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La senatrice Pignedoli sulla legge contro lo spreco di alimenti

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Pignedoli Leana (Large)

"Basta allo spreco alimentare: martedì al Senato abbiamo approvato in via definitiva un disegno di legge di iniziativa Pd che incentiva i cittadini a sprecare meno e semplifica le procedure per produttori e commercianti che vogliono donare prodotti, non più vendibili ma consumabili e perfettamente conservati, ad associazioni che aiutano gli indigenti. Non parliamo di numeri residuali. Lo spreco alimentare vale nell’Ue 143 miliardi di euro all’anno, per 173 Kg procapite di cibo buttato. Il 70% dello spreco europeo deriva dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. Il 20% del cibo prodotto in Europa finisce per diventare spreco alimentare. In Italia, secondo i dati del progetto Fusions – Last Minute Market e UnIbo, lo spreco alimentare domestico vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil, 800 euro a testa. Eppure secondo l’Istat in Italia le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione, quelle in povertà assoluta il 9,9%".

Ad affermarlo è la senatrice Pd Leana Pignedoli che prosegue: "da tempo parliamo di questa proposta per ridurre lo spreco, ne abbiamo discusso anche a Reggio Emilia in diverse sedi e finalmente oggi è legge. Certo, non basterà una legge a farci cambiare il nostro stile di vita, ma sono tanti piccoli tasselli che possono portarci ad un diverso approccio al consumo. Tra questi tasselli penso naturalmente anche al disegno di legge che ho presentato sulla ristorazione scolastica che ha iniziato l'iter in commissione. E' un fattore innanzitutto culturale e di educazione. Quindi, ben vengano incentivi e semplificazione per la donazione di cibo, così come la possibilità di donare farmaci correttamente conservati ad onlus che sotto prescrizione medica possano distribuirli e, ancora, alle family bag nei ristoranti e alla raccolta dei prodotti direttamente nei campi, da parte di associazioni che si accordano con i produttori. Ma la parte più importante - conclude Pignedoli - credo sia il sensibilizzare e informare tutti noi cittadini, non solo su giornali e tv (come previsto dalla legge) ma anche nelle scuole e soprattutto in un cambio di approccio di ognuno di noi".

5 COMMENTS

  1. Complimenti per questo importante lavoro che aggiunge uno strumento prezioso alla lotta contro una diffusa pratica tra le più incivili e inaccettabili: gettare via il cibo, prodotto del lavoro dell’uomo e della generosità della natura. Come sempre la coscienza e la consapevolezza individuali saranno un indispensabile ingrediente affinché la legge possa dare gli auspicati frutti.

    (Lucia Manicardi)

    • Firma - LuciaManicardi
  2. Tra le tante cose del mondo antico, c’era l’ora scolastica di economia domestica, rivolta alle ragazze delle medie e solo a loro: si insegnava a fare le faccende, a far quadrare i conti e a cucinare senza sprecare. Finalmente una rivoluzione: “basta allo spreco alimentare”, si tuona oggi in Senato, e giù un Niagara di statistiche, non manca il nuovissimo verbo “sensibilizzare”, e, of course, non manca nemmeno il family bag unito all’ormai classico “fattore culturale”. Se l’avessero chiuso davvero, o lo chiudessero davvero, avrei forse un motivo per votare sì.

    (mv)

    • Firma - mv
  3. A quando, invece, parlando di farmaci, il consumatore può vedersi venduta la quantità necessaria stabilita dal medico e non, ipotesi, per una cura di tre-quattro giorni, dovere acquistare una quantità maggiore per poi lasciarla scadere, se non più utilizzata? Questa sarebbe un’altra piccola rivoluzione ed un risparmio notevole per le famiglie. Comunque l’iniziativa della Senatrice è da approvare.

    (C.)

    • Firma - c.
  4. Non conosco la legge che, tuttavia, spero di leggere al più presto. Spero che, tra le altre cose, vi sia scritto anche che almeno una certa percentuale di alimenti venduti nei supermercati debba essere in confezioni piccole, senza che ciò vada ad incidere sul costo del prodotto. Mi spiego meglio: se devo comprare le uova e me ne servono 2, perché devo comprarne per forza 4 o 6 (con l’aggravante che 4 uova costano più di 6 perché la confezione ha il suo peso…). Sono proprio curiosa di vedere cosa dice la legge, ma soprattutto sono curiosa di vedere se poi non va a cozzare con le rigide (e sacrosante) norme di igiene e sicurezza degli alimenti.

    (MB)

    • Firma - MB
  5. Molto interessante e lodevole questa attenzione allo spreco alimentare e certamente una legge che la regolarizza era necessaria, tenendo presente della crisi e dello stato di povertà in cui molte persone oggi si trovano. Penso però che per primi ad applicare questa regolarizzazione debbano essere ospedali e scuole che muovono un’enorme quantità di cibo e di avanzi pagati dai contribuenti e dallo Stato. Il cittadino già cerca da solo di regolarizzarsi poichè la crisi ha toccato la borsa della spesa di tutti noi. Concordo con la persona che sopra si firma MB che suggerisce di fare confezioni più piccole per l’acquisto dei prodotti, ma io aggiungerei che sarebbe meglio ritornare ad acquistare solo a numero o a peso senza confezioni per evitare spreco di imballaggi inutili che producono solo pattume e sono un costo. Spero di leggere presto il testo di questa legge e auguro alla nostra Senatrice un buon lavoro sempre a favore dei cittadini. Grazie.

    (Simonasentieriartista)

    • Firma - simonasentieriartista