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Sgominata organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe e-commerce e truffe con assegni circolari falsi

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carabinieriDall’alba di oggi tra l’Emilia e Lombardia un centinaio di Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, supportati dai colleghi in forza al comando provinciale di Reggio Emilia, stanno dando corso all’operazione “Last fraud”, ovvero “L’ultima truffa”, con l’esecuzione di 11 provvedimenti cautelari emessi dall'autorità giudiziaria reggiana nei confronti di altrettanti indagati e 20 perquisizioni finalizzate al recupero di ulteriore refurtiva.

Una complessa attività investigativa, quella condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia castelnovese, coordinati dal dott. Giacomo Forte, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, che ha portato a sgominare un’organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe e-commerce e truffe con assegni circolari falsi.

Oltre 400 i raggiri compiuti in tutt’Italia per un “fatturato” del malaffare stimato in oltre 1.500.000 euro.

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Aggiornamento ore 13,10

I carabinieri, partendo da vari procedimenti penali a carico di un soggetto residente nel comprensorio montano, nei quali risultava indagato per una pluralità di truffe attuate a carico di numerosi soggetti residenti in varie parti d’Italia, accertavano la sussistenza, sin dal novembre del 2014, di un gruppo organizzato dedito alla commissione, fra l’altro, di reati di truffa non solo con il sistema postepay, ma con l’uso di assegni contraffatti consegnati in pagamento di merce messa in vendita dagli ignari truffati.

Le modalità con cui l’organizzazione criminale, facente capo ad una singola famiglia dimorante in Cavriago, operava erano sostanzialmente due:

a) la prima avveniva con la pubblicazione su internet (prevalentemente sul sito Subito.it) di un annuncio di vendita di un bene con l’indicazione di un numero di telefono. L’ignaro truffato contattava l’utenza intestata al nominativo fittizio e contrattava la vendita del bene con l’usuario del telefono medesimo addivenendo ad una stipula cui seguiva una richiesta di anticipo da effettuare mediante ricarica su carta postepay. Una volta effettuata la ricarica non veniva consegnato nulla e l’utenza con cui si era addivenuti ai contatti diveniva irrintracciabile. Le indagini hanno poi chiarito che in molti casi il profitto della truffa veniva dirottato in altre carte di credito in modo da impedire di risalire al provento e di recuperarlo;

b) la seconda metodologia era reperire, sempre sui siti di e-commerce, beni in vendita, per lo più macchine operatrici di ingente valore, che, dopo essere stati acquistati dagli appartenenti al gruppo criminale mediante pagamento con assegni circolari falsi o provento di delitto, venivano inviati nei paesi dell’est Europa.

Nel corso dell’attività d’indagine, proseguita per oltre un anno è mezzo, oltre ad essere stati recuperati numerosi elettrodomestici (400 Bimby e Folletto) ed orologi di elevato valore commerciale (Rolex, Vacheron Constantin, Zenith El Primero), per un valore complessivo di circa 1.500.000 euro, sono stati individuati i canali di riciclaggio dei proventi delle attività delittuose che sono stati oggetto di sequestro preventivo con riferimento alle somme di danaro, costituenti saldi attivi delle consistenze finanziarie e/o valutarie, titoli azionari, obbligazioni, quote, crediti e/o diverse attività finanziarie comunque qualificabili (centinaia di migliaia di euro).

A seguito dell’intensa attività d’indagine, coordinata come detto dal dott. Giacomo Forte, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale reggiano, accogliendo parzialmente l’impostazione accusatoria, ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Roberto Truzzi, 56enne di Cavriago, Baldassarre Ferracane di Reggio Emilia e Afrim Estrefi, 39enne albanese residente a Reggio Emilia, degli arresti domiciliari per Gianluca Bianchi, 31enne di Cavriago, Noemi Bianchi, 35enne, e Amos Cena, 39enne, entrambi di Cavriago, Giuseppe De Martino Miniero, 30enne di Casina, Giuseppe Ticali, 46enne di Reggio Emilia, dell’obbligo di dimora nei confronti di Nelis Della Santina, 32enne di Correggio, e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Sonia Bianchi, 54enne di Cavriago e Alfonso Mendicino, 41enne crotonese abitante a Cavriago.

Nell’ambito dello stesso filone d’indagine sono tuttora in corso accertamenti sul conto di altri soggetti responsabili di contraffazione e riproduzione di opere prevalentemente di pittura o grafica e di oggetti di antichità e di interesse storico o archeologico, alla loro detenzione e messa in commercio, alla successiva autenticazione della documentazione attestante l’autenticità di tali opere e oggetti, alla falsificazione di fideiussioni bancarie e lettere di credito ed al successivo utilizzo di tali prodotti per commettere truffe in pregiudizio di terze persone.

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Aggiornamento ore 13,25

Il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Enrico Bini, interviene per esprimere soddisfazione in merito alle risultanze dell'operazione “Last fraud” condotta dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia castelnovese: “Ringrazio per l'impegno costante e le capacità che dimostrano quotidianamente gli uomini della Compagnia di Castelnovo e il comandante Dario Campanella. In questa operazione specifica i Carabinieri e la magistratura hanno dimostrato di saper intercettare modalità di truffa telematiche, complesse e articolate, che hanno posto delle oggettive difficoltà per risalire ai responsabili. Alla fine l'impegno ha premiato, portando all'individuazione di una rete di responsabilità molto vasta e di un giro criminale consistente. Ai Carabinieri va il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza per un lavoro rischioso e impegnativo che conducono ogni giorno”.

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