Home Cultura Guido Turus presenta le “Bioresistenze” Al Castello di Sarzano

Guido Turus presenta le “Bioresistenze” Al Castello di Sarzano

15
0

Martedì 17 ottobre 2017, alle 20,30, si apre al castello di Sarzano il ciclo di incontri "Uomini e terra, l'evoluzione in corso" collegato alla mostra sull’origine e l’evoluzione dell’agricoltura. Primo ospite è Guido Turus, autore del documentario “Bioresistenze– testimoni di un impegno” che sarà proiettato in sala.

Bioresistenze racconta quell’agricoltura che, quotidianamente, s’impegna per la difesa del suolo come bene comune; mostra l’impegno di aziende e cooperative agricole che, anche senza rendersene conto, con il loro lavoro rispettano l’ambiente, curano e disegnano il paesaggio. Sono aziende che costruiscono comunità attorno a loro, che promuovono inclusione sociale, che coltivano terre confiscate alle mafie e fanno antimafia. 

Per realizzare il documentario Bioresistenze sono stati percorsi quasi 30.000 chilometri lungo tutto lo stivale, per dimostrare che le esperienze agricole impegnate nella costruzione del futuro sono molte, eterogenee e diffuse su tutto il territorio nazionale.

Il viaggio che ha portato a costruire questa narrazione ha incontrato più di quaranta imprese, espressione di agricolture diverse, in contesti sociali ed ambientali a volte differenti altre simili secondo i vari territori. Tale eterogeneità è però tenuta assieme da un minimo comun denominatore: l’impegno, la perseveranza, il coraggio di interrogarsi sulle scelte da fare per migliorare.

I protagonisti di Bioresistenze sono agricoltori ed esperti degli argomenti affrontati che raccontano, coralmente, le sfide e le implicazioni che l’agricoltura si trova ad affrontare.

Il viaggio si articola attorno a questioni civili, perno di discussioni che si scoprono sovrapposte a molte più tipicamente sociali: l’accesso al cibo, la cura dell’ambiente, l’inclusione sociale, il superamento delle cause di emarginazione. Guido Turus spiega: “Bioresistenze non racconta un tipo di agricoltura, non sostiene una tipologia o un marchio, come eletti per costruire un mondo migliore; piuttosto concentra il proprio interesse sul lavoro agricolo frutto di una scelta e di un’assunzione di responsabilità nei confronti del presente e del futuro di tutti”. Bioresistenze disegna un’agricoltura che, pur formalmente diversa dal volontariato, persegue obiettivi comuni a quelli dell’impegno sociale organizzato, delineando opportunità di crescita, strade da percorrere, sinergie tra differenti attori di un territorio per costruire giustizia”.

Il legame presente tra agricoltura e società d’altronde emerge in molteplici e differenti momenti della storia civile del nostro Paese, ne sono un esempio i canti delle mondine e le vicende di Portella della Ginestra, entrambi momenti evocati in Bioresistenze.

 

Il ciclo di 4 incontri pubblici intitolato “Uomini e terra, l’evoluzione in corso” si tiene gli ultimi martedì e venerdì di ottobre 2017, sempre alle 20,30, al Centro Convegni del Castello di Sarzano, è sostenuta da Iren e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e affianca la mostra “Origine ed evoluzione dell’agricoltura”, che terminerà domenica 5 novembre.

I successivi incontri saranno con l’etruscologo Roberto Macellari, lo zoologo del Parco Willy Reggioni e tre docenti di agraria della Statale di Milano - Gaetano Forni, Osvaldo Failla, Luigi Mariani – che rappresentano il più grande Museo di storia dell’agricoltura d’Italia. Collaborano all’iniziativa il Parco nazionale Appennino tosco-emiliano, il Museo lombardo di storia dell’agricoltura e la società di servizi turistici Ideanatura.

Il programma completo è linkato dalla pagina: www.comune.casina.re.it

 

Bioresistenze – testimoni di un impegno

Documentario Italia 2015

Durata: 45’

Autore: Guido Turus

Produttore: Confederazione Italiana Agricoltori (Cia)

Il documentario, prodotto nel 2015, durata 45 minuti, è a disposizione di associazioni, gruppi, scuole e università che vogliano organizzare dei momenti di riflessione e discussione sui temi affrontati.

Chiunque fosse interessato può contattare l’autore alla mail [email protected]