Home Cronaca Castelnovo ne’ Monti / I genitori chiedono aiuto per i loro ragazzi

Castelnovo ne’ Monti / I genitori chiedono aiuto per i loro ragazzi

3
0

Stanno cambiando rapidamente, evidenziando nuovi settori e necessità di intervento, le attività seguite del “tavolo di progettazione” che vede collaborare il Servizio sociale unificato con gli altri soggetti attivi sulle tematiche, molto delicate, delle dipendenze e della prevenzione primaria. Dal bullismo, all'uso e abuso delle nuove tecnologie, fino al cosiddetto cyberbullismo, per arrivare alle ludopatie.

Dice in proposito l'assessore ai servizi sociali di Castelnovo ne' Monti, Emanuele Ferrari: “Stiamo lavorando attraverso un approccio innovativo, anche sull'onda delle richieste che ci arrivano da parte dei cittadini, in particolare genitori, che ci chiedono un'attenzione e un riguardo particolari verso problematiche che affrontano i loro ragazzi”.

Le azioni sono state elaborate dal Servizio sociale unificato di Castelnovo in collaborazione con l'Ausl di Reggio Emilia, nell'ambito del tavolo di progettazione, prevenzione primaria e sulle dipendenze, che vede la collaborazione di diversi soggetti quali Servizio tossicodipendenze (SerT), Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica (Ccqs), Cps Cooperativa di prevenzione sociale, Papa Giovanni XXIII - Area lavoro di strada, luoghi di prevenzione - Centro regionale di didattica multimediale per la promozione della salute, e due insegnanti dell'Istituto comprensivo “N. Mandela”.

L'obiettivo del tavolo in origine è stato quello di promuovere interventi di prevenzione sulle dipendenze da sostanze e da alcol, rivolti alle scuole, alla cittadinanza e ai gruppi informali, creando nel contempo una rete per coordinare le attività rendendole il più possibile efficienti ed efficaci. Negli anni lo scenario delle dipendenze è cambiato e sono emerse nuove problematiche. Tra queste ad esempio le ludopatie, le dipendenze da gioco d'azzardo e i problemi connessi a un uso improprio della rete e delle reti sociali, che sebbene non siano ancora trattati nei servizi pubblici, destano molta preoccupazione nelle famiglie.

“L’'obiettivo – conclude Ferrari – è di aggiungere ulteriori protagonisti alle azioni progettate dal tavolo di lavoro: la pluralità degli insegnanti, rappresentanze dei genitori e in generale del mondo degli adulti”.

In questi anni intanto le azioni progettate dal "tavolo" hanno portato importanti risultati: nel 2015 è stata avanzata una proposta formativa agli insegnanti sul tema delle dipendenze, che ha registrato una partecipazione consistente e ha portato alla nascita di un gruppo di docenti referenti delle scuole primarie e secondarie. C'è un ulteriore percorso in fase di costruzione con i rappresentanti di istituto, rivolto ai genitori, e una prosecuzione della formazione degli insegnanti sempre sui temi dell'uso e possibile abuso del web. Altra esperienza significativa è stata il percorso realizzato con i genitori, i giovani e la comunità di Villa Minozzo, che ha portato alla riapertura dell'oratorio “Il bunker”, che ad oggi vede la partecipazione di adulti e ragazzi.

Accanto alle progettazioni trasversali ogni agenzia mantiene anche le proprie iniziative specifiche: l'associazione Papa Giovanni XXIII con il progetto “Operatori di strada” lavora in ambiti informali, ma sul territorio appenninico collabora anche con la scuola e realizza ormai in modo stabile il progetto accoglienza con l'istituto "Mandela" e gli psicologi scolastici. Vengono realizzati interventi sul tema delle sostanze all'interno delle scuole secondarie, ma anche interventi rivolti a compagnie giovanili, in eventi estivi.

Cps realizza interventi in collaborazione con le scuole e da un paio di anni è stata attivata la possibilità di avere degli interventi individuali rivolti a ragazzi, genitori e insegnanti, laddove emergono problematiche non conclamate di dipendenza: progetti di sportello educativo negli istituti per il contrasto all'uso e all'abuso di stupefacenti, percorsi di prevenzione primaria sui temi della “promozione del benessere”, i comportamenti a rischio, con particolare riferimento alle dinamiche preadolescenziali e adolescenziali, il supporto alla genitorialità, l'animazione del territorio e il teatro socio-educativo. Infine luoghi di prevenzione – centro regionale di didattica multimediale per la promozione della salute, porta avanti interventi rivolti a studenti, insegnanti, alle comunità, per la promozione di corretti stili di vita (su problematiche collegate ad alcol, alimentazione, tabacco).

Buon lavoro.