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“I gufi saranno sconfitti, ma il nostro è un Parco debole come forza materiale”

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Dopo le accuse di una lettrice al Parco nazionale dell'Appennino di non funzionare, essere privo di visibilità e di attrattiva per il territorio, interviene su Redacon con la sua (piccata) risposta il presidente stesso, Fausto Giovanelli.

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Rispondiamo alle critiche, proponendo il fare di questi giorni. Il Parco nazionale sta promuovendo l’Appennino a Expo: fino a ieri 6355 visitatori (numero record rispetto a tutti i parchi alternatisi in quello spazio). Stasera c’è un evento Expo al centro visita di Lagdei. Mercoledì a Milano partecipiamo a un incontro sul turismo sostenibile e la certificazione europea. Giovedì ancora a Expo presentiamo un libro – a mio parere bellissimo – sui colori e “l’Autunno d’Appennino”. Venerdì è il primo dei 2 giorni di un seminario per insegnanti all’Orecchiella di Lucca su educazione ambientale, Unesco e valore dello scambio culturale: ci saranno decine di insegnanti dalle 4 province. Domenica arrivano da diversi Paesi del mondo per una settimana i 50 giovani selezionati col progetto “Score”, investimento europeo su persone da impegnare per lo sviluppo del turismo di ritorno in Appennino. Sullo stesso tema il 26 settembre ci sarà una promozione nazionale a Milano città, insieme con il parco dell’Appennino Lucano e Federparchi. Il 3 e 4 ottobre a Cerreto Laghi c’è il mondiale funghi. Si prevedono alberghi al completo. Potremmo elencare molte cose fatte più o meno bene. Ma probabilmente non servirebbe. Meglio stare ai fatti e alle azioni in corso. Alle critiche serie prestiamo sempre attenzione e rispetto e ci mettiamo la faccia. È senz’altro vero che c’è un divario tra aspettative e risultati, anche perché il Parco nazionale esprime grande forza e presenza culturale, come catalizzatore di idee innovative, ma è molto più debole come forza economica materiale. Devo ancora ricordare che il Parco – e i numeri hanno un peso – muove meno dell’1 per mille del PIL del territorio. È tutto valore aggiunto perché il Parco non preleva un centesimo dall’economia locale e, viceversa, convoglia risorse da fuori; ma comunque non determina i trend fondamentali dell’economia e del lavoro. Tantomeno determina quelli della demografia che rispondono a profondità storiche e culturali di dimensioni assolutamente diverse. Seriamente e senza infingimenti potremmo documentare che anche su questo terreno un suo contributo il Parco lo dà. Ma va misurato in proporzione ai suoi compiti e alle sue forze. Oltre alle critiche poi vi sono toni e tentativi di delegittimazione, peraltro ricorrenti nel tempo (adesso in politichese li chiamano “gufi”). A questi rispondiamo che sono sempre stati e saranno sconfitti, anzi si sconfiggono da soli, come ogni nichilismo. Parco nazionale e Unesco significano per il nostro Appennino parole, istituzioni e valori positivi, forti, sicuramente duraturi nel tempo, riconosciuti in uno spazio molto grande, qui e fuori di qui.

(Fausto Giovanelli)

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27 COMMENTS

  1. Se non ricordo male, signor Presidente, il Parco, tra finanziamenti diretti ed “intercettati” (l’aggettivo è Suo), in dieci anni ha amministrato/investito 40 milioni di euro. Visto, come Lei dice che, “e i numeri hanno un peso” mi vorrebbe anche pesare il ritorno di questo investimento, affinché anch’io possa capire che, oltre alle “parole, istituzioni e valori positivi” il Parco rappresenti una concreta base di futuro? Perché vede, signor Presidente, anche i “gufi” a volte pensano e non tutti sono “programmati” a contribuire con “atti di fede” (ricordi di catechismo).

