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Quel dépliant forse inopportuno

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Un dépliant forse inopportuno in una classe di minorenni. E' quello distribuito, al termine di un incontro nelle scuole, dall’Arcigay in una seconda dell’Istituto superiore Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia). Purtroppo quanto riportato nel volantino medesimo è alquanto esplicito (con tanto di disegno) e, anche, con un linguaggio volgare, pur citando le malattie sessualmente trasmissibili con chiarezza. Il tutto è accaduto senza che preside o insegnanti potessero immaginare quanto sarebbe successo. Tra lamentele di qualche genitori e un consiglio d'istituto convocato sul tema - anche se già in passato gli attivisti gay erano stati ospiti della scuola senza problematiche di sorta - ne dà notizia il giornalista reggiano Andrea Zambrano su "La Nuova Bussola Quotidiana" e su "Prima Pagina".

* * *

Aggiornamento 19 aprile ore 15,45

Ufficialmente all'Istituto superiore "Cattaneo" di Castelnovo ne’ Monti si dovevano sensibilizzare gli studenti sul tema dell'omofobia, poi però la lezione organizzata il 5 aprile con Arcigay Reggio Emilia si è trasformata in uno squallido corso di educazione al sesso fra gay, di propaganda all'ideologia gender e del matrimonio omosessuale. La vicenda finisce nelle cronache nazionale, tanto che ieri "Libero" vi ha dedicato un'intera pagina. Al Cattaneo è stato inoltre distribuito un pieghevole sul metodo migliore per gli omosessuali di fare sesso senza rischi, “in cui si presentano certe forme di sessualità come già acquisite per ragazzi di 15 anni”, fra queste esplicite lezioni di sesso anale. Ma c'è un'altra “pillola di saggezza” nel pieghevole: il suggerimento di dire al medico di essere gay per ottenere gratis il vaccino contro l'epatite B. Un fatto gravissimo avvenuto in una scuola pubblica, dove affidiamo tutti i giorni i propri figli per ricevere un'adeguata formazione scolastica e non certo per imparare a diventare omosessuali con tutti gli sconti del caso previsti dalla sanità pubblica se qualcuno dichiara di essere gay. L'ennesima picconata che viene data alla famiglia costituzionalmente riconosciuta, formata da un padre e da una madre. L'ennesima volgarità di una certa politica di sinistra che fa comunella con l'ideologia gender che vuole insinuarsi nella scuola pubblica per distruggere gli affetti fra uomo e donna, cercando di istruire giovani in un'età particolarmente delicata che la normalità è l'accoppiamento e il sesso fra gay. Un fatto gravissimo che non può essere lasciato nell'indifferenza di tutti. Per questo motivo sto predisponendo in Regione un atto di richiesta ispettiva  sulla vicenda.

(Fabio Filippi)

 

25 COMMENTS

  1. Bigotteria a tutto spiano: qualcuno mi descriva una fellatio senza espulsione di liquido seminale, con parole comprensibili ,del resto basta dare una scorsa al sito: siamo piu’o meno dalle parti di Giovanardi…..

    (luigi bizzarri)

    • Firma - luigi bizzarri
  2. Maru e quali sarebbero i “diritti degli altri”??

    Fortuna che c’è Arcigay che fa sensibilizzazione sulle MTS (e non solo)! In 13 anni di scuole nessun prof mi ha mai parlato di HIV/AIDS (vorrei sapere se conosce la differenza senza cercare su Google) e prevenzione; giusto fyi il numero di contagi tra gli under 25 sta salendo vertiginosamente (montagna inclusa…)
    Se quei volantini li avesse distribuiti l’ASL nessuno avrebbe detto niente!
    E, se vogliamo ragionare in questo modo, allora togliamo anche il capitolo dell’apparato riproduttore dai libri di scienza, poichè credo che le immagini siano simili!

    Smettiamola con questo pseudo bigottismo che nasconde solamente ipocrisia! E’ giusto che i ragazzi entrino a contatto con realtà e persone che (fortunatamente) ormai solo la minoranza (tra cui lei mi pare di capire….) considera errati!

