Una sala consiliare gremita ha ospitato questo pomeriggio il convegno “Statale 63 dal Comune di Ventasso a Reggio Emilia: cantieri in corso e prospettive”, che ha visto la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio. L’iniziativa è stata organizzata dall'Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano e dalla Provincia di Reggio Emilia e ha visto interventi di Enrico Bini, Presidente dell'Unione dei Comuni, della Senatrice Leana Pignedoli, di Claudio De Lorenzo, Capo coordinamento Area Nord Est di Anas, e Valerio Bussei, Dirigente del Servizio infrastrutture della Provincia di Reggio. Al dibattito hanno partecipato inoltre l’Onorevole Paolo Gandolfi, componente della Commissione Trasporti, i Sindaci di Ventasso, Antonio Manari, Carpineti, Tiziano Borghi, Casina, Stefano Costi, Vezzano, Mauro Bigi, Quattro Castella, Andrea Tagliavini, Albinea, Nico Giberti, Vetto, Fabio Ruffini, Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, e Toano, Vincenzo Volpi, rappresentanti delle categorie economiche e sindacali del territorio. Le conclusioni sono state a cura del Presidente della Provincia di Reggio, Giammaria Manghi.
In apertura Bini ha ringraziato la Senatrice Pignedoli per l’impegno costante sulla Statale, e i responsabili Anas, “con cui i rapporti negli ultimi anni sono profondamente cambiati, riceviamo un ascolto immediato e una presenza ben più costante”, e ha aggiunto: “con un collegamento viario più rapido oggi abbiamo la presunzione di poter attrarre persone a vivere in montagna anche dalla città e dalla pianura, grazie alla qualità di vita che offre il territorio”.
Leana Pignedoli ha sottolineato “l’importanza di dare una rendicontazione alla comunità dell’Appennino sui cantieri in corso e in via di attivazione, perché in questi anni sulla Statale 63 si è fatto e si sta facendo tanto, ben 70 milioni di investimenti, e ulteriori cantieri che sono ormai in partenza. Una maggiore vicinanza alla città, alla stazione Mediopadana, può dare una prospettiva futura nuova al territorio, non più solo rivolto al pendolarismo ma davvero attrattivo come diceva Bini. Ora si deve pensare al tratto Bocco – Bettola, una variante a Bettola dove è difficile intervenire, e alla “strozzatura” di Rivalta che pone difficoltà a raccordarsi agli assi attrezzati”.
L’Ingegner De Lorenzo ha poi presentato i lavori in corso e in partenza sulla Statale: “Negli ultimi 10 anni sono stati investiti nella manutenzione programmata della Statale 17,6 milioni di euro, e i prossimi interventi in programma sono in particolate per l’adeguamento tecnologico degli impianti della galleria “Casina (quella tra Migliara e, appunto, l’abitato di Casina, che attualmente è quella su cui da più tempo non si è intervenuto, ndr) per 9 milioni. I lavori prevedono: la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione con tecnologia Led e il rivestimento delle pareti interne con pannelli illuminotecnici, la realizzazione di un impianto antincendio e di un impianto di ventilazione, la realizzazione di un impianto di videosorveglianza e di colonnine SOS con collegamento telefonico, l’installazione di segnaletica luminosa utile in caso di emergenza e di pannelli a messaggio variabile per fornire indicazioni in tempo reale agli automobilisti. Attualmente è in corso la validazione del progetto esecutivo. Il 13 marzo è stata aggiudicata inoltre la rotatoria in Comune di Vezzano per un importo di 220 mila euro (incrocio ss63 - Via al Palazzo), e in più sono programmati altri interventi di ripristino in punti dove si sono verificati dissesti. La Bocco - Canala invece è ormai nella sua fase conclusiva dei lavori e sarà conclusa secondo calendario”.
Valerio Bussei ha spiegato che “la Provincia ha in programma diversi interventi che avranno la possibilità di migliorare anche i flussi sulla statale 63, come la Variante di Canali, per un importo di 12 milioni di euro, e la bretella di Rivalta, più il collegamento tra via del Boraccione e la variante di Canali per un importo complessivo di 5 milioni di euro. Sul 50% dell’importo c’è già un impegno al momento informale di finanziamento da parte della Regione”. Bussei ha inoltre ricordato altri investimenti degli ultimi anni come la Variante di Puianello, e ha illustrato le ipotesi di razionalizzazione del tratto tra Vezzano e la variante Bocco Canala, suddivisibile per lotti sostenibili, su cui è stato proposto uno studio di fattibilità. “Sul centro abitato di Castelnovo – ha concluso – auspichiamo che presto il cantiere per la variante del Ponte Rosso possa partire. La durata dei lavori è prevista in 240 giorni”. Con gli interventi già previsti e finanziati si ipotizza un “taglio” dei tempi di percorrenza dalla montagna alla pianura di quasi 20 minuti.
E’ poi intervenuto il Sindaco Tagliavini, anche in veste di delegato provinciale alle Infrastrutture e Mobilità: “Dal 2009 è progressivamente cambiata la disponibilità di risorse per le Province, l’abbiamo affrontata con un approccio progettuale diverso, abbandonando ipotesi di gallerie o varianti da 100 – 150 milioni e intervenendo per il miglioramento del tracciato esistente dove possibile, per esempio nel tratto Cà del Merlo - Croce, e abbiamo ottenuto un ottimo risultato nel rapporto tra costi e benefici. Ora il tratto tra Bocco e Vezzano dovrà trovare risorse diverse perché necessariamente si parla di investimenti piuttosto consistenti, ma in altri punti questo esempio è perseguibile”.