    (mv)

    • Firma - mv
  2. Io spero invece, vivamente, che ad essere sconfitti e debellati siano i parassiti di questa società tutta e la maggior parte di questi trovano il loro ambiente ideale, dove proliferare, nella politica. Solo allora i valori positivi potranno manifestarsi per la gente e diventare duraturi, ora si manifestano solo per pochi. I gufi sono quelli che sperano che le cose vadano male, io invece spero proprio il contrario e perché questo accada mi auguro che ci siano dei cambiamenti radicali che sinora non ci sono stati.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini
  3. Io perché i gufi vengano sconfitti vorrei altri numeri. Alberghi pieni? Non mi sembra, giovani o meno giovani assunti? Non mi sembra. Infrastrutture per raggiungerlo? Non mi sembra. Visto che lei eroicamente ci mette la faccia risponda alla mia domanda: che stipendio o compenso percepisce da presidente del Parco? Risponda, risponda.

    (Yo)

    • Firma - Yo
  4. “mv” dice 40 milioni di euro. 40 milioni di euro?!, ma scherzate? E giusto per non confondere l’essenziale con l’importante, quanti posti di lavoro veri, che ci si possa mangiare 3 volte al giorno per 12 mesi ci avete creato e mantenuto, oltre ai vostri? Eh, io non lo so, veramente, non è una domanda retorica. Sto chiedendo seriamente, intendo: oltre tutte le belle parole, le vetrine per i politici e le cose importanti (per voi), di concreto cosa c’è per tutti gli altri?

    (Incredula)

    • Firma - incredula
    • Non lo dico io, gentile signora/ina, lo ha scritto il Presidente. Dall’articolo: “Per discutere il bilancio del Parco”, Redacon, 15 novembre 2014. “In compenso i dati (le spese aggiuntive) a favore del territorio interessato – il nostro Appennino – sono consistenti. In dieci anni circa 40 milioni di euro, (quindi di reddito lordo aggiuntivo,cui sommare il moltiplicatore keynesiano) sui 16 comuni.”

      (mv)

      • Firma - mv
    • Per me è tutto tempo perso, il nostro treno é passato e non passerà più. Spero che si abbia il buon senso di investire su una strada decente che possa permettere ai nostri giovani di vivere in montagna e lavorare in pianura. La montagna muore, o è morta, o morirà senza che balle, fantasie o idee elettorali possano salvarla.

      (Yo)

      • Firma - Yo
  5. Dice bene, presenze all’Expo, lontano da noi, dice bene, convention, raduni di esperti su questo o quel tema… Esperti, politicanti, luminari, loro prendono, se la suonano e se la cantano, come sempre al resto, alla popolazione, ai residenti del Parco, si lasciano balzelli, lacci e laccetti. Veramente, ma per quanto ancora dovremo sentirci vomitare addosso questi fiumi di balle, di palliativi, di situazioni senza alcuna sostanza da queste persone. Continuano a sentirsi fuori dalle parti, dalla vita comune come i nobili, i re nei loro castelli. 2015 o 1000? Mah…

    (Luca)

    • Firma - luca
  6. Questo è il sistema che ha ridotto l’Italia allo stato attuale! I soldi non si prelevano dall’economia locale, arrivano da un altro pianeta! Dopo decenni occorre tirare una riga e valutare fondi pubblici utilizzati e risultati ottenuti, se il bilancio è negativo, vanno presi provvedimenti seri. La politica dove è? Cosa fa? Ci segnala le varie problematiche avrà pure qualche ragione?

    (Fabio Leoncelli)

    • Firma - fabio leoncelli
  7. Ok, molto ruota intorno ad Expo, e se non ci fosse stato Expo? Cosa prevedeva il “calendario dei successi”? Dichiara: “potremmo elencare molte cose”, le elenchi e vediamo cosa viene fuori di strategico per il nostro territorio. Dichiara “debole come forza economica materiale” quindi iniziamo con spendere bene i pochi soldi a disposizione e mi pare che le “porte” non siano proprio un esempio di investimento azzeccato. Quello che da più fastidio, almeno a me, è il suo travisare la realtà riportando successi che solo lei vede. I’m gufo!

    (Serb)

    • Firma - Serb
  8. Quanti commenti negativi e quanto livore contro il Parco! Nell’altra discussione è presente l’intervento di un operatore turistico che segnala un aumento di visitatori presso le sue strutture, anche legati alle attività promosse dal parco. A maggioranza, preferiremmo abolire il parco?