    …chiudo dicendo, in tutta franchezza, secondo Lei quegli studenti sono rimasti scandalizzati da quei volantini…? Provi ad andare a controllare la Cronologia sui loro computer e mi dia una risposta!

    (E.)

    • Firma - E.
    • MAMMA MIA. Spero davvero che questo commento sia una provocazione e non esponga seriamente un pensiero “pensato”. Vi basti solo sapere che alle MEDIE dovrebbe esserci un corso di educazione sessuale, che evidentemente qui in montagna è quasi ignorato, che avrebbe il compito di introdurre i ragazzini a quella parte di vita comune che è il sesso, con tanto di spiegazioni di malattie sessualmente trasmissibili, pornografia e quant’altro.
      Non siamo più nei primi del 900, non si arriva vergini al matrimonio e credo che il compito di una comunità come la scuola sia quello di fornire gli strumenti necessari per comprendere a pieno quel processo che è il sesso, al fine di evitare gravidanze ed “errori” imprevisti, ma soprattutto la trasmissione di malattie che possono influenzarti per tutta la vita. L’uso del preservativo è una cosa da promuovere, non da limitare. In seconda superiore i/le ragazzi/e hanno dai 15 ai 16 anni, pensate davvero che non sappiano nulla del sesso?
      Se sì, credo dobbiate parlare di più ed osservare in maniera più attenta i vostri figli o nipoti.
      Questi discorsi da persone ignoranti NEL VERO SENSO DEL TERMINE (leggetevi un vocabolario se la prendete come un’offesa grave), lasciateli nelle vostre menti, non influenzate le nuove generazioni, che già si portano appresso in maniera evidente gli errori del passato di una, forse due, generazioni di persone xenofobe e non adatte a vivere nel presente.

      Siamo nel 2014. Sveglia un’attimo eh, “padri pellegrini di Castelnovo”.

      (Dallari Luca)

      • Firma - Dallari Luca
  3. Scusate ma siamo tornati nel medioevo?
    Vista la precocità delle nuove generazioni mi sembra opportuno che i ragazzi vengano informati quanto prima dei rischi che si corrono nel praticare il sesso non protetto. Smettiamola con questo perbenismo esasperato, i ragazzi di oggi vengono bombardati con messaggi sessuali da qualsiasi mass media. Alcuni dei programmi piu seguiti dagli adoloscenti (uomini e donne, grande fratello e altri) gravitano tutti attorno ad una cosa: riuscire a fare sesso con gli altri partecipanti al programma. Che messaggio recepiscono i ragazzi da porcherie come quelle?vedendo come si muovono gli adolescenti “moderni” credo che sia parecchio importante sensibilizzarli su certe questioni che forse potrebbero salvargli la pelle… Qui mi sembra di capire che la cosa che sconcerti di più sia che sia stata un’associazione del mondo gay a fare questo tipo di sensibilizzazione. Se poi quello che vi sconcerta è che il vostro” cucciolo” a 14 anni abbia visto un disegno un po’ esplicito allora sarebbe meglio che gli proibiste l’uso di tutti quegli apparecchietti tecnologici su cui sicuramente guardano solo i cartoni della pimpa e l’albero azzurro…

    @ Maru: Scusi ma che diritti ledono le richieste dei gay di avere pari diritti degli eterosessuai? In tutta franchezza mi sembra che chi “se ne frega” dei diritti degli altri sia lei. Le auguro vivamente di avere un figlio/a omosessuale! Forse allora si renderà conto delle discriminazioni quotidiane che un gay è costretto a subire solo per avere dei gusti sessuali diversi dai suoi…

    (L R)

    • Firma - L R
  4. Credo vadano distinti alcuni concetti qui mescolati. E’ sacrosanto e doveroso fare informazione da parte dei cresciuti a chi non lo è ancora del tutto: chiara, diretta e onesta. Comprensibile. E che arrivi agli adolescenti con un linguaggio a loro conosciuto. Altra cosa è la volgarità, trasversalmente fastidiosa e inopportuna. Ogni eccesso rischia di non arrivare all’obiettivo. Ogni estremo equivale al suo opposto. Una scuola che apre le porte all’informazione ha la mia stima. Occorre però concertarsi su “chi cosa come” e rispettare un’idea di scuola e un linguaggio comune. Dentro alla scuola non ci si pone come al bar. L’intelligenza è anche saper adeguare il proprio comportamento al contesto. A volte si procede pensando ingenuamente che se sei un pesce tutti sono pesci e sappiano nuotare in mare. La comunicazione chiara e il dialogo corretto tra le parti deve restare una costante nel processo educativo, per evitare questi tristi malintesi. Servirà a tutti per fare ulteriori riflessioni?

