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I piccoli sulla buona strada grazie all’Osservatorio Sicurezza Stradale

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IMG_2431Chi avrebbe mai pensato che l’educazione stradale non è materia solo da “grandi” o quantomeno riservata ai giovani studenti delle scuole medie e superiori?

Cominciare a dare i primi rudimenti del codice stradale, magari differenziando i segnali per forma, colore ed immagini, lo si può fare già dalla scuola materna, da quando il bambino ha appena 5 anni.

E’ questa la giusta intuizione che il “gruppo scuole” dell’associazione di volontariato Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale ha voluto esprimere attraverso il progetto pilota “Sulla Buona Strada”, che ha preso il via alla scuola d’infanzia “Mater Dei” di Castelnovo ne’ Monti.

Sono poco più di una ventina i piccoli utenti della strada coinvolti e che seguiranno un percorso di avvicinamento all’ambiente stradale che parte dalla propria aula, si snoda attraverso un lavoro di laboratorio che li vedrà impegnati a realizzare alcuni segnali stradali con materiali riciclati e terminerà all’esterno della scuola con una passeggiata lungo le vie del paese. Fra le altre cose c' è anche un piccolo esame finale che svolgeranno a cavallo di una bicicletta, rigorosamente con le rotelle di sostegno ed indossando il caso protettivo.

Ad aprire la prima lezione è stato il presidente dell’Osservatorio provinciale, Roberto Rocchi, che grazie all’ausilio di immagini appositamente realizzate ha captato l’attenzione dei bambini della sezione “medi”, che hanno accolto con entusiasmo questo inconsueto “fuori programma”.

I giovanissimi utenti hanno poi mimato anche talune situazioni stradali ed in particolare i segnali posti in atto da vigili e poliziotti nel traffico e persino i segnali stradali che è frequente vedere nei luoghi frequentati dai bambini (scuole, parchi gioco, ecc…).

5 COMMENTS

  1. Trovo molto interessante l’iniziativa, perché credo sia giusto avvicinare i bambini a un tema delicato come la sicurezza stradale. Mi sorge anche una domanda: come mai si parla di sicurezza stradale e poi sulla maggior parte degli scuolabus che i bambini utilizzano tutti i giorni per raggiungere le scuole non sono previsti dei sistemi di ritenuta (es. cinture)?

    (Un genitore)

    • Firma - Un genitore
  2. In realtà gli scuolabus di nuova immatricolazione sono dotati dei sistemi di ritenuta, ma il problemna è in realtà molto complesso. A seconda dell’età e del peso, infatti, i bambini devono avere differenti sistemi di ritenuta, cosa non sempre possibile nei veicoli ad uso collettivo. Inoltre la norma prevede per molti di questi veicoli l’esenzione se il tarsporto avviene in ambito urbano. Ciononostante il suggerimento del genitore è condivisibile e comunque vorrei anche richiamare l’importanza dell’esempio che per primo può dare il genitore, quando allaccia il figlio alla cintura (e anche se stesso) nella propria vettura (e sopratutto posteriormente). Nel nostro Paese è elevato il tasso di lesioni ai piccoli viaggiatori, molti dei quali causati proprio dall’omesso utlizzo dei sisteni di ritenuta. Ringrazio pertanto lo stimolo offerto dal lettore.

    (Roberto Rocchi)

    • Firma - RobertoRocchi
  3. La scuola dell’infanzia parrocchiale paritaria Mater Dei ringrazia, per la collaborazione e la grande attenzione mostrata verso i nostri bambini, l’osservatorio provinciale sicurezza stradale nella persona del presidente Roberto Rocchi, per la realizzazione del nostro progetto.

    (Mater Dei)

    • Firma - MaterDei