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“Trivelle sì, trivelle no”…  

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Che la Regione sia un ente costoso, di dubbia utilità e che a volte si siano lette cronache di  corruttibilità dei suoi componenti è cosa ripetuta da tempo dai componenti il tavolo politico-letterario Ernest Hemingway. Che le Regioni siano troppe è altrettanto noto. Che i compiti e l’autonomia delle Regioni siano da rivedere è non più procrastinabile. L’ultimo paradosso è stato che alcune Regioni si sono schierate contro il Governo e il Parlamento e abbiano coinvolto oltre 46milioni di elettori in cose che avrebbero dovuto risolvere loro con buon senso e logica.

Al tavolo Hemingway forte è l’impressione che più che un referendum su “Trivelle sì, trivelle no” si sia trattato di un referendum su “Renzi sì, Renzi no”.

Al tavolo sono stati profeti: avevano previsto che il quorum non si sarebbe raggiunto e che i votanti non sarebbero stati più del 32% del corpo elettorale. Nonostante tale risultato, un tronfIo presidente di Regione, proclama: “Abbiamo vinto…”

Una “vittoria” costata alla collettività  300 milioni di euro che lo Stato, ergo noi tutti avremmo potuto spendere per i “nuovi martiri, gli esodati che stanno aspettando giustizia”. Al tavolo Hemingway ritengono che quei 300 milioni di euro dovrebbe essere recuperati tagliando i trasferimenti a quelle Regioni che tale referendum hanno promosso. Recuperati sì, ma non per fare cassa bensì, come detto, essere utilizzati per fini ben più nobili.

(Il portavoce dei tavolo Hemnigway – Mario Guidetti)

 

1 COMMENT

  1. Visto il livello delle argomentazioni più che tavolo Hemingway lo ribattezzerei tavolo Carbone (quello del Pd). Le idee sono ottime: se abolissimo le elezioni tout court sai quanti soldi risparmieremmo! Mannaggia che spreco.

    (Ellebi)

    • Firma - ellebi