    (Ameya Canovi)

  5. @L.R. io spero che “Maru” non abbia un figlio omosessuale, già ne dovrebbe passare tante ogni giorno con la società in cui vivrebbe, almeno una famiglia che abbia un cervello e che lo utilizzi lasciamogliela… @Ameya: anch’io faccio parte di un gruppo scuola, ho presente i materiali che si distribuiscono e le parole con le quali si affrontano i discorsi (e non solo sulle MTS); si fidi che non c’è niente di volgare e tutto è studiato in anticipo proprio per evitare che genitori bigotti li usino come arma… Si fidi, in un confronto saremmo noi quelli a non saper nuotare in mare, non certo i ragazzi!

    (E.)

    • Firma - E.
  6. Cara Manu, mi sembra di capire che tutti o quasi abbiano stravolto il senso delle tue parole, infatti stiamo assistendo in Europa a fatti a dir poco sconcertanti. La libertà di ognuno finisce dove inizia quella dell’altro, in tutti i sensi però; far passare per omofobo (leggasi anche bigotto) una persona che non la pensa come te è arroganza violenza e lede il diritto di opinione. L’unica certezza è il diritto di ogni essere umano al rispetto, alquanto latitante in questo nostro mondo. Buona Pasqua a tutti.

    (Emanuela)

    • Firma - Emanuela
  7. Non ho purtroppo visto il volantino e quindi non posso valutare se il linguaggio fosse “inadatto” agli studenti interessati. Quello che mi amareggia è che mi sembra noi adulti non vogliamo vedere a quanti rischi i nostri figli-studenti sono esposti e ci fermiamo agli aspetti esteriori del problema. Forse è necessario trovare un linguaggio che soddisfi entrambe le parti: ma perchè dovrebbero esserci parti diverse? Non siamo tutti sulla stessa barca quando si tratta di figli? Purtroppo in questi anni a scuola ho poi visto tante lacrime versate quando ormai era tardi per rimediare.

    (Ornella Gigli)

    • Firma - OrnellaGigli
  8. Sono una docente del Cattaneo, me ne vanto, e sono furibonda! Tante delle cose riportate sono inesatte, ma quello che mi disturba è la strumentalizzazione che se ne sta facendo: perchè il signor Filippi non viene a vedere come e quanto lavoriamo prima di attaccarci in questo modo?

    (Ornella Gigli)

    • Firma - OrnellaGigli
  9. Filippi non e’ al corrente che nella lista di F.I. insieme a lei ci sta un tale che di nome fa Cecchi Paone che girava per scuole a fare prevenzione come l’Arci Gay ? Non faccia il talebano con la scuola…. troppo facile. Corra a togliere il suo nome dalla lista di FI . Lo farà ? Non credo. Il miraggio di 20.000 euro al mese val bene un gay conclamato e sostenitore di campagne omoerotiche, compagno di lista.

    (ellebi)

    • Firma - ellebi
  10. In tutti questi commenti nessuno riflette sulle reali funzioni della scuola e sui suoi obiettivi primari. Mi spiego meglio: la principale agenzia educativa è la famiglia ed è essa che deve fornire le basi per l educazione affettiva/sessuale /sentimentale NON la scuola. La scuola deve tornare ad essere luogo per lo studio delle materie non per varie propagande a sfondo sociale. I gay hanno i loro diritti ma devono scegliere altre sedi per renderli palesi.

    (elisa)

    • Firma - elisa
  11. Se avessi un figlio a scuola non vorrei l'”Arcigay” di turno (perchè non altre associazioni? ha forse l’esclusiva per trattare di omofobia?) che me lo “educa”, nè durante gli orari di lezione nè nel monteore. Poi, come al solito, ufficialmente la dirigenza non è al corrente di quel che avviene nelle aule della sua scuola e regolarmente la situazione “sfugge di mano”. Domanda inutile: si sarebbe convocato il consiglio d’istituto senza che del fatto si fosse riferito sulla stampa?

