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Il 12 marzo presentazione di una grande mostra archeologica su Bismantova

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Per l’importanza archeologica e storica, per il legame con un luogo straordinario, la Pietra di Bismantova, sia dal punto di vista ambientale che da quello dei ritrovamenti che fin dal 1875 si sono susseguiti nei decenni, quello che verrà presentata il prossimo 12 marzo, alle ore 20.30, nella sala consiliare di Castelnovo ne’ Monti, sarà un evento culturale ed espositivo destinato a rimanere nella storia del paese ed anche del Parco nazionale, di cui la Pietra è da alcuni anni il simbolo più riconosciuto. Dal prossimo mese di aprile, per sei mesi, negli spazi espositivi di Palazzo Ducale, sarà ospitata la maggior parte dei reperti abitualmente custoditi ai Musei Civici di Reggio Emilia,

Ossuario decorato rinvenuto a Bismantova
Ossuario decorato rinvenuto a Bismantova

rinvenuti nel corso degli anni a Campo Pianelli, necropoli alle pendici di Bismantova, utilizzata fin dall’età del rame, e poi più intensamente nell’età del bronzo. La mostra, dal titolo “Antichissima Bismantova”, vede una importante collaborazione, che ha richiesto mesi di pianificazione e lavoro organizzativo, tra l’Amministrazione di Castelnovo ed in particolare l’assessorato alla cultura, i Civici Musei e nello specifico l’archeologo Iames Tirabassi, che su Bismantova ha condotto numerose campagne di scavi e sarà il curatore della mostra, la Sovrintendenza ai Beni archeologici dell’Emilia-Romagna, ed il Parco nazionale, nel cui perimetro la Pietra è compresa ufficialmente a pieno titolo dal 2010, rappresentandone uno dei punti di maggiore rilievo. E la Pietra, proprio per le sue caratteristiche geologiche, ma anche archeologiche, è un unicum conosciuto in tutta Italia: la mostra in fase di allestimento sarà una occasione unica per vedere una serie di reperti straordinari nell’ambiente in cui furono ritrovati, e quindi del quale sono manufatti originari. I primi scavi a Bismantova furono condotti da Gaetano Chierici a partire dal 1875. Da allora a Campo Pianelli sono state rinvenute decine di sepolture, principalmente in ossuari costituiti da grandi vasi biconici con relativi corredi. Una serie di pezzi ceramici di grande importanza, corredati da moltissimi manufatti in bronzo, ma anche in osso, ed altre suppellettili di valore archeologico molto elevato, che poi sono andate a costituire la base di una delle principali sezioni dei Musei civici di Reggio. Ora per la prima volta questa imponente collezione ritorna in modo pressoché completo in Appennino, all’ombra della Pietra, che conferma la propria storia di cuore del territorio, al centro della storia locale, a partire dalla protostoria, per poi vedere il passaggio di Liguri, Bizantini, fino ad arrivare al Parco. Un evento che era atteso e auspicato da tempo: ne sono testimonianza le tante proposte di collaborazioni ed iniziative collegate alla mostra già pervenute da associazioni e realtà culturali locali. Se ne comincerà dunque a parlare concretamente, anche per ricevere suggerimenti e consigli dai cittadini, mercoledì 12 marzo, alle 20.30 nella sala consiliare “G. Battistessa”, in Municipio.

 

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  1. Finalmente una notizia che da anni volevo sentire. Per varie ragioni non é stato realizzato un museo a Castelnovo ne’ Monti dedicato esclusivamente ai numerosissimi e preziosi reperti di Campo Pianelli, di Bismantova ed altri, non ultima la cronica mancanza di fondi lamentata dalle varie autorità. Ottima, quindi, questa iniziativa promossa da varie istituzioni con in testa il Parco nazionale e curata dal benemerito e “custode” morale l’archeologo James Tirabassi, unitamente alla Soprintendenza dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna, i Musei Civici di Reggio Emilia e l’Assessorato alla cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti. Bene i sei mesi di esposizione, tempo strettamente necessario per dare a quanti, spero numerosissimi, vorranno approfittare di questo straordinario evento. Mi rimane, immutata, la grande speranza che un giorno questa che oggi è una mostra temporanea possa essere prodromica al primo museo archeologico in Castelnovo ne’ Monti. Grazie.

    (Sergio Tagliati)

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