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“Noi siamo testimoni dei diritti”

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3 D Venturi di Viano in Senato (3)

Dal consiglio comunale di classe al Senato. In tutto senza elezioni, ma con un buon progetto. Ecco che, oggi, alle ore 13 in tv c’è chi ha scorso, tra i banchi del senato, il viso dei piccoli studenti montanari. In particolare, la classe 3° D dell’Istituto comprensivo “GB Toschi” di Viano che ha aderito ad un concorso nazionale bandito dal Senato della Repubblica dal titolo “Testimoni dei diritti”, in particolare relativo all’art.26 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo dell’ONU del 1948. 3 D Venturi di Viano in Senato (2)

Il progetto, curato dalla professoressa Valentina Noto, intitolato “La scuola è un mondo, il nostro mondo” che, di fatto, è stato selezionato fra i cinque migliori elaborati a livello nazionale. Stamane, a Roma, la classe terza è così salita tra i banchi di Palazzo Madama, a Roma, dove alle 13 - con tanto di diretta televisiva – è stata premiata nel corso della cerimonia ufficiale. 3 D Venturi di Viano in Senato (4)

Già il mese scorso una delegazione del Senato è venuta in visita presso la scuola vianese per visionare in dettaglio gli elaborati. Tra loro, la senatrice Silvana Amati con i suoi collaboratori. Ad accoglierla il sindaco di Viano Giorgio Bedeschi e in rappresentanza della scuola la responsabile di sede, la baisana professoressa Simona Frigieri, in queste ore anch’essa a Roma. Alla delegazione in quella occasione è stato presentato il lavoro relativo al diritto allo studio con un approfondimento da parte del Ccrr (consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze curato dalla Frigieri) sulla storia dell’obbligo scolastico nella legislazione italiana dall’unità d’Italia ai giorni nostri.

 

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LA RELAZIONE DEGLI STUDENTI

Articolo 26 3 D Venturi di Viano in Senato (1)

Partendo dalla considerazione che il Diritto allo studio è un bene acquisito con fatica nel corso dei secoli, ci siamo proposti di confrontare lati positivi e negativi della realtà attuale, formulando in particolare idee concrete su cosa fosse possibile potenziare all'interno del nostro territorio e ipotizzando migliorie a livello della legislazione nazionale. Ci si è proposto di puntare l’attenzione degli studenti sulle motivazioni relative all'abbandono scolastico e sulle possibili discriminazioni all'interno del territorio locale, nazionale, europeo, internazionale.

La realizzazione di questo percorso è stata possibile potenziando il sentimento di autocoscienza di sé per una consapevole scelta delle scuole superiori, attraverso l'esperienza e il confronto diretto con autorità e compagni più grandi e più piccoli.

Questo progetto ha messo in atto sia nozioni teoriche che abilità pratiche, avvalendosi sia dei nuovi media che delle più tradizionali strumentazioni di didattica quotidiana, ma non sarebbe mai stato possibile senza l'entusiasmo e la buona volontà di tutta la classe.

Ci si è serviti di tre tematiche di supporto lavorativo: Continuità, Intercultura e Orientamento, che hanno permesso di mettere in gioco tutte le risorse della scuola e di ampliare la valenza educativa del percorso.

Il diritto all'istruzione è infatti fondamentale e va tutelato in un progetto in cui gli ordini scolastici lavorino in sinergia uno con l'altro, uscendo dalle aule per potenziare la didattica dei curriculi verticali. Il sapere deve essere condiviso, ragion per cui gli alunni della classe si sono proposti di aiutare i compagni più piccoli ad affrontare la nuova realtà, avvalendosi dell'esperienza testimoniata dai più grandi.

Intercultura significa accettazione, inclusione, accrescimento attraverso le differenze, aiuto reciproco e, a volte, diventare consapevoli di quanto sia difficile ottenere il diritto a frequentare anche le classi di base per quei ragazzi che vivono in condizioni disagiate.

Quella dell'orientamento è una problematica assai sentita dai ragazzi di terza che hanno aderito a questo percorso e da parte loro è stato richiesto, oltre ad una serie di incontri con esperti, il confronto diretto con studenti delle varie scuole superiori per essere informati direttamente da loro dei lati negativi e positivi delle loro realtà. Proprio a quest'ultima tematica si è dato particolare rilievo, approfondendo il pericolo della dispersione scolastica.