    (SC)

    • Firma - (SC)
    • Scusi, ma lei come fa a correlare il successo di uno con le attività del parco? Magari è talento del singolo che si adopera per promuovere la propria attività. Non si tratta di abolire il Parco, casomai di non vantare successi. Oppure facciamo il sondaggio “siete contenti di come agisce il Parco?”

      (Serb)

      • Firma - Serb
  9. Signor Presidente, ogni volta che i cittadini fanno critiche al Suo operato Lei risponde fregiandosi del marketing autoreferenziale di cui, purtroppo, noi esseri comuni non vediamo la concreta realizzazione in loco, se non a beneficio di pochi. Da buon amministratore della “cosa pubblica” potrebbe porsi delle domande, visto che il malumore serpeggia, e organizzare incontri con la popolazione per cercare di capire quali sono le aspettative delle persone che vivono e lavorano in Appennino. Non si tratta di essere gufi (termine di renziana memoria), ma di rivendicare il diritto di cittadinanza attiva.

    (Maria)

    • Firma - maria
  10. Non c’è niente da fare, ai politici scivola tutto. Se così non fosse ci sarebbero persone che non girerebbero per strada perchè avrebbero vergogna. Vergogna di ricevere stipendi irreali e continuare a ricoprire incarichi a vuoto. Ci lamentiamo tanto di Roma e del Sud ma a personaggi anche la montagna non scherza.

    (A.Z.)

    • Firma - (a.z.)
  11. Io dico che di sentirvi apostrofare come “gufi” ve lo siete proprio meritati. Tutti bravi a criticare dalle tastiere di pc e smartphone ma alle iniziative pubbliche, qualsiasi istituzione le organizzi, non partecipa quasi nessuno (e non dite che non ne vengono organizzate o che non sono pubblicizzate). Eh certo, i criticoni se ne guardano bene dal partecipare ed esporre davanti a tutti le loro perplessità, fare critiche costruttive o, soprattutto presentare proposte alternative e intelligenti. E’ certamente molto più comodo limitarsi a sottolineare quel che non va e criticare a distanza, tra l’altro con le solite argomentazioni banali, populiste, che non tengono conto della situazione socio-economica ad un livello più generale, e sempre le stesse (molti ho l’impressione che si limitino a fare copia/incolla tutte le volte che commentano una “notizia”). Queste posizioni rigide e piene di arroganza e negatività non servono a nessuno, non contribuiscono a nessuna buona causa, prima di tutto non servono a noi giovani che qui abbiamo scelto di costruirci un futuro e non è piacevole sentirsi circondati da persone sempre così negative che, invece di impiegare preziose energie per migliorare le cose, si limitano a cercare di affossare e a denigrare quel che c’è. Neppure un albergatore che si è detto soddisfatto è stato preso sul serio! Gli si fa notare che se lo è non è per merito del Parco (e ci scommetto che se non lo fosse, allora sarebbe sì, sarebbe colpa del Parco).

    (D.M.)

    • Firma - d.m.
    • Ma lei cosa ne sa di cosa, quanto e come partecipiamo alla vita e alle manifestazioni in Appennino? Lo sa, di me? Ecco. Quindi prima di parlare s’informi. Se poi è convinto della buona gestione da parte del Parco, tanto meglio per lei. La miopia è una virtù. Gufo pride!

      (Serb)

      • Firma - Serb
    • Personalmente io critico ma mi firmo. Partecipo ad un gran numero di iniziative, chiunque le organizzi e, sempre personalmente, cerco di dare il mio modesto contributo per migliorare la nostra montagna. Proprio per questo, perché ne sono bene a conoscenza, mi permetto di indicare le cose che non funzionano e non per goderne, ma per chiedere di porvi rimedio. Sono comunque disposto a collaborare, per le mie capacità, con chiunque abbia voglia di fare qualcosa per migliorare la situazione in cui questa terra si trova. Sicuramente ha ragione nel dire che criticare è più facile che proporre, però tenga presente che lei sta facendo la stessa cosa, sta criticando chi critica e senza proporre assolutamente nulla, ma chissà, forse lei è felice così.

      (Antonio Manini)

      • Firma - AntonioManini
    • Non mi sono risentito, anzi, come sempre mi diverte: a chi gli si era rivolto in una forma, penso ritenuta non gradita, il Presidente rispondeva: “Gli intenti offensivi e gli insulti qualificano chi li firma e non chi li riceve.” Non è un copia-incolla, mi creda, sono andato a memoria, perchè perle così sono preziose.