    (Fabim)

    • Firma - Fabim
  12. Mamma mia che paura signor Filippi la sua inchiesta ispettiva! Al lupo al lupo! Al Cattaneo si fa scuola di gaytudine! Come se l’omosessualità si potesse insegnare, e come se i gay lo facessero apposta a scegliere un’identità di genere. Io se fossi la preside sarei contenta del suo intervento, ogni volta che lei parla la parte sua avversaria porta a casa un punto. Continui.

    (Basita)

  13. Buongiorno, ho letto la notizia, visto l’opuscolo, visto i commenti. Ho riflettuto a lungo ma ho deciso di dare anch’io la mia testimonianza.

    Io sono iscritto a diverse associazioni a tutela di persone omosessuali e lotto per il rispetto di ogni orientamento affettivo e sessuale. Mi sono chiesto perché amici dell’Arcigay hanno sprecato in questo modo, così banale, l’opportunità di nuovi incontri nella scuola dov’erano stati accolti e dove potevano, invece, stare alle regole facendo bene il loro compito. Io ero atteso e ansioso di poter dire in quel luogo sacro che è la scuola, ma non sarò più accolto. Il mio è il primo diritto leso e della mia battaglia.

    Io sono cattolico, e in queste occasioni mi chiedo perché su questi temi non sappiamo anticipare e affrontare per primi il dialogo e il confronto. Perché non abbiamo il coraggio di testimoniare fino in fondo ciò che crediamo semplicemente giusto e non per Dio ma per l’uomo e la donna, e non solo e sempre perché provocati, ma per primi. Penso che le buone ragioni per l’uomo, anche su questi temi, siano quelle che dovremmo pacatamente testimoniare in nome della fede in Dio. Invece, anche noi, ideologici e scontati e ancora un po’ crociati. Deboli non dell’arroganza degli altri ma della nostra debolezza. Insorgiamo, in difesa, ad ogni incursione d’altri su questi temi – e solo su questi – sui nostri figli, assente già prima una nostra parola di forza in loro che li renda capaci di ascolto e risposta.

    Io sono padre e madre di un adolescente, e di fronte a tutto ciò mi chiedo perché ho perso il coraggio di guardare i miei figli negli occhi per dire loro ciò che penso, fino in fondo, interessato ad accompagnarli e non a liberarmene. Forse non ho più un pensiero o forse non voglio assumerne la responsabilità. Sì, purtroppo devo confessarlo, disinteressarmene mi salva. Ci pensi la scuola e ci pensino gli altri, se ne sono capaci.

    Io sono il padre e la madre di un figlio e una figlia omosessuali. Queste notizie, questi opuscoli, questo linguaggio mi rattristano profondamente. Amo i miei figli e ne rispetto e amo la personalità. I loro sentimenti ne sono parte e sono parte di me. Sono rattristato quando vedo la loro sensibilità ridotta dagli opuscoli in libera e più rischiosa sessualità invece che in libera e più profonda umanità. Perché ridurre la sensibilità dei miei figli ad un’esigenza sessuale, tanto rischiosa poi da doverla difendere dalle malattie? Non capisco e mi dispero. Perché volgarizzarla così? Non sono loro i miei figli! Loro, con tutto se stessi, vengono prima, e valgono ben altro. Le immagini che ho visto e le parole che ho letto non liberano né mio figlio, né nessun altro. Lo umiliano.

