A novembre dobbiamo preparare il giardino a superare al meglio l'inverno. Le foglie delle piante si tingono dei colori infuocati e la maggior parte stanno cadendo.
Nonostante questo nel giardino c'è parecchio lavoro da fare, gli arbusti più freddolosi, alcune perenni ed alcune bulbose, devono essere riparate per superare al meglio i rigori invernali: a seconda delle esigenze possiamo spostarle in serra, ricoprirle con del TNT (tessuto non tessuto) e porle in un luogo più riparato possibile o con materiale pacciamante, come quale foglie secche o paglia. Possiamo intervenire con le potature sugli alberi ed arbusti che ben sopportano il freddo; accorciamo i rami delle piante da frutto che hanno già fruttificato alcuni arbusti da fiore, come le camelie, hanno già le gemme dei fiori primaverili, è bene lasciarli stare, ricordandosi comunque di concimarli; gran parte degli altri arbusti da fiore possono essere potati; in particolare gli arbusti che tendono a crescere molto in altezza, andrebbero accorciati a circa un terzo della loro altezza, questo favorirà lo sviluppo di un arbusto più denso e compatto in primavera.
Se il clima lo permette possiamo praticare gli ultimi sfalci del prato e le ultime potature di contenimento delle siepi. Queste settimane sono ancora utili per interrare le bulbose a fioritura primaverile, quali tulipani, narcisi, crocus. Ricordiamoci che le bulbose dovranno essere a dimora prima delle gelate notturne, in modo che il terreno le ripari dal freddo.
Fin dagli antichi egizi novembre è consacrato al culto dei morti, usanza ripresa dalla religione cattolica in due ricorrenze: Ognissanti che il primo del mese ricorda tutti i santi, martiri e beati del Paradiso, in particolare quelli che non trovano spazio nel calendario; la Commemorazione dei Defunti che cade il 2 novembre.
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Il fiore del mese: Chrysanthemum
Chrysanthemum è un genere che comprende piante erbacee perenni o annuali, originarie di molte parti del mondo, dall'Europa alla Cina, con numerosi ibridi e varietà. Il nome in greco vuol dire "fiore d'oro". In Corea e in Cina il Crisantemo è il fiore dei festeggiamenti mentre in Giappone è il fiore nazionale. La sua bellezza viene celebrata ogni anno dall'Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della reggia, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati. In questi paesi, e in oriente in generale, il Crisantemo simboleggia la vita.
E' una pianta che si adatta a vivere sia in vaso che in terra. La coltivazione in vaso necessita di travasi man mano che crescono.
Una irrigazione contenuta ma costante garantisce un accrescimento delle piante senza rallentamenti. Il terreno non deve presentare ristagni d'acqua per evitare pericolosi marciumi. Durante i periodi caldi è meglio evitare di lasciare troppo a lungo le piante prive di acqua per evitare una interruzione nello sviluppo e l'avvizzimento delle foglie e dei germogli. Durante il periodo estivo l'irrigazione dovrebbe essere fatta al primo mattino ed è possibile bagnare anche le foglie che non ne subiranno alcun danno, portando invece solo benefici alla pianta. Con l'avvicinarsi dei primi freddi autunnali, al contrario, è bene evitare di bagnarle poichè, con le basse temperature, queste potrebbe non asciugare completamente di conseguenza potrebbe dare origine a malattie. A maggior ragione è sempre bene evitare di bagnare i fiori perchè il ristagno dell'acqua li danneggerebbe in fretta.
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La ricetta del mese: cassoeula o bottaggio
Ricordo vagamente che a Milano, città dove sono nata, i miei nonni usavano, durante le ricorrenze dei morti, portare in tavola la cassoeula o bottaggio. Quindi ve la ripropongo ben sapendo che è ben conosciuto come piatto invernale.
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr di costine di maiala
- 1 piedino di maiale
- 100 gr ci cotenne di maiale
- 4 salamini da verza
- 200 gr di salsiccia
- 50 gr di pancetta
- 1 cipolla
- 3 gambi di sedano
- 2/3 carote
- 3 cucchiai di salsa di pomodoro
- 30 gr di burro
- 1 kg e 1/2 o 2 di verza
- sale e pepe q.b.
Dopo aver raschiato e bruciacchiato le cotenne e il piedino spaccate quest'ultimo a metà e fate lessare tutto per mezz'ora, poi mescolateli e tagliateli a pezzi. Tritate la pancetta e la cipolla e e fatele rosolare con il burro, unitevi il piedini, le cotenne e le costine, pure tagliate a pezzi. Quando saranno rosolati, aggiungere il sedano e le carote tritati grossolanamente, la salsa di pomodoro diluita in poca acqua calda, il sale e pepe. Dopo qualche minuto versate l'acqua necessaria per la cottura, coprite e lasciate cuocere lentamente per 2,30 ore o 3. A metà cottura unite i salamini da verza bucherellati. Intanto sfogliate e lavate le verze, mettetele in un recipiente e versatevi dell'acqua bollente. Scolatele dopo 10 minuti. Mezz'ora circa prima che la cassoeula sia cotta, unitevi le verze e la salsiccia a pezzi. Il liquido di cottura dovrà essere piuttosto ristretto.
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Proverbio del mese:
Per San Martino castagne e buon vino.
L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino.
Da San Martino l'inverno è in cammino.
A Santa Caterina mena la vaca a la cassina (A Santa Caterina, 25 novembre, non condurre più la mucca al pascolo, ma lasciala nella stalla)