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“Reperire risorse per la strada statale 63!”

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I consiglieri regionali reggiani Fabio Filippi (Forza Italia, primo firmatario), Liana Barbati (Italia dei valori), Marco Barbieri, Roberta Mori, Rita Moriconi e Giuseppe Pagani (Partito democratico) e Matteo Riva (gruppo misto) hanno presentato una risoluzione alla presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che impegna la giunta di viale Aldo Moro ad intervenire, direttamente e presso il governo nazionale e l’Anas, al fine di reperire le risorse necessarie alla messa in sicurezza della strada statale 63 del valico del Cerreto. Interventi per lavori di primaria urgenza: sistemazione dei tratti stradali con cedimenti, rifacimento dei sottofondi e asfalti degenerati e usurati, ripristino delle barriere di protezione e della segnaletica e manutenzione dei canali di scolo.

Copia della risoluzione è stata inviata al sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio e all’on. Massimo Palmizio di Forza Italia.

La strada statale 63 del valico del Cerreto è un’importante arteria di collegamento, tra Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, frequentata giornalmente da oltre 9.000 veicoli. Rappresenta un utile volano allo sviluppo economico del territorio reggiano e in generale regionale.

Nel settembre 2013 sono iniziati i lavori di rettifica del tratto tra Marola e Felina, in queste settimane sono stati installati i cantieri per la realizzazione della variante del Bocco, in comune di Casina, che prevede un tratto in trincea di circa 500 metri e due gallerie della lunghezza complessiva di circa 1.000 metri, separate da un viadotto di 76 metri.

Dopo la realizzazione di tale opera si potrà partire con l’iter del tratto, più complesso e oneroso, della Bocco-Bettola. Con l’impegno di Delrio sarebbe auspicabile a breve avviare l’iter della progettazione.

“Registro con soddisfazione – dichiara il consigliere Filippi – la presa di posizione bipartisan a difesa e tutela di un tratto viario fondamentale per la nostra provincia. Occorre l’impegno da parte della Regione Emilia-Romagna per l’asse viario statale 63, lo stato di manutenzione risulta inadeguato, tale da compromettere la percorribilità in sicurezza. Numerose sono le segnalazioni di interruzioni della viabilità dovute a smottamenti”.

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Il testo della risoluzione

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

premesso

che la strada statale 63 del valico del Cerreto è un’importante arteria di collegamento, attraversa interamente la provincia di Reggio Emilia, tra Lombardia, Emilia Romagna e Toscana: ha inizio nel comune di Aulla, da una diramazione della strada statale 62 della Cisa, si indirizza verso l’Appennino tosco-emiliano toccando Fivizzano, Sassalbo, valica il passo del Cerreto, dove la strada entra in Emilia-Romagna, attraversa Collagna, Busana, Castelnovo ne’ Monti, Casina, Vezzano sul Crostolo, Quattro Castella, Reggio Emilia e Puianello e Rivalta, successivamente, diventando la sp 63R, collega Cadelbosco di Sopra, Santa Vittoria, arrivando a Gualtieri, sul fiume Po, prima del quale si immette nella Cispadana;

che la strada statale 63 rappresenta un utile volano allo sviluppo economico del territorio reggiano ed emiliano in generale, costituendo, fra l’altro, il principale collegamento della montagna alle moderne infrastrutture della mobilità come i caselli autostradali sull'autostrada A1 e la stazione ferroviaria dell’alta velocità;

che tale tratto stradale è frequentato giornalmente da 9.000 veicoli, in particolare si tratta degli spostamenti dei pendolari, di chi si avvale dei vari servizi presenti nel capoluogo, oltre che dai mezzi pesanti;

she il citato tratto stradale svolge un’importante funzione di accessibilità alle emergenze naturali, ambientali e turistiche quali, fra le altre, la Pietra di Bismantova e il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano;

rilevato

che in questi anni si sono costituiti diversi comitati di cittadini, in tutto il territorio reggiano, che chiedono la valorizzazione, la messa in sicurezza e l’ammodernamento della viabilità della strada statale 63;

che il sistema locale, e in particolare la provincia di Reggio Emilia e i comuni, hanno attuato forti sinergie assieme alla Regione Emilia-Romagna e il Compartimento Anas di Bologna, per sviluppare ed elaborare i progetti di ammodernamento di vari tratti della statale 63 e hanno posto notevole attenzione, impegno e la loro compartecipazione affinché venissero realizzati interventi di ammodernamento del citato asse viario, in quanto ritenuto strategico per l’accessibilità e la connessione dei territori sia in ambito provinciale sia verso le reti di trasporto di livello regionale e nazionale;