Si è cercato quindi, attraverso leggi, documenti, testi scolastici, canzoni, articoli di giornale, scambi verbali e multimediali con coetanei, di rendere sempre più consapevoli gli alunni di come il diritto testimoniato dall'art. 26 possa essere un privilegio non scontato e trascurabile, e di come sia importante esserne testimoni con un impegno quotidiano sempre maggiore. Da parte di tutta la classe è emerso come l'utilizzo della tecnologia aiuti il discente ad aumentare l'attenzione allo studio e quindi a migliorarne il rendimento. Mettere in pratica ciò che si studia è stato uno degli obbiettivi che si è voluto perseguire maggiormente.

Due momenti in particolare in cui tutto ciò è avvenuto sono stati la visita di istruzione svoltasi a Roma all'inizio di Marzo, in cui i ragazzi sono riusciti ad appassionarsi, visitandoli, ai luoghi in cui si svolge la politica italiana e la visita dell'ex Ministro Kyenge e della Senatrice Amati, durante i quali gli alunni hanno avuto la possibilità di rivolgersi direttamente alle Istituzioni come parte attiva della società e l'onore di ospitarle nella loro realtà locale.

 

4 COMMENTS

  1. Ottima iniziativa, lodevole, giovani, nostro futuro e investimento… Ogni parola che imparate oggi… sarà un’ingiustizia in meno domani. Detto questo, scuola, dov’è? Bella la marcia su Roma, gita, televisione, Parlamento, ma poi? Preparazione, formazione, armi e talenti per affrontare la vita, quella vera, quella dei grandi? Il mondo del lavoro? Ok tecnologia, ma, a parere mio, tutta e troppa di questa tecnologia farà sì che il nostro traballante sistema sociale imploderà. Mi aspetto una scuola portata avanti non da burocrati, mestieranti, ma da persone che mettano cuore, anima e passione in ciò che fanno. Una scuola che tiri fuori i talenti dei singoli, che li sappia valorizzare, che, capitemi bene, non vuol dire infognare tutti in lauree brevi, totalmente inutili e prive di sbocchi lavorativi, ma una scuola che dica a mio figlio, ok, tu puoi ambire a fare lo scienziato, ma nello stesso tempo e che con pari valenza e dignità dica a mio figlio e lo indirizzi verso un buon falegname, un ottimo meccanico, una bottega. Cultura di base, indispensabile, territorio, interscambi, tradizioni, rimettiamo tutto nel baule di questi ragazzi e soprattutto insegniamogli che nulla arriva dal nulla, che nulla ci è dovuto o regalato, impegno, sudore, collaborazione e aiuto sono alla base del loro vivere, qualsiasi sia il luogo o l’attività. Ancora complimenti per il tutto che serva di spinta, energia e monito per il prosieguo. Buon lavoro.

    (Luca)

    • Firma - luca
  2. Ho visto la diretta da Palazzo Madama e quando la senatrice Valeria Fedeli (vicepresidente) ha nominato la scuola di Viano in Provincia di Reggio Emilia sono stata maggiormente coinvolta. Essere “Testimoni dei Diritti” e sedersi in quegli scranni, perché questo è il loro nome, come ha specificato la senatrice, spero che sia stato per voi stimolo nel portare avanti un impegno così importante. Posso confessarvi che vedere i visi di tanti giovani in quel luogo così importante mi ha fatto immenso piacere. Sarebbe bello rimanesse in voi, da adulti, la semplicità, la spontaneità che ho visto nei vostri visi e, soprattutto, le motivazione che vi portato ad essere premiati. Voi siete il futuro e chissà che qualcuno di voi non vi arrivi davvero a lavorare in Parlamento come Testimone dei Diritti di ogni uomo!
    Complimenti a voi ed ai docenti che vi hanno preparato e la fortuna vi accompagni nelle scelte di studio che farete in futuro. Solo lo cultura è grande ricchezza, che permette di emergere poi in qualsiasi lavoro. Anche se si lavora la “Terra” che è il bene più grande che abbiamo e che dobbiamo proteggere.

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  3. Cari ragazzi, siete sempre stati unici in tutti i sensi… Una gran bella classe, belle teste… teste che ragionano, teste che chiedono al mondo risposte concrete e alla scuola esperienze uniche… Sono stata con voi solo un anno ma è stato un bellissimo anno perché voi eravate meravigliosi… Continuate così… Sarete sempre nel mio cuore.
    Un abbraccio.

    (La vostra maestra Federica)

    • Firma - lavostramaestraFederica