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Cosa fare per difendersi?

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Centro socialeCosa fare per non correre il rischio di rimanere vittime di truffe o di pseudo-contratti che nascondono trabocchetti per i consumatori ed in particolare per l’utenza più debole come la fascia rappresentata dagli anziani? E’ stato questo l’argomento portante di un incontro pubblico che si è svolto al Centro sociale “Insieme” di Castelnovo ne’ Monti e che ha visto la partecipazione di funzionari della Polizia di Stato dell’ufficio “anticrimine e prevenzione”.

Ad organizzarlo i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che, attraverso una serie di incontri nei principali centri della provincia, intendono dare un forte contributo alle tematiche di sicurezza pubblica, in un momento storico in cui la percezione della tranquillità sociale è davvero lontana.

Tanti gli argomenti affrontati e che hanno visto partecipare una cinquantina di persone: dalla sottoscrizione dei contratti attraverso il telefono, alla corrispondenza inviata senza espressa richiesta, alla estenuante insistenza di talune forme di sottoscrizione contrattuale anche attraverso il porta a porta.

Alla fine il quadro d’insieme è apparso alquanto vasto e ben variegato, tanto che i funzionari della Polizia di Stato hanno lasciato a ciascun partecipante un piccolo manuale che contiene il decalogo delle regole da seguire per non rimanere imbrigliati nella sottile rete delle truffe.

La raccomandazione rimane comunque sempre la stessa: diffidare di chi non si presenta con un valido documento di riconoscimento, un nome ben leggibile sulla tessera di riconoscimento ed i recapiti dell’azienda o dell’ente che rappresenta. In caso contrario meglio un garbato ma deciso diniego ad ogni proposta.