    Io sono marito e sono moglie. Da non credere – lo so – che io possa guardare e abbracciare e condividere la più profonda e gioiosa intimità sessuale con lei/lui sapendo – ve lo giuro – che solo con lei/lui l’ho fatto, che quella conoscenza di lei/lui è esclusiva, solo mia, unica, per sempre. Non mi chiedo se è atto di fede o solo di rispetto. Non so fino in fondo se scelta o avventura. Non posso imporla e nemmeno forse sperarla per i miei figli, ma so che la vorrei anche per loro (anche nel 2000), perché è semplicemente bellissima e grandiosa. Più bella e più grandiosa di ogni altra esperienza. Perché mi da una sicurezza e una pienezza che niente al mondo potrebbe compensare e della quale mi pare, vi sia un gran bisogno. Lo so che v’è tanta triste rassegnazione al riguardo. Rassegnati a che il corpo che ora abbiamo fra le braccia è già stato usato o donato o conosciuto – magari nei modi descritti dall’opuscolo – da altri e da altre – magari tanti e tante -. E’ forse sbagliato o peggiore che io pensi possibile la mia esperienza anche per i miei figli? Perché ritenere impossibile ciò che sto provando e che chiunque, penso, riterrebbe grandioso e fantastico?

    Io sono ateo, non credo in nessun Dio. Ma credo all’umanità piena e alla sua esclusiva e sacra libertà. Alla personalità individuale che deve esprimere per essere se stessa e per lasciare traccia di sé, sopravvivendo alla sua caducità. Ho molti dubbi, ma penso che c’entri con il sogno, con la capacità e le scelte più difficili che uomo e donna possono fare, con il riconoscimento e la cura di una sacralità, anche verbale, di tutto ciò che l’uomo rappresenta, con l’unicità e la profondità dei suoi gesti, tanto più quelli di relazione e di unione con altri uomini e altre donne. Sono convinto che educare al sogno e alla grandezza, anche nella sfera sessuale, sia dovuto ai giovani per trovare senso al proprio cammino e consolazione alla vita, tanto più se biologia sola e caduca.

    Io sono io. E forse null’altro. Tutto dubito e tutto ascolto per trovarne ragione. Ma non ne trovo in questo confronto arido fra bigottismi arroganti di ogni credo, sterili e fuori tempo, perché mancanti di una parola che parli finalmente e di un dialogo che ascolti fra genitori e figli. Dimentichi i primi che tutto sì è possibile e va garantito nella libertà, ma solo se testimonianza ancora è resa di ciò che è più grande e può essere ancora colto. Se libertà significa eliminare ogni scala di valore, non riconoscere più ciò che può essere più grande e migliore, allora la libertà è ipocrita perché sfugge al suo fine, quello della felicità, sancendone invece la sconfitta definitiva. Che ai nostri giovani non manchi certo la conoscenza del possibile, ma di tutto ciò che è possibile, anche dei sogni più grandi vi sia ancora traccia…….

    (G.)

    • Firma - anomimo
  14. Dimenticavo, il volantino distribuito dall’Arcigay di Reggio Emilia è lo stesso distribuito in tutte le piazze italiane durante la giornata contro l’Hiv/Aids (sfido il sig. Filippi a sapere la data senza informarsi su Google…). Se lo firmi Arcigay puoi mettere sul volantino anche la ricetta della torta di mele e stai sicuro che un gruppo di genitori di lamenterà…

    (E.)

