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Castelnovo ne’ Monti in tilt, le scuse di Seta: negligenza del conducente

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Corriera Vetto Castelnovo in panne nella neve (1)In merito a quanto accaduto ieri a Castelnovo ne' Monti e altresì documentatoci con foto dai lettori, interviene la stessa Seta con una nota ufficiale.

"Seta intende innanzitutto scusarsi con gli utenti coinvolti nell’episodio avvenuto ieri a Castelnovo ne' Monti per il disagio loro arrecato, precisando altresì che l’inconveniente è dovuto ad una negligenza da parte del conducente che, pur disponendo di catene da neve a bordo del mezzo (dotazione standard per i mezzi Seta in servizio in montagna nel periodo invernale), ha ritenuto non necessario fermarsi per montarle dal momento che si trovava ormai prossimo alla destinazione".

"L’episodio ha riguardato la corsa 48002 Reggio Emilia-Vetto-Castelnovo ne' Monti partita alle ore 6,05 da piazzale Europa: dopo più di un’ora di viaggio il bus è giunto in prossimità di Castelnovo ne' Monti, dove le condizioni di percorrenza della strada (nevicava copiosamente) erano tali da richiedere il montaggio delle catene da neve. L’autista, però, non ne ha ravvisato la necessità ed ha deciso di proseguire lo stesso. Tuttavia, allorchè si è trovato all’imbocco della strada che conduce al polo scolastico Cattaneo-Dall’Aglio, non ha potuto far altro che fermare il mezzo a causa della pendenza della strada e dell’abbondante neve che la ricopriva. Contravvenendo al regolamento, quindi, il conducente ha fatto scendere i passeggeri fuori fermata ed ha consigliato loro di proseguire a piedi dal momento che il polo scolastico  era distante solo poche centinaia di metri. Per la sua condotta inappropriata, l’autista verrà sottoposto ad un provvedimento disciplinare".

"Seta ribadisce il proprio rammarico per l’accaduto e porge le proprie scuse ai diretti interessati, che come previsto dalla carta dei servizi hanno diritto ad un rimborso per il disservizio subito".

L’azienda coglie l’occasione per ribadire come tutti i mezzi in servizio nell’Appennino reggiano sono sicuri ed affidabili, in quanto dotati di pneumatici da neve con mescola performante anche alle basse temperature e tassellatura più marcata rispetto alle prescrizioni di legge. Lo spessore minimo del battistrada (garantito dal fabbricante) è infatti di 10 millimetri anziché i 2 millimetri previsti dal Codice della strada, proprio per garantire la massima sicurezza anche in presenza di precipitazioni nevose particolarmente intense. Tutti i mezzi Seta, inoltre, dispongono a bordo di catene da neve, da utilizzarsi a discrezione dell’autista qualora le condizioni di percorribilità delle strade le rendano necessarie.

7 COMMENTS

  1. Sono stato, come tanti, in corriera per 5 anni: neve, ghiaccio, bel tempo… Insomma, non ci sono mai state problematiche riguardanti la neve sulla mia corriera. Capisco possano avvenire episodi particolari (considerato che per montare le catene alle ruote posteriori ci voglia una buona quantità di tempo), ma le corriere sono sempre state gommate adeguatamente e guidate con una certa capacità in qualsiasi condizione. Un episodio simile non può scatenare una “class action” in quanto è da ritenersi un episodio remoto. L’unico motivo di critica verso i mezzi pubblici è il fatto che all’interno non ci sia ordine: scritte, sedili bruciati con accendini, vetri con crepe, tutti danni dovuti alla scarsa quantità di rispetto di passeggeri vandali e a quanto pare educati da famiglie inesistenti. L’educazione prima di tutto, una corriera girata su una neve precaria è ben da meno che non tutto il resto. Pensate.

    (Luca Picciati)

    • Firma - Luca Picciati
  2. Qualcuno mi dica quanto tempo ci vuole per montare le catene da neve su una corriera; butto lì una mezz’ora abbondante? Se sei pratico diciamo che te la cavi, se non sei pratico ti ci vuole poco meno di un’ora. Ora immaginate le proteste di tutti quei genitori i cui figli arrivino in ritardo a scuola, i disagi a mio parere sarebbero stati ben maggiori. Io credo che l’autista bene abbia fatto a non montarle se è stata una questione di qualche centinaio di metri da farsi a piedi. Seta ridicola, come (quasi) sempre.

