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Vladimir in Cielo. Aristide Gazzotti scrive dalla casa de los niños in Bolivia

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Aristide GazzottiDio è Dio dei vivi non dei morti perché tutti noi siamo vivi per lui!

In questo giorno in cui si è addormentato per sempre il nostro Vladimir risuona con forza la verità del Vangelo di domenica scorsa: “Dio è Dio dei viventi non dei morti!”

Vista la grave situazione di salute di Vladimir avevamo chiesto al Signore il regalo che se lo prendesse nel sonno. E così è stato: l’ultimo giorno Vladimir si è assopito e si è spento lentamente e nella pace. Siamo stati vicini a lui in questo ultimo mese di una storia difficile, perché lui ce l’ha chiesto e perché la nostra casa accoglie con affetto persone come lui che sono considerate "ultime". In questo ultimo mese ha riposato in un letto pulito e caldo e non su cartoni in un marciapiede. Ma soprattutto ha rivisto i suoi due figli maggiori e si è stretta al petto la loro foto, come consolazione per la sua vita difficile come padre.

Ogni mattina Vladimir mi aspettava al ritorno dalla messa per ricevere con solennità la Comunione, l’unico alimento solido che riusciva ad ingerire.

E poi un altro regalo: ieri l’ultima persona che gli ha inumidito la bocca riarsa dalla malattia è stata Pamela, madre dei suoi tre figli, che ho convinto e raccolto dalla strada perché anche lei venisse a dargli un abbraccio. Una riconciliazione anche con lei dopo 8 anni di separazione e di disordine.

Da oggi anche Vladimir riposerà nel cimiterino della nostra cappella e sullo sfondo della cappellina rimarrà la sua ultima foto insieme a molte, molte altre di amici, fratelli, genitori e figli nostri a ricordarci questa verità profonda che sgorga con sempre maggior chiarezza e umiltà dall’esperienza della casa de los niños: “Dio è Dio dei viventi non dei morti!”

Noi lo sperimentiamo ogni giorno: Dio è Dio dei vivi e noi viviamo grazie a lui per l’amore che ci ha dato da condividere con tanti, soprattutto con persone ammalate.

La storia della casa de los niños è una storia che nasce da una certezza spirituale profonda che abbiamo imparato a conoscere e a costruire giorno dopo giorno pur con tutti i nostri limiti.

E’ nella parola del Vangelo che cerchiamo il riscontro del nostro agire e la luce per le nostre scelte.

Siamo profondamente convinti che è questo il tesoro che portiamo dentro e che vogliamo comunicare.

Accompagnare Vladimir in queste ultime settimane che l’ha riaffermato e ha rimesso in luce le scelte di fondo della nostra storia comune.

Oggi vorremmo chiedere a Dio un altro regalo: che tanti che ascoltano, leggono, sfiorano e accompagnano la storia e l’esperienza della casa de los niños si trovino faccia a faccia - come Vladimir oggi - con questo nostro Dio che è Dio dei vivi.

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