Home Cronaca “Si può fare una fine dell’anno senza botti”

“Si può fare una fine dell’anno senza botti”

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botti-no-grazieGli Amici della Terra, Legambiente Val d'Enza, Wwf Emilia Centrale e Lega per l'Abolizione della Caccia invitano i  cittadini che amano la natura e gli animali a non utilizzare i botti per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E’ scientificamente provato che l’utilizzo dei fuochi d’artificio, fumogeni e simili, sono fonte non solo di pericolo per i cittadini e di stress, ma anche di episodi molto intensi di inquinamento da polveri PM10.

In numerose regioni le strutture di ARPA hanno rilevato – sulla base di rilevazioni strumentali -  che l’inquinamento da polveri cresce esponenzialmente con l’uso di fuochi artificiali e giochi pirotecnici. In particolare Arpa Lombardia evidenzia che la qualità degli inquinanti prodotti negli scoppi, presenti nelle polveri sottili, è particolarmente nociva, contenendo valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo.

In questa fase di stabilità termica, considerato che l’incremento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera dipendono dalle condizioni meteo e dai comportamenti dei cittadini, è importante limitare al massimo, o vietare, lo svolgimento dei fuochi

Ma oltre all’inquinamento atmosferico non si deve dimenticare il danno cagionato agli animali. Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa agli animali danni  inimmaginabili; negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce  a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a  morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli  che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono  assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un  riparo.

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali  da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a  loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali di allevamento come mucche, cavalli e conigli le conseguenze  delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l'aborto  da spavento.

Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici  si spaventano quasi  a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare  alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.

L'uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate  infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i  15.000 hertz.

Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il  cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.

A San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, rinchiuderli in luoghi tranquilli (garage, bagno,  ecc.), possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale,  soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l'animale se questo mostra paura; se il cane vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.

"Invitiamo - scrivono le associazioni Amici della Terra, per voce della presidente Stella Borghi, Legambiente Val d'Enza, con la presidente Clizia Ferrarini, Lega Abolizione Caccia, con il referente regionale Dino Vecchi, e il Wwf Emilia Centrale, per voce del presidente Gioacchino Pedrazzoli - pertanto i cittadini a non acquistare i botti in modo da salvare centinaia di migliaia di animali dalla morte o da probabili incidenti. Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti eviti almeno di utilizzarli con il buio (quando gli uccelli dormono nei vari ripari) ed in prossimità di alberi, cespugli e case dove sono tenuti cani, gatti ed animali domestici. Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei  confronti di tutti gli operatori che il primo dell'anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi in ogni dove".

 

 

3 COMMENTS

    • Cara Montanara, spero che l’articolo, che riporta evidenze facilmente riscontrabili per chiunque abbia un animale o li conosca minimamente, abbia fatto sorridere solo Lei. Gli animali andrebbero tutelati e rispettati in qualsiasi società che si voglia definire civile, a maggior ragione in una realtà territoriale come la nostra che dovrebbe valorizzare la qualità dell’ambiente e farne un plus attrattivo anche per chi non ha la fortuna di viverci.

      (Francesca G.)

      • Firma - Francesca G.