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Toano più sicura con la videosorveglianza

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carlo-benassi-vicesindaco-del-comune-di-toanoDa Natale il territorio toanese è più sicuro grazie all’attivazione di un sistema di videosorveglianza.

“Per ora sono state messe in funzione dieci telecamere digitali nei punti di accesso stradale al nostro comune - spiega il vicesindaco Carlo Benassi - ma il progetto di sicurezza territoriale procederà con il controllo dei centri abitati. Inoltre offriremo la possibilità ai privati, in particolare chi ha attività commerciali o artigianali, ma non solo, di mettere in collegamento i loro dispositivi col sistema di monitoraggio comunale, gestito dalla polizia urbana”.

L’iniziativa è nata “in accordo con le forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia di Stato - prosegue Benassi - e realizzata con la collaborazione della Prefettura e la disponibilità della Provincia e del Comune di Villa Minozzo. Oltre alla vigilanza diretta delle strade d’accesso al toanese, grazie alla centrale operativa per la visualizzazione delle immagini collocata presso il comando della nostra municipale, potranno essere messe a disposizione delle autorità competenti tutte le registrazioni utili per la tutela del patrimonio pubblico, la prevenzione e la repressione di attività illecite, il controllo e il miglioramento della viabilità”.

Sottolinea poi il vicesindaco, con delega ai lavori pubblici: “Le videocamere finora installate, che funzionano anche nelle ore notturne, sono state collocate a Ponte Dolo, Ponte Secchia e agli incroci della chiesa di Vogno, di Quara, Montebiotto e Bonzeti, dell’isola ecologica di Cerredolo, del ponte di Cavola, di via Pala a Corneto e di San Bartolomeo a Gatta”.

L’intero sistema “viene gestito - conclude Carlo Benassi - nel pieno rispetto della legge sulla privacy. Infatti l’accesso alla centrale di controllo e ai dati raccolti e trattati è consentito esclusivamente a personale autorizzato. Per le attuali esigenze e in applicazione del principio di proporzionalità i dati sono conservati fino alle ventiquattro ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività, nonché nel caso in cui si debba aderire ad una specifica richiesta investigativa dell’autorità giudiziaria o di polizia giudiziaria. Il costo di realizzazione della videosorveglianza nei dieci ingressi viari del territorio comunale ammonta a 61.200 euro”.

 

10 COMMENTS

  1. Tutti i comuni dovrebbero dotarsi di sistemi analoghi, spero però che i dati vengano conservati in modo corretto. Inoltre aggiungo che vorrei un presidio di vigilanza sul territorio maggiore, anche con pattuglie in borghese pronte a fermare i farabutti.

    (Davide)

    • Firma - davide
  2. E a Villa Minozzo cosa si aspetta a farlo? Oppure si teme per la privacy di qualcuno o forse siamo in un’isola felice, immuni da tutte le scorribande della malavita che vanno aumentando di giorno in giorno? Sarebbe ora di cominciare a pensare un poco anche ai poveri cittadini che sono costretti a vivere trincerati nelle proprie abitazioni, con la paura di sentirsi scardinare la porta, con tutte le conseguenze che ben conosciamo, purtroppo.

    (Beppe, un cittadino di Villa, preoccupato per la propria incolumità)

    • Firma - Beppe
  3. Mettere telecamere su un ponte o all’isola ecologica non è un deterrente. I punti scelti per la collocazione di tali mezzi di sorveglianza non sono idonei al controllo. Per la sicurezza delle persone e delle famiglie vanno posizionati in prossimità delle abitazioni. Così sono pressoché inutili. Sarebbe inoltre opportuno che l’amministrazione comunale destinasse denaro anche per installare autovelox nei punti nevralgici e popolati, dato che l’intero comune ha parte degli ingressi di casa direttamente in strada e sono privi di marciapiedi o altro mezzo di sicurezza. Ma la vita delle persone evidentemente non è così importante. Come al solito facciamo le cose un po’ così….

    (Silvia)

    • Firma - Silvia
  4. Le telecamere posizionate per fini istituzionali/sicurezza urbana hanno scopo di fornire ulteriore materiale visivo in caso di indagini seguite a illeciti accaduti nel punto in cui queste sono istallate. Si parla ovviamente di illeciti di una certa entità, con conseguenze penali, come furto, atti vandalici, omissione di soccorso su incidente con ferito, incendio doloso ecc… Hanno anche possibilità, come detto, di monitoraggio in tempo reale, ma con i tagli di fondi e calo di organico dei Comuni quale Comune paga un agente a stare fisso tutto il giorno a guardare i monitor? Pochissimi, forse le grosse città in punti “critici”. La legge della privacy viene sempre rispettata, poichè se non succede un evento tale da chiedere l’utilizzo delle immagini da parte dell’autorità investigativa, entro 7 giorni al massimo devono essere automaticamente cancellate.

    (Davide)

    • Firma - Davide
    • Concordo su tutto tranne che su una cosa, non è indispensabile che vi sia uno a sorvegliare i monitor tutto il giorno, i filmati vengono registrati e quindi è possibile visionarli anche il giorno dopo per controllare sia i movimenti delle auto che delle persone, in modo da risalire ai responsabili dei reati. D’altronde è così che, in altri territori, si è potuto risalire ai responsabili d’incidenti con fuga, furti, rapine, omicidi e altro. Inoltre la sola presenza delle telecamere è già un deterrente.

      (Alex)

      • Firma - Alex
  5. Più che di telecamere avremmo bisogno di strisce bianche almeno ai lati delle strade, di buche chiuse e di strade danneggiate dalle frane sistemate. La viabilità adeguata è la vera sicurezza per i cittadini che percorrono ogni giorno le strade di un comune, altro che telecamere.

    (MF)

    • Firma - MF
  6. Per una questione di priorità forse le telecamere avrebbero potuto attendere. Considerato lo stato delle strade, quello della segnaletica orizzontale e anche il risparmio sulla salatura invernale, forse le spese urgenti sarebbero state altre. La predisposizione per questo genere di controlli poteva essere inserita, come suggerito, nel progetto led, per l’illuminazione pubblica, predisponendo anche possibilità di controllo varie, del tipo controllo abbandono rifiuti accanto ai cassonetti e centri di raccolta, le cosiddette isole ecologiche. Era un progetto da portare a termine nel tempo con possibilità, integrazioni e sviluppi diversi. Tornando alle telecamere, se consideriamo l’organigramma della Polizia Municipale composto da un solo elemento, la stazione dei Carabinieri, con agenti a malapena sufficienti a coprire i loro servizi, la stazione di Polizia a 25 km. di distanza, possiamo solo sperare che funzionino bene da dissuasore, altrimenti saranno utili sì, ma a fatti avvenuti e, conoscendo la certezza della pena che siamo in grado di garantire nel nostro povero Paese, viene solo da sorridere amaramente.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini