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Cosa avviene nella mente di chi decide di uccidere, uccidendosi, persone inermi e indifese?

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Serata della più stretta attualità quella di martedì 26 con inizio alle 21 alla Cantoniera di Casina. Ce lo dicono i titoli stessi sia del momento *Giovane con la tesi di Ambra Bernardi “La droga dello stupro” che del libro di Augusto Gentili “Fenomenologia del fondamentalismo religioso” appena edito da Paolo Emilio Persiani.

Se non tutti conoscono l’esistenza di una droga che rende attive, collaborative e dimentiche le vittime di uno stupro, credo appartengano invece al pensiero di tutti le domande alla base del libro di Gentili: quali sono gli aspetti psicopatologici che caratterizzano il fanatismo religioso? Cosa avviene nella mente di un essere umano che decide di uccidere, uccidendosi, persone inermi e indifese? Cosa porta individui, spesso –apparentemente?- integrati nella società occidentale, a compiere tale scelta? In nome di quale dio si può attuare questo scempio dell’umano? Il Dio dell’aldilà o il Dio dell’aldiqua?

Il dottor Augusto Gentili, medico psichiatra e psicologo analista molto noto in montagna per svolgere la sua attività professionale tra Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti,  cerca di dare una risposta attraverso gli strumenti teorici forniti dalla psicologia analitica di Carl G. Jung: è infatti docente del Centro Italiano di Psicologia Analitica (CIPA) e membro dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica e autore di diverse pubblicazioni tra cui “Il martire e l’eroe, S. Sebastiano e S. Giorgio. Riflessioni su due figure archetipiche”. Il libro che viene presentato questa sera alla Cantoniera di Casina non è un saggio per specialisti ma un discorso rivolto a tutti su un tema del nostro tempo centrale nella vita di tutti.

Ambra Bernardi, laureata in psicologia all’università di Parma, sta frequentando un master in criminologia presso l’università la Sapienza di Roma, con l’obiettivo di diventare criminologa. Alla Cantoniera interviene nello spazio che l’edizione 2016 dei Martedì alla Cantoniera, curata come sempre da Giovanna Caroli per il Comune di Casina, riserva al Gusto *Giovane; nella sua tesi ha considerato i processi di socializzazione nell’adolescenza e il consumo di droga per fissare poi la sua attenzione sulla droga che facilita lo stupro, parte quest’ultima che svilupperà per il pubblico della Casa Cantoniera.

Al termine la degustazione sarà offerta dal ristorante pizzeria La Crepa e da Conad Casina.