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In carcere il vettese più ricco della storia

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Probabilmente era uno dei vettesi più ricchi di tutti i tempi. Aveva in dote un patrimonio di 21 milioni di euro. Ma, a quanto pare dalle risultanze investigative della Guardia di Finanza, non c'era corrispondenza tra denuncia dei redditi e un simile tenore di vita, in paese noto da decenni, ma che a Reggio Emilia città, al bar di via Emilia all'Angelo, poteva anche sembrare normale ma non certo da passare inosservato tra auto di lusso, orologi, contanti e, ovviamente, abiti da gran signore. Una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e il suo patrimonio.

Fatto sta per il commerciante Aldo Ruffini - ora il nome è noto - 72enne nativo di Tizzolo di Vetto - il gip ha chiesto e ottenuto la misura cautelare del carcere, dopo l'indagine della procura e gli accertamenti compiuti dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. Già a dicembre i finanzieri avevano disposto un primo sequestro dei beni per 3 milioni di euro, quindi un secondo che ha rivelato l'effettiva disponibilità dell'uomo (che, oltre a monili, disponeva di case, opere d'arte, auto di lusso): totale 21 milioni di euro, di cui 1,3 in contanti. All'uomo sono contestati molti reati: esercizio abusivo attività finanziaria, usura, ricettazione, riciclaggio, contraffazione marchi, reati tributari, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, quest'ultima avvenuta durante i sequestri.

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  1. La cosa che più fa pensare di tutta questa storia è che già 30 anni fa Ruffo era famoso perché di solito parcheggiava il Porsche a Casina e per fermare l’auto non usava il freno a mano ma spavaldamente incastrava un rotolo di banconote sotto la ruota. Di solito in tasca aveva diamanti e Daytona oro mentre la maggiore parte della gente sì è no qualche banconota da 10mila. Tutti sapevano e la Finanza è arrivata dopo 30 o 40 anni… Meglio tardi che mai…

    (L.P.)

    • Firma - L.P.