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Sull’ospedale Sant’Anna e il punto nascite

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Riceviamo e pubblichiamo.

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ruL’encomiabile opera svolta da comitati e associazioni ha avuto il prezioso effetto di sensibilizzare e mobilitare il nostro territorio per la salvaguardia dell’ospedale S. Anna, che la montagna reggiana ha sempre sentito come qualcosa di proprio e irrinunciabile, e che non poteva essere messo in discussione, vuoi perché lo ha visto crescere negli anni, vuoi perché la presenza di una struttura ospedaliera è molto importante, se non  fondamentale, per un territorio come il nostro e per il suo futuro,  vuoi perché ci è stato sempre detto che il nosocomio di  Castelnovo ne' Monti era, ed era destinato a rimanere, uno dei tre poli ospedalieri provinciali.

Quanto fatto dai comitati e associazioni ha anche ricordato alla politica, o  perlomeno a quella parte  della stessa che sembrava non accorgersene, o non voleva farlo, che si stavano moltiplicando i segnali per temere che fosse in atto un ridimensionamento del nostro presidio ospedaliero, nonostante tutte le assicurazioni ricevute e di fronte a questa evidenza, ormai innegabile, abbiamo poi tutti cercato di far fronte comune e di muoverci in sintonia, indipendentemente dal colore e collocazione politica, anche se a dire il vero qualcuno ha cercato in qualche momento di prendersi più meriti di altri.

L’unione fa sicuramente la forza, come si dice, e il fatto che si ritrovino insieme e per più volte molte persone va proprio in questo senso, ma si arriva alla fine ad un punto nel quale questa forza esaurisce la sua funzione, perché quando le parti si confrontano, anche ripetutamente, c’è chi porta da un lato numeri, dati tecnici, ecc. e c’è dall’altro, come nel nostro caso, chi avanza le proprie ragioni, che sono soprattutto di natura sociale, cioè meno tecniche ma non meno importanti e occorre quindi un soggetto che faccia la sintesi e tiri le conclusioni, soggetto che non può essere che la politica, segnatamente quella che ci governa ai vari livelli istituzionali, in particolare la politica regionale, visto che presiede alla organizzazione sanitaria.

I decisori politici conoscono ormai molto bene la nostra situazione, sotto i vari punti di vista e sono quindi in grado di prendere le decisioni al riguardo,  anche se possono essere scelte non facili, ma questo è un compito che spetta a loro e al quale non possono sottrarsi, pena lo svilire il ruolo della politica, e del resto le democrazie moderne sono nate proprio per trovare la sintesi tra esigenze varie e per evitare che vi siano classi sociali che prevalgono sulle altre fino a sottometterle, o far sì, per venire al caso nostro, che i territori economicamente più forti e popolosi abbiano a fare la parte del leone assorbendo risorse e servizi a scapito dei territori più decentrati e più deboli.

(Robertino Ugolotti)

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