziana con problemi di salute che, però, è riuscita a riscaldarsi grazie alla provvista di legna, così come hanno potuto fare molte famiglie. Diverse stalle hanno dovuto ricorrere ai generatori di proprietà per accudire gli animali.
Mai come quando manca… ci si rende conto di quanto la nostra vita dipenda dall’energia elettrica. (G.A.)
A Gazzano la luce è andata via dalle 9 del sabato mattina ed è ritornata al sabato sera, questo succede ormai ogni volta che nevica o che tira il vento. Purtroppo non si tratta della tardiva caduta delle foglie, ma soltanto della mancata “pulizia” degli alberi intorno alle linee, della mancata manutenzione che non viene fatta, come al solito si aspetta che succeda il danno e poi si inteviene (con disagi per la popolazione e per gli operai che devono intervenire sotto neve, ghiaccio e altro), spero che i nostri sindaci della montagna intervengano nei confronti dell’Enel per sollecitare la manutenzione ed evitare i disagi che puntualmente avvengono.
(Paolo Diambri)
Per la precisione a Iatica la luce è andata via alle 12 di sabato 23.11.2013 ed è tornata alle 13,20 di domenica 24.11.2013! Quasi 26 ore, non sono poche direi!
(Isabella)