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Diocesi in lutto per la morte di don Ugo Tagliatini

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don Ugo Tagliatini

Intorno alle ore 9 di oggi, venerdì 31 gennaio, è deceduto don Ugo Tagliatini, parroco, nel carpinetano, di quattro comunità: San Donnino di Marola, San Biagio, Poiago e Pianzano.

Da sei mesi aveva manifestato i segni di una malattia che non gli ha lasciato scampo, ma la morte lo ha colto consapevole e cristianamente preparato, dopo che ancora nella serata di ieri aveva ricevuto il conforto dei sacramenti. “Mi metto nelle mani di Dio”, come riferisce il parroco di Carpineti monsignor Guiscardo Mercati, era una frase che don Ugo ripeteva spesso ultimamente.

Don Tagliatini era originario di Monzone di Toano, dove era nato il 13 aprile 1937. Dopo l’ordinazione presbiterale, ricevuta nel 1961, fino al 1966 era stato vicario adiutore a Ligonchio e Casalino e parroco a Caprile. Era quindi stato inviato come vicario cooperatore dapprima a Montecchio, per un anno, e poi a Baiso, dal 1967 al 1970. Dal 1970 era parroco a San Donnino di Marola e a San Biagio, mentre solo in seguito si era aggiunta la responsabilità pastorale delle parrocchie di Poiago (1993) e Pianzano (1995).

Dal 1978 al 2005 don Tagliatini è stato insegnante di religione alle scuole medie di Carpineti, il che gli ha dato modo di farsi apprezzare da numerose classi di giovani.

Nonostante la figura imponente e la robusta corporatura, don Ugo era un sacerdote piuttosto schivo, anche se è rimasta memorabile la festa per il suo giubileo di ordinazione presbiterale, ricordato comunitariamente a Marola poco più di due anni fa.

Laureato in filosofia e pedagogia, amante della lettura e della cultura classica, custodiva un’ampia biblioteca. L’altra grande passione di don Tagliatini era la musica: ha diretto per lunghi anni la Corale interparrocchiale di Carpineti e a volte, nelle liturgie che presiedeva, passava con disinvoltura dall’altare del sacrificio eucaristico all’organo della chiesa, per accompagnare e intonare i canti. Nel ministero pastorale ha dedicato attenzione tanto alle opere, prodigandosi per il restauro di edifici di culto e annesse canoniche, quanto alle persone, mettendo spesso a disposizione i locali parrocchiali per l’accoglienza dei bisognosi.

Don Ugo è spirato serenamente nella canonica di San Donnino, dove negli ultimi tempi risiedeva, dopo avere abitato per più di quindici anni in quella di San Biagio.

Il funerale, presieduto dal vescovo emerito Adriano Caprioli, avrà luogo lunedì 3 febbraio alle 15 nell’antica Abbazia di Marola.

Il cordoglio dell'Amministrazione comunale di Carpineti

L’amministrazione comunale di Carpineti esprime il proprio dolore e la propria commozione per la scomparsa di don Ugo Tagliatini, per 44 anni parroco nel territorio comunale, a San Donnino e a San Biagio, morto nella mattinata del 31 gennaio a San Donnino, la sua storica parrocchia.

Una figura amata e conosciuta a Carpineti, che il sindaco Nilde Montemerli ricorda così: “Sono addolorata per la morte di don Ugo, una persona con cui ho sempre avuto un bel rapporto e di cui ho sempre avuto grande stima. Di lui ricordo la discrezione e la modestia, con cui spesso minimizzava anche la propria grandissima cultura. Ho ancora in mente la festa per il suo cinquantesimo di sacerdozio, nel 2011 a Marola, quando raccontò della sua intensa formazione, uno specchio della sua preparazione culturale. Una cultura che però non ha mai sbandierato, tutt’altro. Sempre di quel giorno ricordo la sua soddisfazione quando sono intervenuta per esprimere il suo apprezzamento.

È stato un sacerdote e un uomo di grande valore, credo non sempre compreso fino in fondo, ma una grande figura, che amava lavorare in silenzio e restare nell’ombra, senza la volontà di comparire. È una perdita per tutto il comune di Carpineti, don Ugo ci mancherà, e lo salutiamo con affetto”.

 

9 COMMENTS

  1. Ciao don Ugo, non ti dimenticheremo mai. Hai accompagnato il nostro matrimonio e il battesimo dei nostri figli Luca e Matteo. Ogni volta che passavi sulla strada per la chiesa di S. Biagio ti fermavi sempre a fare due chiacchiere. Riposa in pace.

    (Andrea, Sonia, Matteo e Luca)

    • Firma - andreapignedoli
  2. Ti ricorderemo sempre per la tua gentilezza, per la tua bontà e per aver celebrato il nostro matrimonio e il battesimo di nostro figlio in modo speciale! Ti porteremo sempre nel cuore! Proteggici da Lassù!

