Home Economia – 90 imprese nei sette anni della crisi: è allarme per Castelnovo

– 90 imprese nei sette anni della crisi: è allarme per Castelnovo

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Bertei, Bini, Arlotti

“Questa campanella la suoniamo assieme. E’ l’invito a fare presto di imprese soffocate da costi, tasse locali e burocrazia. E’ il tempo di nuove soluzioni anche coraggiose. Per questo occorre ripartire da nuovi progetti, riduzione dei costi offerta dalla nuova Unione dei Comuni”. E’ quanto afferma Gabriele Arlotti, presidente Confartigianato Lapam Castelnovo Monti nel consegnare, assieme a Corrado Bertei, segretario, la 'campana dell'ultimo giro' ad Enrico Bini, sindaco di Castelnovo Monti. E’ il ‘mob day’ giornata nazionale di Confartigianato per incontrare gli amministratori e porre al centro il tema economico sul mondo delle piccole e medie imprese.
“Eppure – prosegue Arlotti - solo a Castelnovo Monti hanno chiuso 89 imprese nei 7 anni della crisi – Castelnovo Monti è, seconda sola a Guastalla, ai vertici per la chiusura delle attività imprenditoriali: - 7,2%. Saldo negativo per agricoltura, commercio e costruzioni”.
“Ci presentiamo alla cittadinanza in questi giorni – ha spiegato Enrico Bini, sindaco – con proposte nuove riguardo alla necessità di intercettare risorse, dal collaborare con gli enti, dallo sburocratizzare le attività, dal favorire l’affidamento dei lavori pubblici a imprese locali, dal sottoscrivere l’accordo per la legalità”. La situazione castelnovese ad oggi risulta gravata, a fronte di un bilancio di 10 milioni di euro, da 9 milioni di debiti che di fatto condizionalo le possibilità di manovra del comune capoluogo.
“Occorre trovare il modo – ha affermato Corrado Bertei – di rivedere il sistema complessivo della gestione dei rifiuti non solo a Castelnovo, ma anche in tutto l’Appennino. Quindi di ridefinire una tassa che sta strozzando famiglie e imprese. La non tassazione dei beni strumentali, a Castelnovo, è un segnale positivo, ma chiediamo anche che sia possibile accelerare sulla taglio della burocrazia, semplificazione amministrativa e ad accogliere, nei diversi tavoli, le istanze degli imprenditori”.

 

4 COMMENTS

  1. Ottima iniziativa. Ricordo che la “tariffa” rifiuti che IREN applica ai nostri cittadini montani e alle imprese è di ben 144,33 euro a tonnellata, contro i 65 euro a tonnellata che pagano i cittadini della bassa reggiana.
    I comuni della pianura si autogestiscono con una società, SABAR, che oltre che applicare una tariffa in linea con la maggior parte delle altre multiutility, (da 50 a massimo 70 euro tonnellata nel Lazio, per esempio), fa guadagnare ai comuni e ha investito in un fondo di garanzia ben 32 milioni di euro per gestire la dismissione della discarica in sicurezza per almeno 50 anni.
    Ricordo che IREN invece è indebitata per oltre 2.5 miliardi di euro, e i suoi dirigenti continuano a percepire stipendi faraonici … Una risposta dai sindaci del nostro territorio montano a questo punto è obbligata.
    Saluti e auguri di buon lavoro ad Arlotti, Bertei e al neosindaco Bini.

    (Alessandro Raniero Davoli)

    • Firma - AlessandroRanieroDavoli
  2. Un numero di chiusure che supera il 7% del totale, seppure nell’arco di sette anni, non può passare inosservato, perché il sistema delle imprese artigiane rappresenta uno dei pilastri dell’economia montana, e la sua crisi comporta inevitabilmente una pluralità di effetti, innanzitutto economici ed occupazionali, ma non solo.

    Se infatti non interviene una qualche inversione di tendenza è probabilmente destinato a risentirne anche il tessuto sociale, che fino ad oggi è qui riuscito ad avere una certa tenuta, nonostante le molteplici difficoltà di queste zone.

    Il settore artigiano merita pertanto una corale attenzione da parte delle istituzioni locali, per vedere in quale modo poterlo sostenere, e quando la Confartigianato Lapam Castelnovo Monti chiede di rivedere il sistema complessivo della gestione dei rifiuti, non solo a Castelnovo ma anche in tutto l’Appennino, per abbassarne i costi, fa un discorso in linea con tutto il mondo imprenditoriale che va da tempo domandando una riduzione del carico fiscale, e delle imposte in genere.

    E dunque, proprio a quest’ultimo riguardo, non si comprende perché mai nel Comune capoluogo sia stato previsto, per l’anno 2014, un aumento della tariffa in materia pari al 10% rispetto allo scorso anno, aumento che sarebbe dovuto all’introduzione di nuovi servizi e al potenziamento di quelli esistenti (così almeno si legge in altro recente articolo di RedAcon), il che sembra rispondere ad una logica un po’ diversa da quella prefigurata dalla Confartigianato Lapam, la quale vorrebbe invece ridurre questa voce di spesa, e c’è da auspicare che non rimanga inascoltata.

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  3. Apprezzamento ed applausi per l’iniziativa e le tematiche presentate da Confartigianato-Lapam e per l’attenzione e l’impegno manifestato da Enrico Bini. Colgo l’occasione per declinare meglio “un bilancio di 10 milioni di euro gravato da 9 di debiti…”.
    I 9 milioni non sono debiti del bilancio 2013 e 2014 e non sono stati lasciati da una amministrazione all’altra. Sono il residuo dei debiti dei mutui fatti negli ultimi 30-40 anni fin dall’epoca del Sindaco Battistessa per importanti progetti ed investimenti lontani e più recenti (ad esempio scuole, infrastrutture, piazze, strade acquisto palazzo ducale acquisto teatro Castelnovo e Felina, centro fiera ecc). La quota annuale decrescente fino a scadenza per pagare questi mutui è oggi di 1,1 milioni di euro ed il residuo debito è stata ridotto in questi ultimi anni da 13 a 9 milioni di euro portando il debito procapite dei nostri cittadini da 1350 a 800. Negli ultimi 5 anni nel rispetto assoluto del patto di stabilità ovviamente non abbiamo fatto debiti anzi tagliato le spese, pur avendo fatto molte opere che vengono inaugurate in questi giorni: Carnola (arredo urbano reti tecnologiche, oratorio), piazzale pieve-ospedale, nido, primo lotto variante ponte rosso ecc ed avendo ottenuto importanti finanziamenti vedi Progetto SMART CITIES progettato nel 2012 ed oggi finalmente realizzabile con gli 800 mila euro arrivati proprio a fine mandato. Grazie

    (Gianluca Marconi sindaco di Castelnovo Monti dal 2004 al 2014)

    • Firma - GianlucaMarconi