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“Forrest Gump”? Sì… ma su due ruote

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Gump 2Persone originali se ne incontrano ogni giorno o quasi, se cerchiamo di tenere le antenne dritte. E così è capitato a Francesco Regnani, che ha avuto modo di colloquiare con Alexander Conrad. Chi è Alexander Conrad? Lo scopriamo insieme leggendo il pezzo che segue.

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Un personaggio che ho incontrato e ospitato in questi tempi (giustificatamente che portano a diffidenza). Le buone persone esistono e vanno aiutate. Profondo e intelligente, il mio interlocutore gira il mondo con a fianco fiducia nell'uomo e nella Provvidenza. Ciao, Alex, è stato un piacere.

Alexander Conrad è nato in Germania, a Herforst, ha 32 anni. Gira il mondo utilizzando un Bmw 650 Dakar monocilindrico motore Rotax. Sono circa 90.000 i km percorsi (due volte e un po' la lunghezza del parallelo massimo, l'Equatore). Ingegnere meccanico con interessi verso le macchine agricole, divide a pezzi il giro del mondo, recuperando forze moto e finanziamenti (lavorando) e facendo tappe a scadenze non programmate in Germania dalla famiglia. Lui va, non programma con luoghi ben definiti. Non individua mete! Vuole vedere il mondo. Il suo benessere viene dal girare sulle due ruote conoscendo il mondo e seguendo le occasioni di incontro.

E' partito con il primo tour di 4 mesi, nel 2011, dalla Germania toccando l'Italia e tutta la ex Juguslavia. Il secondo tour, nel 2012, lo porta dalla Germania all'Austria, alla Slovacchia, all'Ungheria... e poi Italia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Iran. Rientra in Germania per lavorare dopo 9 mesi. Il terzo tour, partito nel 2013, lo vede visitare Bulgaria, Macedonia, Serbia, Romania, Ucraina, Russia, Georgia, Armenia, Turchi, Jugoslavia, Germania. Sta rientrando lentamente verso casa per rilavorare e mettere a punto il mezzo per poiripartire a marzo per le Americhe. 25.000 km dal Canada all'Alaska al Cile.

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Come si finanzia? L'abbiamo detto, con i risparmi del lavoro che fa in Germania come ingegnere meccanico. Non ha spese importanti, non ha macchina. Il mondo non è poi così caro e la Provvidenza aiuta. Durante i tragitti se trova lavoro si ferma per medi periodi e poi riprende con i soldi guadagnati. Sovente gli capita di lavorare come meccanico mettendo a frutto le sue capacità in materia (ha appena terminato un prestazione lavorativa presso uno stoccaggio frutta in provincia di Ferrara).

I motivi che lo spingono sulle due ruote nel mondo? Un sistema lavorativo ormai malato e dedito solo al profitto. Rapporti umani azzerati e società consumistica che annulla la sensibilità omologandola con una tv irreale e falsa. Girando il mondo e conoscendo le realtà locali sta molto meglio rispetto a quando lavorava in Germania guadagnando poco e faticando moltissimo.

"I genitori - dice - mi hanno assecondato nella mia scelta. Hanno capito che stavo bene solo nel mondo che visitavo sulle due ruote. Un mondo fatto per il 90% da persone buone che non vogliono guerre e violenze. Chi ha poco ti dà tutto. Chi pensa di avere tanto non ti dà niente!".

E della nostra zona che dice? "Del mio passaggio nei vostri luoghi ho apprezzato molto l'apertura della gente, la bellezza dei posti, il controllo ancora vivibile della fretta. L'aggregazione e l'apertura spontanea verso lo straniero è tra le migliori che ho incontrato in momenti così difficili di chiusura e indifferenza. Non ultimo il cibo!".

Infine: "Non prendo mai autostrade... Solo vie secondarie, senza orari nè mete precise". "Forse non mi fermerò mai...".

(Francesco Regnani)

 

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