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La vicenda del carabiniere Ferruccio Santi

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Il noto motto dell’Arma “Usi obbedir tacendo e tacendo morir” ricalca la vicenda umana di Ferruccio Santi, carabiniere deportato dal teatro di Castelnovo ne’ Monti in quell’ottobre del 1944 allorchè si andava cominciando l’inverno più duro dell’ultima guerra mondiale. Da ciò il titolo dell’iniziativa che si svolgerà domani, mercoledì 4 febbraio, alle ore 20,30, al foyer del Teatro Bismantova, la stessa struttura ove i fatti di 70 anni fa si svolsero: “Se obbedir bisogna. Storia di Ferruccio Santi, carabinieri deportato dal teatro il 10 ottobre 1944”.

Si tratta della presentazione di un’interessante ricerca della professoressa Cleonice Pignedoli, sempre proficuamente attiva in questo campo, che rientra nella sequenza d’iniziative promosse da questo ente in collaborazione col Teatro Bismantova per la “Giornata della memoria” 2015. Sarà presente Massimo Storchi, direttore della rivista “RS-Ricerche storiche”.

L’ingresso è libero.

Informazioni: Biblioteca comunale “R. Crovi”, tel. 0522610204-273, [email protected] nemonti.re.it.