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Fuma una “canna” e sviene in classe

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Spinello

Ancora emergenza droghe in Appennino. L'ultimo episodio riguarda una studentessa castelnovese di soli 16 anni,  svenuta in classe dopo avere fumato una “canna” il giorno... di San Valentino. Rientrata a casa è stata accompagnata dai genitori all'ospedale per i postumi del malore e da qui sarebbe emersa la triste verità.

Un episodio che conferma la diffusione degli stupefacenti nelle scuole, al punto che alcuni studenti sarebbero avvezzi a entrare in aula solo dopo averne fatto uso. Gli inquirenti, per altro, sarebbero risaliti a due minorenni (uno residente nella Bassa) e un 18enne, responsabili della cessione della droga dinnanzi agli istituti dove avverrebbe lo spaccio.  Un fenomeno che potrebbe riguardare diversi plessi del comprensorio.

Dai Carabinieri, intanto, venivano denunciati per spaccio di droga il maggiorenne alla Procura di Reggio e i due minorenni a quella dei Minori di Bologna. Uno dei due minorenni denunciati, è anche accusato di lesioni, come conseguenza di reato. Sarebbe stato lui a cedere alla ragazza la “canna” poi responsabile del malore.

Agli spacciatori si è giunti grazie alle indagini dei carabinieri di Castelnovo che dapprima hanno individuato il gruppo di cinque o sei ragazze frequentato dalla giovane colpita da malore da ottobre e nel quale almeno altre due amiche sono di Castelnovo Monti. Un gruppetto dedito a fumare spinelli subito prima dell’ingresso a scuola, almeno un paio di volte alla settimana. Il tutto anche col sostegno di  alcuni amici maschi, poi identificati nei tre denunciati, che a volte offrivano la droga, altre si facevano pagare. Ad opera dei militi anche perquisizioni nelle loro abitazioni: qui il rinvenimento dello stupefacente.  La notizia, in queste ore, è rilanciata dai principali media italiani.

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