      (mv)

      • Firma - mv
  12. Penso che in un’area pregevole dal punto di vista ambientale come la nostra, il turismo equestre sia poco sfruttato. E in un Parco nazionale questa dovrebbe essere un’attività principe dedicata a persone di tutte le età. Ad esempio, il maneggio di Ventasso è funzionante, lo è stato nell’estate appena trascorsa? Ci sono corsi dedicati a bambini e ragazzi? Sarebbe interessante se qualche amministratore o abitante di Ramiseto ci rispondesse.

    (Ic)

    • Firma - ic
  13. Signor Giovanelli, come può difendersi quando ha lasciato un borgo che ha voluto nel Parco poco più di due anni fa e che ora rischia l’isolamento a causa dell’inaccessibilità stradale? Dopo le sue promesse non si è più visto nel borgo di Camporaghena e forse nemmeno sa dell’attuale situazione. Si è fregiato del fatto che sia riuscito ad integrare territorio al parco e due borghi caratteristici come Torsana e Camporaghena, ma poi li ha abbandonati. Un misero cartello che Le abbiamo dovuto sollecitare più volte è l’unico segno tangibile presente.

    (Simone Baldini)

    • Firma - Simone Baldini
  14. Non ho mai espresso piena soddisfazione per la gestione del Parco, né tantomeno mi rivolgo personalmente all’uno o all’altro commentatore quando lamento una scarsa partecipazione alle iniziative organizzate nei nostri paesi montanari ma, ovviamente, lo riferisco alla popolazione in generale (e non parlo di feste paesane, tortellate e feste della birra, intendiamoci! a quelle c’è una vastissima partecipazione), alle iniziative di tipo culturale è difficile richiamare le persone, non prendiamoci in giro, dai! In quanto alla gestione del Parco avrei mille critiche da muovere, ma cerco di farlo quando è opportuno e nel merito di quelle che sono le sue funzioni e le sue finalità e non per i tombini, le cunette sporche, la gestione delle attività commerciali dei privati, la crisi economica, lo spopolamento della montagna ecc… Ovvero tutte quelle questioni per cui molti continuano ad attaccarlo e chiamarlo in causa. Insomma, non voglio certo ergermi a difensore del Parco ma mi infastidiscono anche le litanie alla “piove, Governo ladro!” che spesso si leggono in questi dibattiti. Per quanto riguarda il mio contributo, con molta umiltà, in effetti non so quanto possa pesare, ma cerco di fare il meglio che posso nel mio lavoro e nel mio ruolo di privato cittadino, rispettando il più possibile gli altri, l’ambiente in cui vivo e anche le istituzioni, che lo meritino o meno: secondo il mio punto di vista questo costume di non avere più alcun rispetto per le istituzioni e per la cosa pubblica in generale lo vedo come molto pericoloso. Il giudice Falcone diceva che “lo Stato non è altro da noi, lo Stato siamo noi”: forse con il nostro comportamento di singoli possiamo contribuire ad una buona o cattiva gestione molto più di quanto possiamo immaginare.

    (D.M.)

    • Firma - d.m.
  15. Vedo con piacere che ha smorzato i toni rispetto al suo messaggio precedente. E’ ovvio che noi per primi dobbiamo fare di più, questo è anche stato detto, prima dell’intervento di Giovanelli. Risulta però inaccettabile, a mio modo di vedere, che il Senatore (a proposito, Onorevole, c’è ancora?) elenchi la solita inesistente sfilza di successi raggiunti. Questo no. Le varie feste paesane sono tenute insieme e realizzate proprio grazie alla partecipazione gratuita di gente comune. Il “piove, Governo ladro” è stata la risposta, meritata, a chi vanta il poco o nulla. Buona giornata.

    (Serb)

    • Firma - Serb
  16. Complimenti Sen. Giovanelli per i numerosi risultati ottenuti col Parco in questi anni. Ma lei è la stessa persona che ha ricoperto importanti incarichi politici negli ultimi 30 anni e quindi contribuito in modo rilevante alla disfatta della nostra montagna, o un omonimo? Buona giornata.

    (Paolo Diambri)

    • Firma - paolo diambri