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Emil Banca e Banco Emiliano, domenica 12 febbraio l’assemblea di fusione

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Si è avviato il conto alla rovescia per le ultime decisioni riguardanti il progetto di fusione tra Banco Cooperativo Emiliano ed Emil Banca, operazione che porterà alla nascita della più grande Banca di Credito Cooperativo del Centro Nord (la seconda in Italia).

Dopo i Consigli dei due istituti e l'approvazione giunta dalla Banca d'Italia, domenica 12 febbraio saranno infatti i circa 44.000 soci delle due Bcc ad esprimersi in via definitiva sul progetto, in occasione delle assemblee straordinarie che si terranno in contemporanea, con inizio alle 9,30, a Casalecchio di Reno (invitati i poco meno di 24.000 soci di Emil Banca) e alle Fiere di Reggio Emilia, dove sono convocati gli oltre 20.000 soci di Banco Cooperativo Emiliano.

La nuova Bcc, che manterrà il nome Emil Banca, opererà con 84 filiali su un territorio che si estenderà su sei provincie (Mantova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna).

“Il progetto di fusione che sarà illustrato ai soci delle rispettive Bcc - spiegano Giulio Magagni, presidente di Emil Banca, e Giuseppe Alai, presidente di Banco Cooperativo Emiliano - persegue l’obiettivo di costruire una banca non solo dimensionalmente più adeguata alle esigenze di soci e clienti su un mercato creditizio che vive complessità e trasformazioni senza precedenti, ma soprattutto una realtà ancor più solida e strutturata".

"Questi elementi - proseguono i presidenti delle due Bcc - andranno ad associarsi ad importanti affinità valoriali, a evidenti complementarietà territoriali e a forti elementi di omogeneità della struttura economica e sociale delle aree interessate, consentendo al nuovo istituto di rafforzare una missione tutta orientata al sostegno dello sviluppo complessivo del territorio, a fornire servizi di qualità a prezzi equi e sostenibili e alla costruzione di un patrimonio adeguato ad assicurare solidità e prospettive di crescita a beneficio di soci e clienti".

“E' proprio sulla base di questo rapporto stretto con il territorio - affermano Magagni e Alai - che Emil Banca rafforzerà i sostegni alle famiglie e alle imprese locali, che potranno così contare su un Istituto più solido ed efficace e, soprattutto, su una banca che continuerà a puntare sulla conoscenza del cliente, sulle relazioni e sulle persone e, in collaborazione con gli enti locali e l’associazionismo, si proporrà come motore dello sviluppo economico, sociale e culturale delle nostre comunità".

Il capitale sociale della Bcc che nascerà con la fusione sarà di oltre 97 milioni, gli impieghi lordi di 2,7 miliardi di euro, la raccolta totale di circa 4,7 miliardi di euro e la massa amministrata supererà i 7 miliardi di euro. Il patrimonio complessivo delle nuova banca sarà di circa 306 milioni di euro.

Emil Banca sarà presente in cinque province emiliane (Parma, Reggio, Modena, Bologna e Ferrara) e nel mantovano con 84 filiali, 137 mila clienti, 44 mila soci e oltre 700 dipendenti.

"E' a queste cifre e all'intervento di sostegno messo in atto dal Fondo temporaneo delle Bcc - sottolinea il presidente di Banco Cooperativo Emiliano - che si lega non solo il superamento delle criticità emerse sul credito deteriorato dopo la fusione tra Banca Reggiana  e Banca di Cavola e Sassuolo in Banco Emiliano, ma ancor più il rilancio della forte azione che la cooperazione di credito rappresentata da Emil Banca potrà mettere in atto nel nostro territorio, sgombra dal peso legato ad una crisi economica (con particolare riferimento all'edilizia) che ha determinato difficoltà diffuse sul sistema di credito nel suo complesso".

"Per parte nostra - conclude Alai - con la nascita di Banco Cooperativo Emiliano siamo certi di aver tutelato un territorio, imprese e famiglie che non hanno subito alcuna ripercussione a fronte delle sofferenze via via emerse dopo la fusione del 2013 ed oggi siamo convinti si apra davvero una nuova stagione di crescita".