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Pagare con valuta “diversamente corrente”

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Sono diversi gli interventi che anche i Carabinieri reggiani fanno in vari esercizi commerciali di Reggio Emilia e provincia dove vengono rifilate banconote false e ciò a riprova di un fenomeno che sta sempre maggiormente prendendo piede, ciò forse in ragione anche della crisi economica che sta vedendo anche persone al di sopra di ogni sospetto, in quanto incensurate, ricorrere a mezzi di pagamento "alternativi" (illeciti) pur di non farsi mancare nulla.

L'ultimo episodio in ordine cronologico l'altro pomeriggio in prossimità di un bar di Castelnovo ne' Monti, dove probabilmente l'odierno indagato si stava recando e dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia locale hanno fermato un giovane trovato in possesso di una banconota da 100 euro falsa.

L’origine dei fatti l'altro pomeriggio, quando i Carabinieri di Castelnovo, che nei giorni avevano ricevuto da alcuni esercenti della zona alcune segnalazioni su acquisti pagati con banconote false, procedevano al controllo di un 21enne fermato nei pressi di un bar del paese che lo stesso intendeva raggiungere.

Durante le procedure d'identificazione i militari notavano che il giovane, dichiarando di essere disoccupato, nel consegnare i documenti aveva nel portafoglio una banconota da 100 euro. Apparso nervoso e insofferente alla semplice richiesta di come mai avesse quei soldi non lavorando, i Carabinieri hanno approfondito i controlli proprio su quella banconota, appurando che la stessa era falsa.

Infatti, seppur la stampa calcografica al tatto apparisse regolare, a riprova della buona fattura della falsificazione, guardando la banconota in controluce non si vedeva la filigrana. In caserma gli ulteriori riscontri sulla falsità della banconota: le sottili iscrizioni (microcaratteri) osservate con la lente d'ingrandimento risultavano sfuocate anziché apparire nitide. Accertato che la banconota era falsa, il giovane, che alle domande circa il possesso riferiva genericamente di aver trovato la banconota, veniva denunciato in stato di libertà alla Procura reggiana in ordine al reato di detenzione di banconota contraffatta.