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Traslazione dei resti di Don Carlo Domenico Orlandini, trasferiti dal cimitero di Pianzano di Carpineti al sacrario di Cà Marastoni

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Cerimonia molto partecipata ed emozionante quella dedicata alla traslazione dei resti di Don Carlo Domenico Orlandini, trasferiti dal cimitero di Pianzano di Carpineti, ove riposava dal 18 ottobre 1977, al sacrario delle Fiamme Verdi di Cà Marastoni.

Un soleggiato venerdì pomeriggio ha fatto da sfondo ad una toccante cerimonia organizzata associazioni partigiane Alpi – Apc assieme al Comune di Toano e Villa Minozzo.

Diversi sono stati i gruppi presenti, come ex combattenti, Gruppi Alpini, amministratori Comunali locali e non solo, rappresentanti della Regione e della Provincia, tutti presenti nel ricordo di Don Carlo, amico dei più deboli, eroe in guerra, padre premuroso dei propri fedeli.

Due i momenti che han contraddistinto l’evento, uno religioso con la Santa Messa celebrata dall’ Arcivescovo e Ordinario Militare per l’Italia, Monsignor Santo Marcianò, ed uno dedicato alle orazioni ufficiali da parte dell’ Om. Avv. Danilo Morini, presidente ALPI-APC e dai sindaci Vincenzo Volpi e Luigi Fiocchi rispettivamente dei Comuni di Toano e Villa Minozzo.

Per l’occasione, i volontari di Croce Verde di Villa Minozzo ed i Volontari della CRI di Toano, hanno allestito uno stand come punto vendita del libro dello scrittore locale Giuseppe Giovanelli dedicato a Don Carlo dal titolo <<Don Domenico Orlandini “Carlo” –prete e comandante partigiano>>.

Il santuario di Ca’ Marastoni è stato eretto nel 1971, in uno dei luoghi simbolo della seconda guerra mondiale, dove il 1° aprile del 1945 le Fiamme Verdi coi propri alleati, sconfissero le forze tedesche.

Don Carlo è stato decorato dagli inglesi con la “Victoria Cross”, la più alta onorificenza militare assegnata per il valore "di fronte al nemico" ai membri delle forze armate.

Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali  di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali
di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali  di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali
di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali  di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali
di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali  di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali
di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali  di Don Carlo Domenico Orlandini
Cerimonia per la traslazioni dei resti mortali
di Don Carlo Domenico Orlandini

1 COMMENT

  1. Ho partecipato alla celebrazione di Cà Marastoni, così come partecipai nell’Ottobre del 1977, accompagnando mio padre, al funerale di Don Carlo e concordo pienamente con le parole del Comandante della Polizia Municipale di Villa Minozzo-Toano, nel ricordare la quasi totale indifferenza che le istituzioni dimostrarono in quell’occasione, indifferenza ribadita negli anni seguenti poiché in tutta la Montagna non esiste ne una piazza e nemmeno una strada intitolata a questo importante figura. La politica ricorda spesso la Resistenza ma solo quando è utile sbandierarla, quasi sempre si è dimenticata dei suoi artefici, quelli veri, specialmente di coloro che, come Don Carlo, non hanno approfittato della loro notorietà e della loro posizione per fare carriera. Non credo che nei pensieri e nei valori di Don Carlo ci fosse questo desiderio ma personalmente penso che tutti noi gli dobbiamo qualcosa, perciò, senza ipocrisia e per dovuta riconoscenza per il suo operato , possiamo recuperare, non dedicandogli una stradina o una piazzetta secondaria ma un luogo importante e simbolico del nostro territorio. Pensiamoci insieme e anche se siamo in ritardo, è meglio tardi che mai.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini