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Cooproute: nell’itinerario europeo una coop sociale con la montagna reggiana

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C’è anche una delle più importanti cooperative sociali reggiane – L’Ovile – tra i protagonisti del convegno internazionale in programma mercoledì nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, su “Cooproute: le cooperative costruiscono la cultura europea. Un itinerario turistico innovativo”.
L’evento si inserisce nel progetto finanziato dalla Commissione Europea finalizzato alla costruzione di un itinerario culturale europeo (“Cooproute”, appunto) che coinvolge 18 partner di 12 Paesi UE e che vede Confcooperative (cui la cooperativa L’Ovile aderisce) tra i soggetti promotori.
La cooperativa reggiana è stata selezionata tra i primi 70 siti che andranno a far parte di questo itinerario europeo, e a Bologna si presenterà insieme ad un’altra esperienza italiana e a una del Regno Unito (il “Rochdale Pioneers Museum”) per parlare del lavoro che sta sviluppando nell’area dell’Appennino Reggiano.
“Il nostro impegno – spiega Fabio Guglielmi, responsabile dei progetti che l’Ovile sta sviluppando proprio nella nostra montagna – è orientato alla creazione di nuovo lavoro che coinvolga anche soggetti svantaggiati attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali, storiche e culturali del nostro Appennino”. “Da qui – prosegue Guglielmi – è nata la gestione e il rilancio, più di un anno fa, del Rifugio della Pietra a Castelnovo ne’ Monti e, più recentemente, anche la gestione del rifugio “Carpe Diem” del Passo di Pradarena, ma il pur rilevante valore di queste esperienze riteniamo sia accresciuto dalle reti, formali e informali, cui partecipiamo e che riteniamo rappresentino una grande risorsa per la nostra montagna”.
“Tra le reti informali – sottolinea l’esponente de L’Ovile – ricordiamo il progetto Parco Appennino Turismo, di cui parleremo a Bologna e nel quale rientrano esperienze estremamente importanti per la nostra montagna (da La Valle dei Cavalieri a i Briganti del Cerreto, a Il Ginepro, al Rifugio dell’Aquila, solo per citarne alcuni), messe in rete grazie al lavoro sviluppato dalla Camera di Commercio e dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano”.
“Ora – prosegue Guglielmi – stiamo lavorando anche per la costruzione di una vera e propria rete d’impresa sulla ristorazione sociale, progetto che, insieme a L’Ovile, coinvolge le cooperative sociali Marta e Maria, Sottovoce e La Perla, anch’esse impegnate nella creazione di nuove opportunità di lavoro che coincidano anche nell’integrazione sociale di persone svantaggiate”.
“Il progetto finanziato dall’Unione Europea nel campo del turismo innovativo – prosegue Guglielmi – mira a valorizzare le originali esperienze messe in campo dalla cooperazione sociale e culturale, e siamo ovviamente lieti di essere stati selezionati tra i primi siti di interesse internazionale, perché questo potrà generare nuove opportunità di sviluppo per il nostro Appennino e, conseguentemente, anche nuovo lavoro grazie ad un buon uso di risorse ambientali e culturali che proprio in una logica di rete si stanno progressivamente riscoprendo e valorizzando”.