Home Cultura Il turismo d’Appennino chiama la Regione. Per una proposta unitaria e le...

Il turismo d’Appennino chiama la Regione. Per una proposta unitaria e le reti di impresa

7
1

Affolla incontro a Carpineti
Il turismo d’Appennino chiama la Regione. Per una proposta unitaria e le reti di impresa
Il nuovo volto dell’ospitalità dell’Appennino si presenta all’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci. Era questo l’obiettivo dell’incontro promosso dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e dal Parco Nazionale.
Ai saluti del neo sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, sono seguite le introduzioni del Presidente del Gal Luciano Correggi e del Presidente del Parco Fausto Giovanelli.
“Le imprese turistiche e agrituristiche dell’Appennino Reggiano e modenese stanno interpretando con grande professionalità e impegno la sfida di rendersi attrattive e accoglienti – ha spiegato Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano -. Questo all’insegna dell’integrazione fra ambiente, storia e cultura dei luoghi e agricoltura e tipicità, come motore della offerta del nostro territorio. Lo fanno grazie anche ad un fortissimo inserimento di giovani e donne e investendo sulla qualificazione delle loro strutture ricettive, sulla collaborazione in rete fra di loro e con una ospitalità in linea con il buon vivere emiliano”. I numeri parlano di 2 milioni e 900 mila euro di contributi erogati dal Gal, che hanno generato investimenti per 10 milioni e 900 mila euro. “Le imprese – spiega Correggi - hanno investito e ora dialogano tra di loro. Il Gal e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano hanno incentivato ed aiutato questo processo anche creando reti tra imprese per una offerta integrata. “Auspichiamo che nella nuova programmazione 2014/2020, vi sia una semplificazione e una maggior e integrazione dei fondi strutturali per una maggiore efficacia di intervento”
All’Assessore Melucci sono state presentante le aziende che si sono impegnate in questo percorso di qualificazione e organizzazione, pronte per operare in rete al mercato nazionale e internazionale: una novità “che deve essere a pieno titolo accolta ed integrata nelle azioni di promozione e commercializzazione gestite dall’Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna”.
Fausto Giovanelli: “Turismo di Comunità (con i borghi che da limite diventano opportunità), Autunno d’Appennino (con la castagna come elemento di attrattività), il mondiale dei funghi (da hobby a turismo), Neve Natura, Appennino reale, Gessi, Unesco (per l’Appennino), Parco Appennino Turismo… sono nomi che approcciano in maniera nuova quello che c’è sempre stato. Come l’esempio concreto di una stazione turistica naturale sulla neve per quattro mesi, con duecento percorsi già frequentabili. In questo contesto gli operatori mettono in campo una visione innovativa”.
“Il turismo è un pezzo del futuro dell’economia ambientale. Ma non c’è ancora adeguata attenzione. Un settore che fattura in Emilia Romagna 11 miliardi – ha affermato Maurizio Melucci - Di 50 milioni di presenza l’80 per cento sono sulla costa: obiettivo del nostro mandato è di aumentare il turismo nell’area Emiliana e dell’Appennino. Soprattutto dopo che la crisi ci insegna che non torneremo ai livelli precedenti di manifatturiero. La nostra prima sfida è di georeferenziazione dato che è impossibile trasformare la nostra regione in un brand al pari di Toscana e Sardegna. Dobbiamo però dire cosa siamo: Ferrari, Parmigiano Reggiano, Pavarotti, Verdi, vivere bene, mangiare sano. E’ il nostro impegno. Raccolgo l’invito anche sulla burocrazia, ma senza bacchetta magica. Ora abbiamo la necessità di ragionare per area vasta (indipendentemente dal riordino turistico), dato che i turisti non hanno confini territoriali”.
Sulla giornata odierna “Propongo quindi un primo incontro con il mio assesorato, l’Apt e queste Imprese che hanno dimostrato il loro impegno e la loro professionalità, per definire i modi di inserimento delle loro proposte turistiche nei pacchetti di promo-commercializzazione per il futuro, ma anche una cabina di regia con gli enti per riformare la legge 7 del 1998”.
Grande spazio nell’incontro è stato riservato alle imprese che hanno lavorato ed interagito con le attività del Gal e del PNATE, portando le loro esperienze: le cooperative paese e il turismo di comunità della Valle dei Cavalieri (Succiso di Ramiseto) e de I Briganti del Cerreto, dell’azienda agricola Fattoria Fiori (Rodogno di Vetto), Idea Natura che ha illustrato il loro percorso sul turismo culturale ed ambientale che ha portato alla costituzione del Consorzio di Imprese RECOTOUR, Albergo Valdolo (Civago), Albergo Alpino (Piandelagotti), Il Laboratorio (Castelnovo Monti), I Giardini dell’Acqua (Collagna), Cooperativa l’Ovile, Andare a Canossa (Canossa), Consorzio castanicoltori (Carpineti), il Ginepro (Castelnovo ne’ Monti), Archeosistemi.
Sono intervenuti anche gli amministratori Daniela Pedrini, nuovo sindaco di Busana, Angela Bonacini, assessore alla cultura del Comune di Viano.

1 COMMENT