Home Cronaca “Non scartare gli stranieri sulla base del loro nome”

“Non scartare gli stranieri sulla base del loro nome”

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Il Centro interculturale "Mondinsieme" con sei partner europei è parte di un progetto sullo studio e l’applicazione del modello canadese DiverseCity on Board, che ha permesso a molte persone con una storia di emigrazione di essere scelte per ruoli di rilievo e responsabilità decisionali in imprese, organizzazioni pubbliche e private.

DiverseCity on Board è stato elaborato a Toronto – spiega Nicoletta Manzini, responsabile delle relazioni internazionali di 'Mondinsieme' – e ha permesso di valorizzare oltre 600 persone qualificate con un impatto straordinario sia a livello di organizzazione aziendale sia sul fronte della coesione sociale: in Europa non c’è nulla di simile, per questo ci siamo uniti per conoscerlo al meglio e costruire una rete europea”.

Proprio in questi (dal 16 u.s. ad oggi, 18 gennaio) a Reggio Emilia, nella sede di "Mondinsieme", è in corso l’avvio ufficiale del progetto, sostenuto grazie al programma Grundving dell’Unione europea per azioni di formazione continua. All’incontro tecnico partecipano i rappresentanti di associazioni, enti pubblici e di formazione provenienti da Germania, Lussemburgo, Danimarca e Gran Bretagna, tra cui Citizens for Europe e Deutsch Plus di Berlino, KvInfo di Copenhagen, Diversity in Public Appointments (Dpa) di Londra, Immigration Council of Ireland di Dublino e l’Agenzia per l’accoglienza e l’integrazione del Ministero della famiglia e dell’integrazione di Lussemburgo.

“Vogliamo continuare a puntare sulle competenze interculturali e sul valore della diversità, per cercare soluzioni innovative alle sfide della globalizzazione – dice sempre la Manzini – Il contributo che possono dare giovani e stranieri è enorme. Per esempio, vorremmo che non capitasse più che le persone di origine straniera siano scartate sulla base del loro nome, come sentiamo spesso, senza verificare il loro potenziale e le loro competenze. A Toronto, investire sulla diversità ha reso la città più competitiva, innovativa e sostenibile”.

Al centro delle attività, dopo il meeting iniziale in Italia ci saranno fino al 2015 tre workshops intensivi in Gran Bretagna, Danimarca e Germania per condividere sul campo approcci e metodi usati per la valorizzazione della diversità nel mondo del lavoro. Nel corso delle visite, formatori, imprenditori e dirigenti di imprese e istituzioni pubbliche e private potranno confrontarsi tra loro, con esponenti delle minoranze culturali e con i giovani, anche di seconda generazione. Da queste esperienze, sarà prodotta una guida in cinque lingue e un sito web di riferimento.

La modalità di formazione coinvolge naturalmente anche il web e i sociali media: una newsletter accurata, profili su Twitter e Facebook, e soprattutto due webinars, seminari pubblici aperti a tutti direttamente sul web nel corso dei quali sarà possibile interagire con esperti internazionali, consentiranno a chiunque di conoscere da vicino il metodo innovativo di DiverseCity on Board.

DiverseCity on Board è un servizio creato da Maytree Foundation che connette persone qualificate legate a minoranze culturali e comunità di immigrati sotto-rappresentati nei consigli di gestione e amministrazione di organizzazioni pubbliche e private, promuovendo strategie e processi di selezione e assunzione che riflettano la diversità della popolazione di Toronto (www.diversecitytoronto.ca).

(Damiano Razzoli, responsabile comunicazione interculturale Centro interculturale "Mondinsieme")