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Unioni dei comuni montani, dalla Regione 3 milioni per la montagna

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RERAmmontano a 3 milioni di euro le risorse stanziate nel 2015 dalla Regione Emilia-Romagna per il fondo regionale per la montagna (+4 rispetto al 2014). Fondi che si vanno ad aggiungere ai 16,5 milioni confermati anche per quest'anno per la gestione associate dei servizi in capo alle unioni di tutti i comuni dell'Emilia-Romagna.

"Noi vogliamo continuare a valorizzare le unioni che rappresentano in montagna un importante presidio per il territorio, facendone il perno di tutti i servizi di prossimità", ha sottolineato l'assessore regionale a bilancio e riordino Emma Petitti, che oggi in Regione ha incontrato i presidenti delle unioni dei comuni montani, insieme al presidente di Uncem Emilia-Romagna guidata dal presidente Giovanni Battista Pasini.

"Stiamo vivendo una fase di transizione istituzionale e il rapporto con le cnioni montane - ha detto Petitti - è importante per riuscire a realizzare un reale processo di riforma che ci consenta di ottenere semplificazione, economie e di garantire i servizi a cittadini e imprese. Le unioni sono fondamentali e propedeutiche per innescare i processi di fusione".

"Abbiamo espresso apprezzamento per i contenuti del bilancio regionale - ha sottolineato Pasini - in particolare per le risorse destinata al fondo regionale per la montagna, per la difesa del suolo e i servizi socio-sanitari. Importanti le parole chiare pronunciate dell'assessore Petitti sulla volontà di investire nei processi associativi con le unioni e di tenere aperto un confronto sul riordino istituzionale".

Tra i temi al centro della riunione - oltre a riordino, ambiente, prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico e agricoltura - anche il progetto di riorganizzazione degli uffici postali annunciato da Poste italiane. "Martedì prossimo, insieme ad Anci ed Uncem, incontreremo i sindaci dei comuni interessati dal piano di razionalizzazione per fare il punto - ha affermato l'assessore - e definire possibili soluzioni alternative alla chiusura o alla riduzione dell'orario di apertura degli uffici nei comuni montani in modo da garantire i presidi e i servizi attraverso un percorso ponderato".

 

2 COMMENTS

  1. Siamo veramente stanchi di sentire solo la solita solfa come: vogliamo continuare a valorizzare le unioni che “rappresentano in montagna un valido presidio per il territorio” e il solito bla, bla, bla… “stiamo vivendo una fase di transizione istituzionale e il rapporto con le unioni montane è importante per riuscire a realizzare un reale processo di riforma, economie, servizi, ecc. ecc..” Volete fare qualcosa per il territorio che vi fornisce gratuitamente acqua, aria e luce? Allora fatelo e fateci vedere questi frutti! Spero che il vostro non sia un ricatto: unioni e fusioni in cambio di qualche promessa!

    (L.D.)

    • Firma - L.D.