    (Stefano)

  3. Il commento era per Luca Picciati, non Panciroli come da me erroneamente scritto. Luca Panciroli, concordo pienamente con te. Ciò non toglie che l’autista deve essere in grado di montare le catene, se necessario. Poi sono d’accordo con te che anche se i ragazzi hanno dovuto fare 200 metri a piedi è sicuramente stato più prudente che non tentare la salita con il bus pieno. Mi domando però quanto abbia rischiato quell’autista andando in giro senza catene quella mattina. Il pullman dietro di lui, nelle foto già pubblicate su Redacon, aveva le catene montate. Troppo spericolato il primo o troppo prudente il secondo? Lascio a te l’ardua risposta. Poi ti appoggio pienamente su tutto ciò che hai scritto in merito alla maleducazione dei ragazzi che usano i mezzi pubblici. Ma su questo pare ormai inutile ogni commento.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - FABIO MAMMI
  4. Concordo con Luca Picciati! Sono 6 anni che prendo la corriera da studente e faccio notare che alcuni autisti (magari anche più esperti) non hanno mai montato le catene da neve, nemmeno con 20 centimetri di essa sulla strada. Per fare 150 metri a piedi non è mai morto nessuno, anzi. Una cosa del genere può capitare a tutti. Ricordo inoltre che la neve in strada quella mattina era veramente minima, quindi montare o no le catene è una scelta del conducente, evidentemente esso era molto tranquillo sull’incolumità dei passeggeri e sulla sicurezza del mezzo. L’unico punto in cui quasi tutte le corriere si sono fermate è la salita precedente all’istituto! Quindi per favore non facciamone un caso di stato e, anzi, preoccupiamoci di tutta quella gente che sfrutta i servizi Seta quotidianamente senza il pagamento tariffario adeguato ed in aggiunta danneggia i mezzi!

    (Riccardo Rossi)

    • Firma - Riccardorossi
    • Concordo sul fatto di non farne una tragedia e che qualche metro a piedi non fa male. Considerando poi tutti gli studenti che girano per il centro in orario scolastico credo che per loro fosse una normale passeggiata. Diciamo che molti sono diventati esigenti e che non sono più capaci di sopportare i disagi della neve. Se non ci sono più gli inverni di una volta è pur vero che non ci sono più i montanari di un tempo.

      (Alessandro)

      • Firma - Alessandro
  5. Da pendolare mi associo a quanto scritto dal signor Picciati: un episodio del genere è nella norma e magari se l’autista si fosse fermato a montare le catene ci sarebbero state ugualmente le proteste perché i ragazzi sarebbero arrivati in ritardo a scuola. L’autista ha provato, non c’è riuscito ed ha fatto bene a fare scendere tutti, ha scelto il male minore. In tanti anni di viaggio è successo anche a me e nessuno è finito sul giornale. Mi auguro che i ragazzi, una volta a terra, si siano messi in fila “ordinatamente” per non farsi arrotare da altri mezzi in transito e non come fanno di solito che avanzano disordinatamente e attraversano la strada senza nemmeno guardare se sopraggiungono macchine. Per quanto riguarda le scritte sugli autobus, anche se è un argomento che non c’entra nulla, vorrei ribadire che dovrebbero essere accolte anche le proteste della gente che si avvale dei mezzi pubblici per scendere in città a lavorare. Ci sono autisti che cercano di fare rispettare le regole a chi mette i piedi sui sedili dove si potrebbero sedere altre persone, a chi butta a terra gli zaini in mezzo alle corsie destinate al passaggio, ecc. e si rimediano un bel ” Fatti i … tuoi”. Per me non è una cosa normale, è questa l’educazione che hanno ricevuto?

    (C.)

    • Firma - C.
  6. Ciò che è stato riportato anche sui giornali non è corretto. Il mezzo ha scaricato gli studenti in località Rosano mentre nevicava e il manto stradale era assai scivoloso, gli studenti hanno proseguito a piedi fino alla località Casino. Come si vede dalla foto il pullman non era fermo in prossimità del polo scolastico, ma nella discesa di Rosano. Grazie.

    (Un passeggero)

    • Firma - ( Un passeggero )