Home Cronaca C’è posta per le “Cicogne”

C’è posta per le “Cicogne”

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Foto Redacon

"Ciao Nadia, sono Vincenzo, ci siamo incontrati stamattina. Come ti accennavo volevo raccontarti la nostra esperienza".

Così inizia una breve lettera di testimonianza ricevuta dal comitato "Salviamo le cicogne". La Nadia qui nominata è l'esponente del gruppo che di cognome fa Vassallo.

Leggiamo insieme questa lettera:

"Io e Alice abbiamo vissuto un'esperienza indescrivibile; da un lato l'emozione per la nascita della nostra bimba e dall'altra l'affetto e la professionalità (nell'originale, maiuscolo, ndr) trovata nell'equipe che ha assistito alle fasi pre e post-parto, sia per la neo mamma che per la nostra 'biba' Matilde. Tornando alla gravidanza, siamo stati fortunati perché mia moglie non ha avuto nessun problema, grazie anche alle visite accurate e dettagliate che non hanno riscontrato anomalie; solo gli ultimi giorni sono stati quelli più difficili e dolorosi e ringraziamo per la disponibilità i medici e le ostetriche che le hanno permesso di prepararsi al travaglio a casa (permesso solo perché noi abitiamo in una piccola frazione a 5 km dall'ospedale e quindi non risultava rischioso per entrambe), dal momento che sono fasi molto impegnative, dolorose e, in un certo senso, intime. Questo non si sarebbe potuto fare se fossimo dovuti andare in un altro centro a partorire.

Io e Alice vorremmo ringraziare pubblicamente tutto il personale ospedaliero che ha permesso nel migliore dei modi la nascita di Matilde e le 'tate' (infermiere) sempre molto affettuose, premurose e molto preparate con i piccoli; però vogliamo anche dire un grande grazie alle 'Cicogne' che stanno facendo tanto per la comunità della montagna e hanno fatto conoscere tutte le problematiche che qui abbiamo, in particolar modo quanto sia importante il reparto per tutti noi".