Riceviamo e volentieri pubblichiamo dalla classe 4^ Q "Cattaneo-Dall'Aglio" di Castelnovo ne' Monti.
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Anche noi come Cristiano non avevamo mai avuto modo di essere coinvolti in un'esperienza di volontariato. Finchè la nostra insegnante di religione, Cinzia Basenghi, non ci ha offerto questa possibilità. Il giorno 17 dicembre scorso, infatti, assieme alla classe 4^ M, ci siamo recati alla mensa Caritas di Reggio Emilia. Ci ha accolto il signor Licinio Paterlini, il quale ci ha spartito i vari compiti da eseguire: chi in cucina, chi all'entrata, chi a selezionare frutta, pane e formaggio...
Alle 11 abbiamo iniziato a distribuire i pasti e siamo subito rimasti impressionati dalla quantità di persone che si sono presentate: uomini, donne e bambini appartenenti a varie etnie, tutte lì per lo stesso motivo: ricevere il loro pasto giornaliero.
Inizialmente si trattava solo di un lavoro meccanico, ma man mano che passava il tempo questa meccanicità si è trasformata in un coinvolgimento emotivo: l'appagamento superava la fatica.
Tornando a casa, abbiamo avuto modo di riflettere insieme sulla giornata appena trascorsa, soffermandoci su quei valori come carità, condivisione e gratuità che forse avevamo sottovalutato. Ogni parola, sorriso o battuta faceva riaffiorare in noi tutti questi sentimenti ed è proprio vero che facendo del bene agli altri fai del bene anche a te stesso.
Pensiamo che questa sia stata un'esperienza che ha contribuito alla nostra crescita e il regalo più bello che abbiamo ricevuto per Natale è proprio questo arricchimento.
Un ringraziamento a chi ha reso possibile tutto questo.
Io in qualità di artigiano che lavora per la Caritas ho fatto diverse manutenzioni alla mensa in zona Campovolo, sono rimasto impressionato dalla gente che ci lavora, chiaramente gratuitamente, tutte felici di dare una mano e organizzatissime. La pulizia e l’ordine regnano sovrane, cosa che in tante cucine spesso non trovo. Siamo veramente fortunati a Reggio ad avere gente così disponibile e decisa ad aiutare chi è più in difficoltà. Tanto di cappello, soprattutto allo staff della Caritas.
(Paolo)