che nel settembre 2013 sono iniziati i lavori di rettifica del tratto tra Marola e Felina e l’installazione dei cantieri per la realizzazione della variante del Bocco, in comune di Casina, che prevede un tratto in trincea di circa 500 metri e due gallerie della lunghezza complessiva di circa mille metri, separate da un viadotto di 76 metri; il costo dell’opera ammonta a circa 50 milioni di euro, evidenti saranno i benefici sul tempo di percorrenza e sulla sicurezza stradale;

che la Provincia di Reggio Emilia ha in corso di realizzazione un tratto stradale in località Ponte Rosso che indurrà benefici di sicurezza e sgravio del traffico anche per la SS 63 nel tratto prima dell’innesto al centro abitato di Castelnovo ne’ Monti;

che, nonostante l’impegno e l’attenzione posta all’asse viario SS 63 quale principale accesso alla montagna reggiana, attraverso gli interventi sopra detti, lo stato di manutenzione della stessa SS 63 risulta inadeguato e con notevole degrado tale da compromettere la percorribilità in sicurezza;

che numerose, annualmente, sono le segnalazioni sia per le interruzioni della viabilità dovute a smottamenti sia per l’inadeguatezza del manto stradale, usurato e frequentemente degradato e con avvallamenti e intasamenti dei canali di scolo delle acque che necessitano pulizia per evitare allagamenti e depositi di materiale sulla strada e anche erosioni del manto stradale;

che numerose sono altresì le segnalazioni relative alla scarsità di barriere di protezione e di segnaletica orizzontale e verticale e, infine, in alcuni tratti, la configurazione delle curve rende complicato, in particolare ai mezzi pesanti, il doppio senso di marcia;

che Anas lamenta carenze di fondi, necessari alla messa in sicurezza e anche all’ordinaria manutenzione della strada statale 63;

impegna la giunta

ad intervenire direttamente e presso il coverno nazionale e l’Anas affinché:

1) si reperiscano risorse economiche per effettuare nuovi interventi, anche per stralci, di rifunzionalizzazione al fine di procedere con l’ammodernamento della strada statale 63;

2) si reperiscano in tempi rapidi le risorse necessarie per i lavori di primaria urgenza e per la messa in sicurezza della SS 63 del Valico del Cerreto, sia attraverso la sistemazione dei tratti stradali con cedimenti e il rifacimento dei sottofondi e asfalti degenerati e usurati, sia con il ripristino delle barriere di protezione e della segnaletica, oltre alla manutenzione dei canali di scolo e agli interventi di ripristino conseguenti a frane.

(Fabio Filippi, Liana Barbati, Marco Barbieri, Roberta Mori, Rita Moriconi, Giuseppe Pagani, Matteo Riva)

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Lettera di Fabio Filippi a Graziano Delrio

Con la presente sono a trasmetterle copia della risoluzione protocollata in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in data 25/2/2014, a firma del sottoscritto (primo firmatario) e di tutti i colleghi reggiani: Marco Barbieri, Roberta Mori, Rita Moriconi e Giuseppe Pagani del Partito democratico, Liana Barbati dell’Idv e Matteo Riva, gruppo misto. Attraverso questo atto ispettivo bipartisan chiediamo l’impegno della giunta regionale ad intervenire, direttamente e presso il governo nazionale e l’Anas, al fine di reperire le risorse necessarie alla messa in sicurezza della strada statale 63 del Valico del Cerreto. Interventi per lavori di primaria urgenza: sistemazione dei tratti stradali con cedimenti, rifacimento dei sottofondi e asfalti degenerati e usurati, causa di smottamenti e conseguenti interruzioni della viabilità, ripristino delle barriere di protezione e della segnaletica e manutenzione dei canali di scolo. La frana di Collagna è anche attualmente causa di notevoli disagi, gli smottamenti in località Pieve San Paolo di Fiviazzano hanno costretto l’amministrazione comunale a chiudere la strada in entrambi i sensi di marcia. La stazione sciistica del Cerreto e gli albergatori del crinale lamentano mancati introiti. Copia della risoluzione è stata inviata all’on. Massimo Palmizio, di Forza Italia, che si premurerà di riproporre il problema in Parlamento. Per tutelare questa importante arteria di collegamento, tra Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, volano per lo sviluppo economico del territorio reggiano e in generale regionale, è necessario prevedere un piano organico da attuare nei prossimi anni. Sarebbe fondamentale partire, in tempi rapidi, con l’iter e la progettazione e del tratto, Bocco-Bettola nei comuni di Casina e Vezzano sul Crostolo, un ulteriore passo per avvicinare la montagna alla città. Mi appello pertanto a lei, in quanto esponente di primo piano del governo nazionale, affinché venga dato seguito alle richieste in oggetto. La comunità reggiana confida in lei. Ringrazio per la cortese attenzione.