    (Monia, Marco e Nicholas)

    • Firma - MoniaMarcoNicholas
  3. Ciao Don Ugo, amico d’infanzia; assieme abbiamo fatte le elementari, sei sempre stato un bambinone per tutti noi, sempre diligente e preciso nonostante le condizioni di indigenza alle quali eravamo abituati tutti noi per le avversità del periodo bellico nel quale siamo cresciuti. Hai perso il padre ancora in tenera età e ora, finalmente, hai raggiunto sia lui che la tua mamma, morta da non tanto tempo. Intercedi per tutti noi presso il Padre Nostro, se ti è possibile, io dirò un Requiem per te, anche se sono certo non ne avrai bisogno, ma in nome della vecchia amicizia. Grazie per avere fatta grande la nostra classe, il ’37, ciao Don Ugo.

    (Beppe Bonicelli)

    • Firma - BonicelliBeppe
  4. Ci sei sempre stato vicino in tutte le occasioni, quando passavi davanti a casa nostra negli ultimi tempi, nonostante la tua malattia, avevi sempre una parola di conforto per tutti noi, papà compreso, che da oggi riposerà in pace con te. Ci hai accompagnato nel matrimonio e nel battesimo di Federico, sarai sempre nei nostri cuori.

    (Silvia, Giambi e Federico)

    • Firma - silvia giambi federico
  5. Non dimeticheremo mai la tua umiltà e la tua semplicità. Disponibile in qualsiasi momento, oltre che con i tuoi parrocchiani, con tutti coloro che avevano bisogno della tua vicinanza; dialogavi sempre con parole semplici ed alla portata di tutti, dimostrando di possedere visioni della vita a tutto tondo che andavano oltre la tua missione di Pastore di anime. Non facevi mai grande rumore e così te ne sei andato in punta di piedi. Ti porteremo sempre nei nostri cuori con tanto affetto. Da Lassù proteggi e guida il cammino della nostra famiglia. Ciao, Don Ugo; riposa in pace.

    (Edna e Argo Pignedoli)

    • Firma - Edna e Argo Pignedoli
  6. Arrivederci Don. Grazie per quello che ha fatto per la nostra parrocchia, per aver curato la nostra chiesa di San Donnino, per tutti gli anni trascorsi con noi, per averci battezzato, condotti alla Santa Comunione e alla Cresima, per averci uniti in matrimonio e averci regalato tanti sorrisi e parole gentili. Grazie perchè la porta di casa Sua era sempre aperta per noi, anche per chi non condivideva gli stessi principi, non possedeva la Fede e non frequentava la Chiesa. Infine, mi permetta un grazie personale. Grazie perchè mi ha insegnato cos’è la filosofia. Di là, presso la Casa del Padre continui a vegliare su di noi e per cortesia, porti un saluto ai nonni. Un grande abbraccio.

    (Roberta Bettuzzi)

    • Firma - Roberta Bettuzzi
  7. Don, ci hai lasciati e con te forse calerà il sipario del tuo amato coro “Le due valli” costruito ed aggregato per la tua passione alla musica. Perchè il nome “Le due valli” lo avevi scelto in quanto nel coro avevi aggregato coristi di qua e di là dal monte (Castello) di Carpineti. Eravamo nell’anno 1997 e hai portato avanti questa tua passione per 16 anni, fino al giugno 2013, quando il camin della tua vita non ti dava più la forza di continuare. Anni belli trascorsi assieme ai tuoi coristi di Saccaggio e Pontone: Valentino, Claudio, Agostino di Poiago, Pepo, Medardo, Biancangela del Cigarello, Doriana, Angela. Di Felina Bruno Zanni, Bertei, Galliano di Marola, Renata, Erna, Carla, Paola e Mirella dalla quale spesso facevamo tappa nel suo bar. Bei tempi, le prove settimanali nella tua bella canonica restaurata di San Biagio (e pensare che prima del tuo arrivo era abbandonata ) dove nel salone primeggiava il tuo piano. Erano serate d’insegnamento anche per chi era all’oscuro della conoscenza della musica, però a fine lezione tutte le volte tu riconoscevi il nostro impegno e ci ripagavi con un rinfresco o un invito al bar della Svolta. Da Lassù potrai continuare con la tua passione della musica incontrando i tuoi coristi Pepo e Bruno Zanni e noi ti seguiremo dalla terra che hai lasciato. Ricordo i primi momenti che ci siamo conosiuti tu eri nella bella casa canonica della chiesa dell’Ardaceda Marola, io ti raccontavo la mia passione sportiva per il calcio a Marola, tu mi ascoltavi e mi portavi verso le tue passioni: musica e filosofia. Ricordo anche i tuoi particolari scherzosi quando ero amministratore del comune di Carpineti e ti invitavo a predisporre la domanda per incamerare gli oneri di urbanizzazione che annualmente competevano alle parrocchie di Carpineti di cui tu eri il delegato e mi rispondevi in modo burlesco (“Che domanda vuoi che faccia, siete dissestati, senza soldi, perdo solo del tempo!” anni 90-94) evidenziando però la serietà del comune che rappresentavo; tu, ben soddisfatto predisponevi il tutto. La musica classica si ascolta. La musica popolare si canta. La musica etnica si respira perchè è musica dell’anima. Grazie, Don, per aver appreso da te come da altri parroci queste parole: “Se avessimo maggiore coscienza della brevità della vita e del suo senso saremmo tutti migliori”. Ciao, Don.

    (Tiziano Bertacchi)

    • Firma - BertacchiTiziano