Il Sindaco di Ventasso Antonio Manari ha evidenziato come “nel territorio del crinale oltre alla Statale 63 hanno una importanza fondamentale le strade provinciali, e oggi sappiamo benissimo le difficoltà che ci sono per la manutenzione di questi assi importantissimi. Tempi di percorrenza rapidi e sicurezza stradale per il nostro territorio significano la sopravvivenza. Ritengo una base importante per il lavoro il concetto già espresso di invertire la prospettiva: non più solo la discesa dalla montagna verso la città, ma piuttosto il contrario, per turismo o come scelta di vita”.
E’ stata poi la volta dell’intervento del Ministro Delrio: “Siamo consapevoli – ha detto – che i territori periferici sopravvivono se c’è una arteria robusta, come un corpo umano. Nel piano Anas stiamo perseguendo l’obiettivo di un salto di qualità negli interventi, nel definire le priorità. Qui abbiamo la fortuna di partire da un grande lavoro che è stato fatto negli anni, cito con riconoscenza ad esempio Roberto Ruini e Sonia Masini, tutti i Sindaci, i Parlamentari, Anas che insieme si sono spesi per una programmazione intelligente. Ritengo importante il fatto che per gli interventi sulle strade statali siamo passati dalle programmazioni annuali, che impedivano prospettive a medio – lungo termine, ad un piano quinquennale, con una copertura di circa 20 miliardi, e quindi ora chiediamo agli enti locali di essere pronti nella progettazione: averla da parte di chi conosce e vive il territorio dà ovviamente dei risultati migliori. Per la statale 63 vi annuncio innanzi tutto che il 20 marzo verrà abbattuto l’ultimo diaframma della seconda galleria della Bocco – Canala, il cantiere quindi va avanti spedito e credo che entro la fine dell’estate andremo alla sua chiusura. La manutenzione ordinaria e straordinaria è poi fondamentale, come dimostrano proprio alcuni esempi sulla 63, e noi abbiamo portato il budget di Anas dedicato alla manutenzione al 50% del totale, perché si tratta di lavori snelli, affrontabili con tempi accettabili e comunque profondamente utili. C’è tutta la nostra disponibilità a lavorare insieme in questo anno. Ho parlato anche con il Sindaco di Reggio Luca Vecchi e mi ha confermato che ci saranno presto i fondi per la Variante di Rivalta. Cercheremo anche di aiutare le Province, i Presidenti hanno ragione a dire che sono stati messi in difficoltà, ma stiamo mettendo una parte dei fondi Anas anche per la manutenzione delle strade provinciali, che puntiamo in prospettiva ad inserire nella rete della viabilità nazionale. A Reggio comunque le cose si muovono, nel resto del Paese ho visto fondi restare inutilizzati per anni, lavori finire regolarmente in inchieste e venire ripetutamente bloccati, per questo abbiamo rivisto il Codice degli Appalti, puntando su importanza dei progetti, qualità delle imprese, qualità delle stazioni appaltanti, bandi che siano fatti bene, qualità dei controlli e della vigilanza perché in Italia molte cose si potrebbero fare con molti meno soldi e molto meglio. Grazie per il vostro lavoro, sono sempre aggiornato dai vostri rappresentanti, so che insieme faremo cose importanti”.
Giovanni Teneggi, da parte delle imprese del territorio, ha poi consegnato la segnalazione da parte delle associazioni del territorio sulle preoccupazioni legate al’applicazione del Codice degli appalti per i lavori “sotto soglia”, che per come è impostato rischia di essere una lotteria a estrazione. Delrio ha spiegato che ci saranno correzioni nel nuovo codice ma che “è anche necessario far capire alle stazioni appaltanti che il sorteggio non è un obbligo, ma una facoltà”.
Ha concluso il Presidente Manghi: “E’ fondamentale lavorare sulla coralità, le sinergie tra Enti e Istituzioni, perché oggi è l’unico modo per ottenere risultati. Abbiamo risorse importanti impegnate, ma ovviamente oggi la Provincia ha un ruolo con minori pertinenze sugli interventi diretti. Ha però importanti funzioni di coordinamento, per la progettazione, e come stazione appaltante unica di 23 comuni del territorio, elemento di non poco conto in un momento in cui ci deve essere grande attenzione per la regolarità degli appalti. Il tema delle risorse è per noi indubbiamente faticoso, ad oggi non abbiamo quelle necessarie per la manutenzione delle provinciali, 960 chilometri da Ventasso a Luzzara. Cerchiamo un dialogo costante con chi programma, il Governo e il Parlamento, per trovare una uscita da queste difficoltà: abbiamo bisogno di risorse adeguate per la manutenzione ordinaria e per le opere. Un esempio è la variante di Ponte Rosso: abbiamo avuto bisogno di due due anni per trovare i fondi, sui quali spesso sono emerse interpretazioni non aderenti alla realtà. A prolungare i tempi è stata la spending review che ha fatto venir meno le risorse che erano già state messe a disposizione. Abbiamo però posto la conclusione dell’intervento come nostra priorità: un milione lo abbiamo ricevuto dalla Regione, poi abbiamo alienato degli immobili, e c’è stata anche una partecipazione del Comune e realtà economiche. Speriamo che il 21 giugno il Tar ponga la parola fine alla vicenda del ricorso e finalmente l’avvio al cantiere”.
Bla, bla, bla, quante belle parole.
(Andrea)