    • Firma - E.
  15. Trovo “adorabile” che un uomo politico con così tanti anni di esperienza sia ancora così ignorante su certi temi…
    Giusto a titolo informativo:
    1- nella stessa frase ha usato “educare all’omofobia” e dopo due parole ha iniziato a vomitare offese sul mondo omosessuale (coerenza…);
    2- nel momento in cui dei ragazzi chiedono come si svolge nella pratica un rapporto sessuale tra persone dello stesso sesso, sia per gli uomini che per le donne; rispondere non vuol dire fare “educazione al sesso fra gay” ma semplicemente insegnare loro qualcosa che generalmente non potrebbero sapere ed evitare che crescano con idee ignoranti ed arretrate come la sua (e non uso la S maiuscola perchè significherebbe avere un briciolo di stima nei suoi confronti)…
    3- essendo dell’Arcigay credo che sia ovvio che i volontari siano favorevoli al matrimonio egualitario per tutti, è per questo che è nata l’associazione e, a leggere le sue parole, sono convinto che ci sia un disperato bisogno! Anche qui, è giusto che i ragazzi sentano anche questa “campana” prima di scegliere se essere pro o contro… troppo facile sentire in televisione esponenti come Giovanardi (ovviamente suo collega…) che sparlano senza saperne niente dell’argomento e non lasciare diritto di replica…
    4- con tutto il rispetto che ho per Libero e i suoi lettori (diciamolo… non è poi così tanto), sarebbe stato strano se il quotidiano NON avesse dedicato un’intera pagina a quanto successo al Cattaneo data la sua ormai consolidata tradizione omofoba… sono sorpreso che altri quotidiani “di alta informazione” quali la Padania non abbiano avuto pari interesse…. ma forse le sarà solo sfuggito…
    5- “il metodo migliore PER GLI OMOSESSUALI di fare sesso senza rischi” le assicuro che è anche il metodo migliore PER GLI ETEROSESSUALI di fare sesso senza rischi… non è che le persone LGBT* abbiano un apparato riproduttivo diverso da tutti gli altri… glielo dico per sua cultura personale qualora non lo sapesse…
    6- le “esplicite lezioni di sesso anale” (anche questa pratica, le assicuro, non è un monopolio del mondo gay) credo che gli studenti le abbiano già apprese diversi anni prima navigando sulla rete, o semplicemente guardando gli alti contenuti educativi della televisione (leggasi Grande Fratello e affini…)
    7- tra il dire che “le persone omosessuali hanno accesso al vaccino gratuitamente” e “dire di essere gay per avere accesso al vaccino gratuitamente” c’è di mezzo un mare… sono sorpreso che certe sottigliezze non vengano colte da un uomo politico del suo livello…
    8- torna ancora una volta il solito cliché della “famiglia costituzionalmente riconosciuta”… mi dica e mi copi l’articolo della Costituzione dove apertamente si indicano “padre” e “madre” come unico esempio di soggetti idonei a costruire una famiglia… è da 40 anni che il mondo LGBT* lo sta aspettando ma ancora nessun politico è stato abbastanza illuminato da dirlo…
    (e giusto per informazione, in Italia ormai vivono più di 100.000 figli nati e cresciuti da famiglie con genitori dello stesso sesso… solo perchè non se ne parla non vuol dire che non esistano! L’associazione che le unisce si chiama “Famiglie Arcobaleno” e se non ricordo male una di essere è a Casalgrande o limitrofi).
    9- se deve tirare in mezzo pure la sinistra vuol dire che politicamente è davvero alla frutta (ah no dimenticavo… effettivamente i sondaggi lo dicono!).
    Come evidentemente non sa, l’omosessualità non è una scelta ma semplicemente un modo di amare diverso dalla maggioranza… lei un giorno ha deciso che le sarebbero piaciute le ragazze, o semplicemente è stato un “processo” naturale ed automatico iniziato prima dell’adolescenza e poi continuato per tutta la vita? Ecco, ancora una volta, i gay e le lesbiche non sono alieni… quello che ha passato lei, lo hanno passato anche loro (…con molte più difficoltà, quali l’accettazione personale e degli altri, grazie a soggetti come lei!)
    Non si prova a “convertire” nessuno… se però ogni discorso sul mondo LGBT* lo si fa passare come propaganda omosessuale allora tanto vale che diventassimo parte della Russia…
    10- Se perde il suo tempo a denunciare alle autorità della regione un incontro con l’Aricgay, mi scusi tanto, ma vuol dire che non ha veramente niente da fare in tutto il giorno… e credo un BUON politico dovrebbe avere l’agenda piena in questo periodo tra elezioni e crisi economica…
    Se invece questo è solo un modo per cercare di portare a casa un pugno di voti dalla frangia più “ottusa e chiusa” della montagna dato che i sondaggi non ve ne danno molti, bhe… quello è un altro paio di maniche!
    (*) LGBT: Lesbiche Gay Bisessuali Transessuali.

    (E.)

    • Firma - E.
  16. Come insegnante del Cattaneo sono molto offesa dal commento di g.r.: quando si dicono certe cose ci vorrebbe il coraggio di firmarsi. Inoltre il compito primo degli insegnanti non è quello di censurare ma di rendere gli studenti autonomi nel valutare criticamente tutti i messaggi con cui la società li bombarda.

    (Ornella Gigli)

    • Firma - OrnellaGigli