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Storie di Natale: Renato (Re-nato). E’ una storia vera!

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Per vivere bene l’Avvento in preparazione al Natale ho pensato di raccontarti una storia vera, una vera storia di Natale che profuma di Vangelo, una storia vera di un bimbo nato tra di noi, tra le nostre case, in questi giorni, chiamato Renato che per provvidenza o coincidenza puoi leggere anche così: Re nato, come Gesù, Re nato in mezzo a noi.

Questa è la storia di una famiglia molto giovane, straniera, molto sola a cui nasce un bimbo a cui decidono con sorpresa, almeno per noi, di dare il nome di Renato, un nome “inusuale” oggi nella nostra realtà!!

Considerando la loro solitudine, il loro bisogno di condividere questa gioia e i bisogni di un genitore alle prime armi, ci viene il desiderio di andare ad incontrarli, a condividere con loro questi momenti, a fare festa con loro.

Con la domanda cristiana di dirci, Signore non è che forse ci chiedi di incontrarti lì, nei nostri fratelli, in una casa e in un appartamento sconosciuto? Forse ci chiedi di metterci in strada per conoscerti?

E pensando a cosa questi due sposi stanno vivendo ci viene la domanda: Come andiamo incontro a loro e al Signore? Con stupore, con attesa o in modo scontato dicendo :”dai andiamoci perché è bene andarci”, si fa così nel mondo di oggi. E’ semplicemente un gesto scontato e di circostanza da farsi?

Pensando a loro, a quello che stanno vivendo, pensando a Maria e Giuseppe nel Vangelo della nascita di Gesù, ci viene da dirci no, no.

Il Signore ci chiama ad andargli incontro in modo non scontato, ma con attesa, stupore, per condividere questo evento unico, la nascita di un figlio!

Andiamo per ascoltare, condividere questa vita nuova che questi due sposi vengono a portarci.

Ci diciamo: è il Signore stesso che mette dentro il nostro cuore il desiderio di cercare e trovare Lui! Così è stato anche per i re magi, Dio ha messo nel loro cuore il desiderio di cercare Dio attraverso una stella che li ha guidati alla casa di Dio!

Sì per far crescere la nostra sete di Dio, c’è bisogno di essere degli uomini in cammino, in ricerca, se Dio è dentro il nostro cuore è allora Lui stesso che dal di dentro ci aiuta a cercarlo e a trovarlo!

La RICERCA, l’ ACCOGLIENZA, la GRATUITA’, la PREGHIERA possono essere le 4 parole chiave di questa storia vera e di questo nostro Natale.

Per l’appunto pensando al Natale e guardando a questa famiglia, ho pensato subito alla nascita di Gesù.

Maria e Giuseppe, quando Gesù è nato, erano molto soli e stranieri in una grotta, scordati da tutti i vicini, ma non da Dio che per primo gli si è fatto vicino ed ha gridato a tutto il mondo la gioia della nascita di Gesù attraverso gli angeli che gridano: “sia reso gloria a Dio nell’alto dei cieli perché nel suo Figlio porta la pace sulla terra”.

Sì perché Dio tiene il suo posto, lo vuole, si prende le sue responsabilità, perché sia chiaro che è Lui che porta per primo la gioia nella vita di Maria, di Giuseppe e anche nella nostra, con la nascita del suo Figlio Gesù.

Il primo che esulta per la nascita di Gesù è Dio e mette la sua gioia nel cuore di Giuseppe e di Maria che partecipano della gioia di creare un uomo, Gesù.

Che gioia! Che bisogno di comunicarlo agli altri!

Ma oltre a quello ho pensato che questa mamma giovane e un po’ spaesata, come Maria, aveva un gran desiderio di condividere la sua gioia con altri, così come il bimbo, che simile a Gesù ha voglia di gridarti il suo amore e il suo bisogno di essere amato.

Pensa che bello, Gesù nel Natale entra nella nostra vita come un bisognoso e ci chiede di amarlo, di cercarlo, di trovarlo, affinchè noi amandolo possiamo scoprire che siamo noi ad avere bisogno di Lui, del suo amore, per sentirci amati, per sentirci noi stessi. Il bimbo Gesù che ha bisogno di essere amato è lo stesso Gesù che da grande ti ama a tal punto da dare la sua vita per te che l’hai riconosciuto e amato.

Che sapienza e umiltà ha Dio e noi come siamo piccoli davanti a tutto questo!

Allora insieme ad alcune persone siamo entrati in casa di questa donna per vedere il bimbo, per fare festa con loro, per accoglierli nella nostra comunità, per dargli qualche regalo, per benedire la casa, per trovare Dio.

Sì per trovare Dio nell’altro: povero, piccolo, bisognoso, amico, straniero che ti viene incontro.

Mi è tornato in mente il brano dei Magi che arrivano alla casa di Dio ed entrano per adorarlo cioè per baciarlo, per contemplare il suo amore, quell’amore che ti rende libero.

In casa troviamo questa mamma radiosa, un po’ intimorita con il bambino adagiato su un divano, splendido, sveglio e silenzioso e il marito è fuori casa per lavoro, per la ricerca di un lavoro.

La cosa curiosa, evangelica e fonte di stupore è che le persone che erano con me, che chiamo re magi, erano tutte donne!

Erano quattro (e non tre) e le prime cose che hanno fatto è stato il prendere in braccio il bimbo, il baciarlo, l’adorarlo, il coccolarlo, l’accoglierlo, il lasciarsi voler bene da Lui.

Poi hanno portato con loro dei doni gratuiti, ciò che, in questo momento, era necessario per i “bisogni primari” di un bimbo, anche un po’ povero economicamente.

Poi l’accoglienza, la festa è continuata con le loro preghiere, l’emozione e le lacrime della mamma del bimbo per essersi sentita accolta e amata, il silenzio del bimbo che si è addormentato nella preghiera e durante la benedizione della dimora di questa famiglia.

Dio ha scelto di abitare in questa casa e di visitarla con gli uomini, con gli amici, con i cristiani e il cuore dei presenti era gioioso. Anche queste azioni di gratuità e accoglienza, di silenzio e contemplazione, di preghiera e di festa, ci hanno fatto pensare ai Re Magi che vanno ad incontrare Gesù bambino : lo adorano, gli offrono oro, incenso e mirra, riconoscono nello sguardo di fede il Signore, poi tornano a casa a raccontare il Natale che hanno vissuto, celebrato e lo raccontano ad altri.

Per prepararci a vivere il Natale anche noi abbiamo bisogno di cercare Dio, di accogliere, di vivere la gratuità, di vivere il silenzio, di andare a incontrare le famiglie nelle case.

Se gli altri vedranno questo nel nostro cuore e nelle nostre azioni ,capiranno più facilmente che stiamo cercando Dio, che nella fede stiamo vivendo il Natale, che Dio davvero è in mezzo a noi ed è dentro al nostro cuore e alle nostre azioni li aiuteremo, sì li aiuteremo a vedere una bellezza nuova che , piccola o grande che sia c’è e noi la stiamo vivendo.

Sì la bellezza è Dio che viene in mezzo a noi.

Renato è nato, Re nato è nato: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace agli uomini di buona volontà”!

Per te, per la tua preghiera: CERCARE-ACCOGLIERE-GRATUITA’-SILENZIO-PREGHIERA sono 5 atteggiamenti in cui preparare il tuo Natale, su cui pregare, su cui fare l’esame di coscienza, guidare i tuoi ragazzi testimoniando la tua fede e il tuo modo di essere cristiano, di Cristo.

Leggi e prega con i seguenti brani:
Mt 2, 1-12
Lc 2, 1-21

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