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Brina, quel cane che commuove su Facebook e allieta le ore di Battista

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Battista Caroli con Brina nella foto scattata dalla figlia Giovanna e che, in queste ore, sta ottenendo tantissime condivisioni su Facebook
Abbraccio Battista Caroli e Eda Rinaldi
Battista Caroli e la moglie Eda Rinaldi in un bellissimo scatto di Fausta Franzoni
Battista e Brina
Battista e Brina in uno scatto di Fausta Franzoni

Lei è Brina, una bastardina di due anni, venuta ad abitare a Casina da piccola, quando Giovanna, già assessore alla cultura, si recò a trovare un’amica a Valestra con due cucciolotti in casa. “Quando proposi l’adozione di un cane - spiega Giovanna -, i miei misero innanzi un sacco di obiezioni, erano stati troppo male per la morte del cane che avevamo anni fa e non avevano voluto prenderne un altro, ma io sapevo che i tempi erano maturi...e non esitai a portare a casa quegli occhi dolci in un cuore di pelo”. Da subito per Brina iniziò la nuova vita comune a quella di molti cani, fatta di giri, birichinate e moltissimo affetto. In casa, Brina, fece subito amicizia, quindi, con Battista Caroli, 94 anni, e la moglie Eda Rinaldi, 90 (prossimi ai 65 anni di matrimonio), dapprima contadini a Bussina, poi operaio in ceramica lui e commerciante nel capoluogo lei. Ora i due anziani coniugi si godono il meritato riposo a Casina, dove vivono da 56 anni.

 

Poi, l’estate scorsa, la malattia, con Battista che si vede per lungo tempo costretto a letto. Brina cambia e da giocherellona e affettuosa con tutti, decide di “montare una guardia feroce a mio papà, anche a costo di salire sul letto, come dimostra la foto, abbaiando e quindi segnalando ogni volta che si muove, anche quando è in poltrona: lo scorta in ogni attività e movimento, vigilando sul risveglio come sulla buona notte”.
Più facile a vedersi che a descriversi: “Assiste anche – sorride Giovanna - non disinteressatamente ai pasti”.

Sul profilo Facebook di Giovanna tantissimi i commenti, i mi piace (cento in poche ore) e le condivisioni su quella che era una semplice foto fatta col telefonino. Il noto geriatra Giovanni Gelimini - articolo a lato ndr - afferma: “Quella foto dovrebbe fare il giro del mondo. Un dovere condividerla per quanto rappresenta” e l’amica Laurentia che aggiungere: “Una immagine dolce e bella: la convivenza tra l’amico a quattro zampe e l’uomo, un affetto sincero e incondizionato che spesso nemmeno la morte riesce a cancellare ! Gli animali insegnano!”

Per Battista le lunghe giornate invernali ora, hanno un altro colore. Proprio lui che in gioventù aveva una splendida lupa

Brina, Battista, Eda

di pastore tedesco, di nome Brina e, poi, il figlio Lampo - sì sì, come il cane di don Camillo ndr -. Ora il nome si ripete e, per Battista, è uno sprizzo di gioventù.  (G.A.)

 

 

 

PARLA L’ESPERTO

 

“Quella foto deve fare il giro del mondo” SAMSUNG

 

Il noto geriatra Giovanni Gelmini, di Canossa, ha colto, tra i primi, la foto di Giovanna sul noto social media, commentandola positivamente con l’aggettivo di “meravigliosa”.

Lo intervistiamo sul luogo di lavoro: “Il cane per gli anziani ha sicuramente una valenza affettiva e relazionale molto efficace – risponde Gelmini -, potendo rappresentare un efficace sistema di contrasto alla solitudine. In pratica un aspetto fondamentale da considerare tra i fattori che possono influenzare un buon invecchiamento. Il cane ha anche un valore terapeutico soprattutto nei soggetti affetti da problemi neuropsichici (depressione, deterioramento mentale, disturbi del comportamento, disabilità grave)”.

Si parla anche di terapie col cane…

“Sì. In pratica rappresenta lo “strumento” terapeutico più utilizzato negli anziani per quanto riguarda la terapia con il supporto di animali (pet therapy). Personalmente, nelle strutture in cui ho lavorato, ho sempre favorito lo sviluppo di questa ‘terapia non farmacologica’ con riscontri sistematicamente positivi. Dati alla mano posso dimostrare quanto, ad esempio, abbiano risposto positivamente soggetti dementi con gravi disturbi del comportamento così come soggetti apatici, in cui il cane è stato il solo a stimolare concretamente la ‘voglia di fare’.

E in merito alla foto di Giovanna del cane con Brina?

“E’ davvero magnifica, dolcissima, straordinaria: un dovere condividerla sui social network, dovrebbe fare a mio avviso il giorno del mondo”.

 

6 COMMENTS

    • Certo, a chi non piace un piccolo batuffolo di pelo da coccolare ed educare? Però esistono anche le “adozioni del cuore”; si tratta di cani avanti con gli anni, che magari hanno trascorso tutta l’esistenza in canile e ai quali sarebbe davvero caritatevole donare gli anni che restano confortati da ricurezza ed affetti. Qualunque canile può consigliare un “peloso” adatto ai suoi nonni e, ricordi, la bestiola saprà che deve loro la vita che avrebbe dovuto avere. E’ una scelta che presenta delle difficoltà, comunque: il dolore per l’eventuale perdita che forse i suoi nonni non si sentono di affrontare e la garanzia che venisse accudito se dovesse sopravvivere loro.

      (Cristina Casoli)

      • Firma - Cristina Casoli
    • Ciao, un cane già adulto sarebbe una soluzione, così hai già un’idea del carattere ed è molto più semplice farlo abituare in casa. Io il mio l’ho preso al canile adulto e di taglia grande, per sceglierlo mi sono fatta aiutare dalla veterinaria e posso dire di avere un cane di facile gestione. Basta avere qualcuno che ti sappia consigliare il cane giusto. Poi se proprio dovesse durare più dei tuoi suoceri lo puoi tenere tu. Un cane tranquillo che sta bene anche in casa te lo porti dove vuoi.

      (Mara)

      • Firma - MARA